Calcioscommesse: le indagini anche a Treviso

SCOMMESSE, SI INDAGA SU BARI-TREVISO 0-1 DEL 2008

Nuove rivelazioni da parte di Andrea Masiello e Vittorio Micolucci, che verranno sentiti dalla Procura di Bari


TREVISO – Si allarga a macchia d’olio l’inchiesta sul calcio scommesse, con ulteriori accertamenti da parte della Procura di Bari.

Nuove rivelazioni infatti da parte dell’ex calciatore Vittorio Micolucci e da Andrea Masiello. Il quale avrebbe riferito di presunte partite truccate.

Secondo il giocatore le partite sotto la lente di ingrandimento sono Bari-Treviso dell’11 maggio 2008 (0-1, gol di Piovaccari), Piacenza-Bari del 9 maggio 2009 e Salernitana-Bari del 23 maggio 2009.

In panchina per i biancorossi pugliesi c’era l’attuale allenatore della Juventus Antonio Conte. E dunque nei prossimi giorni gli inquirenti convocheranno Micolucci e Masiello, per fare luce su presunte irregolarità.

Le dichiarazioni di Masiello si trovano nel verbale d’interrogatorio reso alla Procura federale, quelle di Micolucci sono all’interno di una memoria inviata al procuratore federale Stefano Palazzi.

www.oggitreviso.it

Se ci tolgono punti per il 2008/09 rischiamo veramente di retrocedere e di fallire.

enricoutv83, 01/08/2012 20:01:

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Se ci tolgono punti per il 2008/09 rischiamo veramente di retrocedere e di fallire.

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E se ci cacciano un'ammenda da 30000, Corvezzo non paga + neanche le brioche... Se non c'e' responsabilitá oggettiva del club, ci arriva comunque la penalizzazione, Enrico?

ma il fatto che sia un'altra società non ci dovrebbe tenere indenni da qualsiasi provvedimento?

Tiz_76, 01/08/2012 20.37:

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ma il fatto che sia un'altra società non ci dovrebbe tenere indenni da qualsiasi provvedimento?

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eh in teoria sí..ma non ne sono sicuro

Non rischiamo niente, al 100%. Comunque, al momento sarebbe comunque il minore dei nostri problemi

concordo in tutto e per tutto con Zakktv. Questo Treviso è un'altra società che non ha davvero niente da spartire con quello vecchio se non la passione del suo pubblico. Proprio per questo motivo non rischia assolutamente nulla. Eventualmente le maggiori preoccupazioni possono essere sulla qualità tecnica di questa squadra. Speriamo in un futuro migliore

Secondo me non rischiamo nulla in quanto all'epoca eravamo fbc e ora siamo fc.
Il Corvo aveva ragione.....

...la mia ovviamente era una battuta, siamo comunque arrivati ultimi, e poi siamo falliti... ;)

enricoutv83, 02/08/2012 01.51:

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...la mia ovviamente era una battuta, siamo comunque arrivati ultimi, e poi siamo falliti... ;)

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No se non sbaglio in quella stagione ci salvammo vincendo le ultime cinque partite,e tra l'altro il presidente del ravenna ci accusò di combine.

bj72, 02/08/2012 22.13:

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No se non sbaglio in quella stagione ci salvammo vincendo le ultime cinque partite,e tra l'altro il presidente del ravenna ci accusò di combine.

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Infatti, la stagione di cui si parla è quella del 2007/08... Non quella del fallimento...

bj72, 02/08/2012 22.13:

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No se non sbaglio in quella stagione ci salvammo vincendo le ultime cinque partite,e tra l'altro il presidente del ravenna ci accusò di combine.

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Già hai perfettamente ragione.

Comunque l'ha già scritto Zakk, al 100% la nostra attuale società non rischia nulla.

Te pareva.. Troppo strano che un gol de piovaccari poteva farci vincere.. Avrà segnato a porta vuota!!!

Vota Juninho, 03/08/2012 18.47:

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Te pareva.. Troppo strano che un gol de piovaccari poteva farci vincere.. Avrà segnato a porta vuota!!!

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No e' stata una gran bella incornata sotto porta, altro che

Off topic Treviso: ma vogliamo parlare di Mavillo Gheller che mi pare di aver letto Palazzi abbia chiesto 3 anni?
Personalmente ci son rimasto male

Basta che non annullino il gol del Penzo :D

AndreaPreganziol, 04/08/2012 12.36:

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Off topic Treviso: ma vogliamo parlare di Mavillo Gheller che mi pare di aver letto Palazzi abbia chiesto 3 anni?
Personalmente ci son rimasto male

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Secondo me Palazzi è un incompetente con manie di protagonismo, e nella vicenda calciscomesse l'ha ampiamente dimostrato.

www.repubblica.it/rubriche/temposcaduto/2012/08/01/news/palazzi_dimissioni-4...

Lo sfascio di Palazzi: ora dimissioni
Lo leggo dopo

Lo sfascio di Palazzi: ora dimissioni (ansa)

Distratti (che meraviglia) dai Giochi, si rischiava di dover accettare tutto. Anche che nessuno spiegasse per bene il meccanismo che aveva portato la procura della federcalcio a proporre i patteggiamenti di ieri, così diversi da quelli di giugno. Dalla sproporzione generalizzata (cioè, per essere subito chiari: non si parla del solo Conte) delle richieste di Palazzi tra il primo e il secondo processo, è emersa invece una sola verità, quella che ha provocato il devastante no del giudice Artico al momento di ratificare l'accordo: la totale arbitrarietà con la quale Palazzi sta gestendo il proprio ruolo di accusatore nei processi sulle scommesse. I patteggiamenti? Oggi valgono tre mesi di sconto, ieri ne valevano sei, domani ne varranno uno, dopodomani chissà. Artico, che fa il giudice, ha chiarito che così nessuna giustizia può pensare di essere credibile. E che comunque non avrebbe mai potuto firmare provvedimenti palesemente in contrasto con quelli da lui stesso decisi un mese fa: se il criterio adottato nel patteggiamento per responsabilità oggettiva e omessa denuncia era scontare un terzo della pena, per nessuna ragione si poteva scendere a un quinto, un sesto, un decimo. Di fronte allo sfascio della sua linea, Palazzi dovrebbe ora prendere in seria considerazione l'ipotesi di dimettersi: non lo farà, naturalmente, benedetto da Londra dall'incauto Petrucci che aveva trovato il tempo per esaltarne l'operato.

L'odore fortissimo di compromesso che emanavano le scelte del procuratore - d'altra parte confermate da una trattativa pre-processuale a dir poco irrituale - non avrebbe reso giustizia a nessuno: non ai condannati nel precedente processo, che hanno ottenuto riduzioni di pena inferiori a quelle proposte ieri; non ad Antonio Conte, l'imputato più esposto, che sarebbe stato comunque punito continuando a proclamarsi innocente, senza avere più la possibilità di dimostrarlo; ma soprattutto non a tutti quelli che avevano abboccato ai proclami fieri di Abete e della gente che governa con metodi sommari lo sport italiano da troppi, troppi anni, impastata di una cultura che fa della furbizia e dell'opportunismo l'unica bussola possibile.

La vicenda delle scommesse, in fondo, questo ha confermato: dalla sbandierata tolleranza zero dei primi giorni, quando la pressione mediatica era formidabile e le poltrone traballavano, eravamo scivolosamente arrivati al più pragmatico volemose bene, coinciso con l'ingresso della serie A nelle stanze dei processi sportivi, sciaguratamente frazionati in una, due, tre, quattro puntate proprio per aumentare gli spazi di manovra. Sono stanze polverose, vecchie, inadeguate, da rinfrescare al più presto. Per dare la possibilità a chi è innocente di difendersi davvero, senza accettare sotterfugi risibili, e per punire chi è colpevole, ma solo se ci sono le prove. Una giustizia da rifare, togliendola al controllo di fatto di Coni e federazioni, che giudicano pezzi del proprio sistema, senza riuscire ad essere credibili. E si tranquillizzi chi vede tutto attraverso il filtro dei colori della squadra del cuore: ripulire i palazzi di una giustizia ingiusta è una missone di interesse generale. Serve a ridare a chi ama lo sport la possibilità di respirare, non soltanto guardandosi le Olimpiadi.

(01 agosto 2012) © Riproduzione riservata