Ricordiamo che in questa sezione si parla del Treviso FBC, solo del Treviso FBC, nient'altro che del Treviso FBC. Qualsiasi altro messaggio non inerente a questi argomenti (ad es. il tifo e la curva) sarà quanto prima cancellato.


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Fallimenti, fusioni e trasferimenti nei dilettanti, estate 2014

Ultimo Aggiornamento: 14/10/2014 00:05
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29/05/2014 13:26
 
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Un topic dedicato ai soliti cambiamenti estivi che interessano i dilettanti, visto che srebbero di troppo nell'altro topic...

Cominciamo con una notizia "bomba", perché l'Edo Mestre (da qualche anno Edo Mestre Real San Marco se non sbaglio) ha cambiato proprietà e resusciterà la storica Mestrina dai colori arancioneri.

da www.ilgazzettino.it

ECCELLENZA Passaggio tra la famiglia Luppari e la cordata Betrò-Guerra

L’Edo diventa Mestrina e vuole la D

Mercoledì 28 Maggio 2014,
L'Edo Mestre passa di mano e diventerà Ac Mestrina 1929. Fumata bianca dunque dopo l'incontro tra i commerciasti del presidente uscente Edoardo Luppari e quelli di Ignazio Guerra, rappresentante della cordata che intende riportare ai fasti di un tempo il calcio mestrino. Il Consiglio Direttivo dell'Edo ha dato l'ok all'operazione che ha avuto una «gestazione» complessa, ma il cui esito alla fine ha soddisfatto entrambe le parti. La famiglia Luppari dopo oltre mezzo secolo di impegno per lo sport cittadino, ha scelto di passare il testimone in mani sicure.
Formalmente manca ora solo la firma presso un notaio (si sta lavorando per fissare la data): una volta avvenuta, immediatamente la nuova cordata si presenterà con tanto di progetto svelerà le proprie ambizioni. Come anticipato da Il Gazzettino tre settimane fa, la famiglia Luppari dopo cinquantadue anni ha ceduto il sodalizio gialloblù ad una cordata che ha in Ignazio Guerra e Giorgio Betrò i due principali rappresentanti di un imprenditore mestrino (ancora top secret il nome), che con la propria azienda opera in Piemonte ma ha deciso di compiere un «atto d'amore» verso il calcio mestrino. Sparirà il gialloblù dai colori sociali e si ritornerà all'arancionero, colore dominante nelle bandiere della curva Oberdan per lustri cuore del tifo mestrino: ambiziosi i programmi, che sono quelli di puntare da subito alla serie D e nel giro di poche stagioni al rientro del calcio professionistico. In attesa della firma dal notaio, un misterioso consulente di mercato ha già iniziato a lavorare per allestire una rosa di tutto rispetto: il primo obiettivo è l'allenatore. Qualche tempo fa era circolata la voce di un possibile arrivo di Gianluca Luppi ma si è trattato semplicemente di una visita di «cortesia» all'amico Giorgio Betrò. Ben avviati invece i ragionamenti per con uno sponsor tecnico: Betrò infatti è sul punto di chiudere con la Puma. Per quanto riguarda il resto dell'organigramma, Tiziano Pasqualetto sarà il segretario generale, mentre Armando e Renato Beveresco si occuperanno della logistica.
Luigi Polesel

© riproduzione riservata

[Modificato da ZakkTV 29/05/2014 13:29]
29/05/2014 13:30
 
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E del Mestre in Prima Categoria girone H che ne sarà?


29/05/2014 13:40
 
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Re:
enricoutv83, 29/05/2014 13:30:

E del Mestre in Prima Categoria girone H che ne sarà?



Già, me lo chiedevo anch'io. Del resto era rimasta quella come squadre erede della storia arancionera.

Sempre dal gazzettino.it:

CALCIO PRIMA CATEGORIA Stefano Serena nuovo presidente

Mestre, nuova guida
per puntare in alto


Sabato 24 Maggio 2014,
Cambio al vertice del Mestre, squadra che attualmente milita nel campionato di Prima Categoria.
Il prossimo presidente sarà Stefano Serena, mestrino di nascita e che ora svolge la sua attività di imprenditore a Conegliano con la ditta Esc Italia specializzata nell’alimentare e logistica legata al settore stesso.
Il neo presidente arancionero illustra così la sua scelta di entrare nel mondo del calcio ed in particolare con il Mestre.
«Sono sempre stato esterno al mondo del calcio anche se spesso stimolato da amici sportivi - afferma - Sono nato ed ho vissuto a Mestre per questo sono legato sentimentalmente a questa città e se dovevo fare una scelta, questa sarebbe stata la gloriosa maglia arancionera. Parto anzi è meglio dire partiamo, perché sto coagulando altri “sponsor” in questa avventura, con ambizioni di portare il Mestre in pochi anni ai livelli che contano nel panorama calcistico pertanto, poche idee ma chiare e una società snella ed autogestita finanziariamente».
Occhio particolare per i giovani.
«Daremo molta importanza al settore giovanile in tutte le sue categorie, mettendo a disposizione di questo non solo buoni allenatori e preparatori ma anche educatori nell’intento di valorizzarlo ancor più».
Resta il problema impianti.
«Prenderemo accordi con il Comune per l’impianto sportivo di Zelarino - dice ancora Serena - La prima squadra dovrà essere il nostro fiore all’occhiello come pure la professionalità di tutto lo staff dirigenziale. Spiegherò ed elencherò in dettaglio il percorso a cui iniziamo il nostro cammino nella conferenza stampa programmata per martedì 10 giugno. In quell’occasione elencherò i nomi dei dirigenti degli sponsor e di quanti mi affiancheranno in questa avventura».
E Primo Marani? La risposta a questo quesito ci viene data dall’attuale gm Luca Martignon.
«Primo Marani da sempre grande bandiera del Mestre, rimarra all’interno dello staff dirigenziale con un incarico di alto prestigio, non dobbiamo dimenticarci che ha riportato la società in pareggio di bilancio e che si prodiga giornalmente per tenere in stato ottimale l’impianto sportivo. Per quanto riguarda il prossimo campionato, abbiamo presentato domanda di ripescaggio in categoria superiore e se qualcuno rinunciasse per problemi finanziari o altro, noi siamo con tutte le carte in regola».
© riproduzione riservata

Sandro Brandolisio



[Modificato da ZakkTV 29/05/2014 13:47]
29/05/2014 13:42
 
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Rimanendo nel veneziano, situazione incerta a Chioggia-Sottomarina.

da www.ilgazzettino.it

SERIE D IL tecnico Pagan è stato riconfermato e attende indicazione dalla società

Clodiense, resta l'incertezza per l'iscrizione al prossimo campionato

Lunedì 26 Maggio 2014,
Nessuna novità in casa della Clodiense.
A quasi un mese dalla chiusura del campionato, non vi è ancora nessuna certezza che la società provveda all'iscrizione della squadra al prossimo campionato di serie D, specialmente dopo le dichiarazioni pessimistiche rilasciate nei giorni scorsi dal presidente Ivano Boscolo Bielo e dal direttore generale Mauro Boscolo Bielo.
Ma anche se la situazione si evolvesse in positivo, rimarrebbe l'incognita della squadra, che ha una rosa bisognosa di essere puntellata ed irrobustita rispetto alla passata stagione.
La nuova ristrutturazione della serie C renderebbe la serie D ancora più competitiva e difficile.
Ne è convinto Andrea Pagan che ha allenato e condotto alla salvezza la Clodiense nel scorso campionato.
«Indubbiamente la serie D, il prossimo campionato, si arricchirà di molti giocatori ex professionisti che scenderanno dalla serie C e verranno ad infoltire squadre importanti ed economicamente forti».
Pagan, che ha ricevuto verbalmente nei giorni scorsi la riconferma sulla panchina lagunare (tutto però è legato alla sopravvivenza della società) non sa ancora quale squadra avrà a disposizione.
Infatti, molti giocatori erano in laguna con la formula del prestito e quindi faranno ritorno alle rispettive società di appartenenza, altri (Ridolfi, Franciosi, Ponce, Urtiaga, Moretto) sono proprietari del loro cartellino e probabilmente sceglieranno altre strade.
Rimarrebbero quindi alcuni giocatori locali (Boscolo Davide Berto, Boscolo Davide Gioachina, Schiavon, Bellemo) e alcuni giovani come Cigna.
«Non ho ancora parlato con la società - precisa Pagan - ma ci eravamo lasciati con le idee chiare. Tutto dipenderà dal progetto e dalle disponibilità economiche. Non verrà smembrata la squadra dello scorso campionato ma verrà completata. Mi auguro che tutto si risolva presto. Io come allenatore ed uomo di sport non voglio neanche pensare a Chioggia senza calcio. Se ci sarà bisogno anch'io darò il mio contributo e tutti dovrebbero fare un passo indietro per andare avanti».
Parole di buon senso quelle pronunciate da Pagan che dovrebbero far riflettere tutti, dalla società, ai tifosi (per un loro riavvicinamento), dall'Amministrazione Comunale alle forze imprenditoriali della città.
Ricordiamo, infine, il successo della squadra giovanissimi ('99) della Clodiense che si è laureata campione provinciale battendo ieri al «Ballarin» i pari età del Fossò per 3-0 grazie ad una autorete ed ai gol di Marco Alessio e Marco Bellemo.
Bruno Cappon
[Modificato da ZakkTV 29/05/2014 13:50]
30/05/2014 00:38
 
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Vai, un altro fallimento a Chioggia, si riparte dal Clodia ora.


03/06/2014 00:10
 
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Fallito il San Paolo Calcio, squadra padovana di serie D

L’ex direttore tecnico Renato Candier vanta un credito di 53 mila euro nei confronti della società. Il tribunale dichiara il fallimento


PADOVA. È stato dichiarato fallito il San Paolo Calcio, società padovana che milita in serie D. L’istanza di fallimento è stata presentata dall’ex direttore tecnico Renato Candier, che vanta un credito nei confronti della società di 53 mila euro. La questione è adesso nelle mani dei legali della società e dell’ex direttore tecnico.

La società sul suo sito ha pubblicato una nota che recita: «Alla luce dei fatti, la Società San Paolo, ha provveduto ad incaricare i propri consulenti e legali, per poter fare chiarezza, dando in tempi veloci, risposte e rassicurazioni a tutti. La Società confida in una rapida soluzione e si impegna a proferire il massimo impegno per garantire il proseguimento dell'attività sportiva per il prossimo futuro».
03/06/2014 10:05
 
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In sostanza a sto punto rischia di essere ripescata anche la Godigese...


03/06/2014 10:20
 
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E ho letto che pure il Caldiero Terme, la squadra arrivata seconda nel girone A (ed eliminata dal Benaco Bardolino al primo turno), nutre speranze di ripescaggio. E teniamo conto che nella graduatoria B, quella delle squadre eliminate nei primi due turni, viene al secondo posto, dopo la Godigese.
04/06/2014 10:38
 
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Anche il Tamai è a rischio iscrizione, anche se non è una veneta ma una friulana.
04/06/2014 15:27
 
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Il San Paolo pronto a mettere il titolo all’asta

03 giugno 2014 — pagina 68 sezione: Nazionale
PADOVA Il San Paolo Padova come il Bari? L'unica via d'uscita per la società padovana di serie D, dichiarata fallita venerdì dal tribunale di Padova in seguito all'istanza presentata dall'ex direttore tecnico Renato Candier, è quella di seguire la stessa procedura che ha portato i pugliesi prima al fallimento e poi all'acquisizione all'asta da parte dell'ex arbitro Paparesta. I tempi, rispetto al club di serie B, sono però molto stretti. Si dovrà accelerare parecchio, dato che entro metà luglio il San Paolo Padova dovrà formulare l'iscrizione al prossimo campionato di serie D. Il futuro della società gialloblù passa attraverso una procedura ben stabilita. Ci deve essere prima la disponibilità del curatore fallimentare nel mettere all'asta il titolo sportivo, successivamente il giudice delegato dovrà dare il suo assenso all'operazione. Il passo seguente sarà l'avvio dell'asta con una base che sarà stabilità dal curatore fallimentare. Una volta aperta l'asta dovrà farsi avanti l'imprenditore interessato. Un imprenditore che dovrà avere immediatamente a disposizione i 31 mila euro per la quota di iscrizione in serie D e i 200 mila euro per la fidejussione. Insomma si devono intrecciare molti fattori per dare un futuro agli atleti del San Paolo. Ieri è andata in scena la prima riunione con tutti i soci del San Paolo e l’avvocato Bonavina. «Abbiamo provato a buttar giù un programma che possa dare continuità all'attività e che possa permettere alla società di iscriversi al prossimo torneo», spiega il legale del club . «Siamo fiduciosi e ci sentiamo di rassicurare i ragazzi del settore giovanile e le loro famiglie». Sono giorni importanti, perché i soci del San Paolo dovranno presentare i conti reali al curatore fallimentare. «Tra oggi e domani dovrebbe esserci un incontro con il curatore per la presentazione del bilancio. Verranno messi in luce tutti i debiti che ha la società verso atleti, dirigenti e fornitori. Dovesse la società ripartire con un nuovo imprenditore i debiti dovranno essere saldati ovviamente dai vecchi soci», chiarisce l'avvocato Bonavina. Federico Franchin
08/06/2014 00:01
 
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Clodiense, a fine mese si chiude

07 giugno 2014 — pagina 60 sezione: Nazionale
CHIOGGIA Clodiense vicina alla chiusura, dopo pochi anni di vita. Il presidente Ivano Boscolo Bielo ha deciso di lasciare il calcio. Dopo una riunione fiume con i suoi collaboratori nella tarda serata di giovedì il numero uno della Clodiense è giunto ad una conclusione che sembra, stavolta, irreversibile. «Se entro il 30 giugno non si fa vivo nessuno» conferma Ivano Bielo «chiudiamo la baracca e andiamo a casa. Da solo, l’ho già detto più volte, non ce la faccio e pertanto non mi resta che lasciare perdere». Una dichiarazione amara, che ha tutta l’aria di essere il capolinea di un progetto che ha stentato a fare breccia nella gente ma che adesso rischia di lasciare la città di Chioggia senza calcio, cosa mai successa in quasi cento anni di storia. «Ho lanciato l’allarme tempo fa, purtroppo i nostri appelli sono sempre caduti nel vuoto e quindi non mi resta che prenderne atto. Chiaro che se qualcuno bussa alla nostra porta siamo pronti a rivalutare la nostra posizione, ma al momento non mi pare che ci siano prospettive di questo tipo. I nostri amministratori sono a conoscenza della situazione e mi hanno risposto che adesso vedranno cosa si può fare. Non è questa la risposta migliore. A questo punto o si fa o non si fa». La società granata era nata tre anni dopo che il Chioggia Sottomarina, per problemi di carattere finanziario, aveva dovuto chiudere i battenti, dando vita ad una sorta di accorpamento con il Sottomarina di Ivano Boscolo Bielo. Allora si scelse di tenere le maglie granata e di chiamare la nuova squadra Clodiense, nome mai digerito dal tifo caldo della curva, che da allora ha disertato lo stadio “Aldo e Dino Ballarin”, ma accolto con freddezza anche da molti altri tifosi, tanto che le presenze allo stadio si sono drasticamente ridotte. Nel frattempo la perdurante crisi economica ha fatto scappare anche gli sponsor lasciando il presidente Ivano Bielo da solo a portare avanti la società. «Evidentemente i sacrifici che abbiamo sostenuto per salvare il calcio in città, dopo la scomparsa del Chioggia Sottomarina, non sono stati apprezzati» aggiunge il direttore generale Mauro Gallo, «e allora è inutile portare avanti una realtà del genere. Se qualcuno vuole rilevare la società, ed intendo ovviamente anche il settore giovanile, si faccia avanti, siamo pronti a cedere il passo. In caso contrario consegneremo le chiavi al sindaco». Così Chioggia, dopo essere rimasta senza cinema e discoteche rischia ora di perdere anche il calcio. Daniele Zennaro


11/06/2014 10:37
 
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DILETTANTI Il possibile ripescaggio in D dei rossoblu darebbe il via a una serie di scalate

Tutti i riflettori puntati sul Vittorio

Michele Miriade

Martedì 10 Giugno 2014,
Adesso i conti tornano... in parità. Concluse le sfide playoff dei campionati dilettanti, dopo che a retrocedere erano state 14 trevigiane, fra promozioni dirette e quelle ai playoff, sfida dopo sfida con i posti liberati, la situazione è migliorata fino, appunto, a pareggiare i conti. Ed ora le speranze, per altre, sono rivolte ai ripescaggi.
La graduatoria della Prima categoria ha premiato la Rovere Sartorato che si unisce alla Vazzolese poiché, quale vincitrice del trofeo Veneto, ha occupato il primo posto. Quindi sono salite 4 squadre. Nutrito, con l'aggiunta di Postioma e Itlas, il numero delle promosse dalla Seconda alla Prima: 5. Ora bisognerà attendere, fusioni e sparizioni per capire quanti altri posti potranno liberarsi con diverse trevigiane in poule. Il Vittorio, se ripescato in D, creerebbe a cascata un posto nelle altre categorie, così come Abano e Noale se dovessero riuscire nell'impresa di salire in D con gli spareggi dell'Eccellenza. In attesa in Promozione c'è la Godigese, ma davanti ha Laguna e Bardolino, in Prima il primo posto che si libererà andrà alla Legnarese poi c'è il Concordia Fonte che occupa il 1. posto della graduatoria B col Godega in 4. posizione, quindi Zero Branco al comando della graduatoria C che entra in scena una volta esauriti quelli della B. In Seconda con le 8 vincenti il 3. turno dei playoff, la graduatoria per la Prima vede la Fulgor in 3. posizione. Infine in Terza, il Team Biancorossi, vincitrice del trofeo Veneto Orientale, è in attesa della graduatoria fra le 9 vincenti le coppe delle delegazioni.
11/06/2014 13:02
 
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SERIE D Dopo l'annuncio del presidente del possibile abbandono, scende in campo Casson

Clodiense, c'è l'impegno del sindaco per aiutare Boscolo Bielo

Lunedì 9 Giugno 2014,
Anche se tra una parte della tifoseria e i vertici societari della Clodiense non è mai scattato il feeling (con il risultato di un disinteresse verso la squadra), la maggior parte della tifoseria lagunare segue con preoccupazione le sorti della squadra granata. Il presidente Ivano Boscolo Bielo ha annunciato il suo disimpegno se entro il 30 giugno non avrà ricevuto risposte da parte degli imprenditori locali. E così, dopo la scomparsa per fallimento del ChioggiaSottomarina di Gino Levantaci tre anni fa, ora la città rischia di perdere per difficoltà economiche anche la Clodiense, la principale squadra di calcio. La preoccupazione è sentita in città e se ne fa carico anche il Sindaco Giuseppe Casson. «Sinceramente la decisione del presidente della Clodiense ci preoccupa fortemente - ci dichiara il Sindaco - perché priverebbe la città di un suo simbolo in un campionato di livello come la serie D e si andrebbe a perdere quelle prospettive di poter vedere la squadra in palcoscenici maggiori. Tre anni fa il passaggio tra il ChioggiaSottomarina e la Clodiense fu doloroso ma l'impegno di Ivano Bielo presupponeva il consolidamento e prospettive future. Comprendiamo le difficoltà del presidente della Clodiense, legate anche alla crisi economica, ma è anche vero che Ivano è stato lasciato solo nella gestione della squadra che è patrimonio della città e che suggerisce un sacrificio che va condiviso con altre forze imprenditoriali sane della città. L'Amministrazione Comunale sta facendo quelle che è nelle sue possibilità e quindi faccio un appello perché questa vicenda vada a buon fine e che le sorti della squadra non siano solo sulle spalle di una persona sola. Mi rendo quindi disponibile - conclude Casson - ad incontrare Ivano Bielo e sollecitare altre persone per questo obiettivo. Non voglio neanche pensare a Chioggia e Sottomarina senza la sua squadra di calcio».
La fine della Clodiense vorrebbe anche dire lo smantellamento del settore giovanile, un patrimonio da non disperdere. La preoccupazione è condivisa anche da Lino Mainer che da anni si cura con passione del settore giovanile. «Se il presidente lascia si buttano via anni di lavoro e di sacrifici - è il pensiero di Mainer - Perché lo scopo del settore giovanile è anche quello di rifornire la squadra maggiore e credo che già quest'anno almeno una decina di giovani potrebbero far parte della prima squadra. Quest'anno abbiamo ottenuto ottimi risultati con il settore giovanile andando in finale nelle diverse categorie. Spero che tutto si risolva al meglio».
Bruno Cappon

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11/06/2014 13:07
 
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Vedete la differenza tra il sindaco di chioggia e quello di Treviso?


17/06/2014 20:44
 
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Il Mezzocorona (Trentino), che sembrava spacciata, si iscriverà alla D. Potrebbe farcela il San Paolo Padova, dichiarato fallito, perché una cordata comprendente i soci della società fallita vuole ripartire dalla D. A quanto pare ce la farà pure la Clodiense, anche se il presidente ha annunciato un ridimensionamento dei costi. Invece è confermato che non ci sarà il Trissino, dopo il trasferimento del Marano a Valdagno per formare l'Alto Vicentino. In ogni caso i posti in D lasciati liberi non vengono automaticamente occupati da squadre venete, ma decisi dalla graduatoria nazionale. Dunque il Benaco Bardolino deve sperare nel ripescaggio del Vittorio Veneto o del calvi Noale. Se dovessero ripescare entrambel, classifiche alla mano, potrebbe essere ripescata in Eccellenza anche la Godigese.
17/06/2014 22:56
 
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In Lega pro a quanto pare rischiano grosso Reggina Melfi e Paganese(o Cavese..non ricordo).
Mentre in B rischia il Bologna Siena e dicono Cesena se non sarà promosso
17/06/2014 23:44
 
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La situazione è veramente incredibile, visto che si tratta, Padova a parte, di tutte squadre che fino a qualche anno fa erano in A.
Penso al Bologna, ma anche al Cesena, se perdono domani a Latina passano da una possibile A al fallimento.

sport.strill.it/citta/pianeta-amaranto/2014/06/16/calcio-in-ginocchio-repubblica-reggina-bologna-siena-padova-e-novara-a-rischio-isc...

Calcio in ginocchio, Repubblica: “Reggina, Bologna, Siena, Padova e Novara a rischio iscrizione”



Lunedì 16 Giugno 2014
11:13

Arriva anche il parere dell’autorevole quotidiano Repubblica a sottolineare la problematica difficile situazione della Reggina.
La rubrica Spy Calcio, curata dall’esperto di economia e politica calcistica Fulvio Bianchi, ha rivelato come gli amaranto e il Siena, comunque vada, nella prossima stagione dovrebbero partire con almeno due punti di di penalizzazione.
La situazione della squadra dello Stretto e del Siena è complicata e per ora sulle iscrizioni dei due club pende un grosso punto interrogativo.
Lo stesso che caratterizza il Bologna (servono sette milioni per iscriversi alla Serie B), il Padova e il Novara (in due anni dalla Serie A alla Lega Pro, una sciagura).
- See more at: sport.strill.it/citta/pianeta-amaranto/2014/06/16/calcio-in-ginocchio-repubblica-reggina-bologna-siena-padova-e-novara-a-rischio-iscrizione/#sthash.U66o8...


19/06/2014 11:13
 
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In Eccellenza potrebbe liberarsi un altro posto: Il Delta Porto Tolle, in caso di ripescaggio (ma a quanto pare lo farà comunque, prima della comunicazione della Lega Pro) si fonderà con il Rovigo (che è in Eccellenza A). Il Gabrielli di Porto Tolle è inadeguato, e per metterlo a norma, peraltro in tempi brevissimi, servirebbe un milione di euro. Dunque ecco il trasferimento a Rovigo e la nascita del Delta Rovigo o Rovigo Delta, dettata anche dal fatto che il Rovigo può contare su un settore giovanile superiore.
19/06/2014 11:36
 
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Quindi sostanzialmente anche il Rovigo va in serie C...


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Sì, e diventiamo insieme a Belluno l'unico capoluogo veneto senza calcio professionistico...
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