Eccellenza 2014/2015: Mestrina-Treviso

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Fonte La Nuova Venezia:

La Mestrina umiliata dal Treviso: 2-6

Troppi buchi nella difesa e la squadra di Vecchiato si inabissa, i gol di Dal Compare e Cavalli sono solo illusioni
Partita degna di un derby e sconfitta pesante per la Mestrina. Forse troppo per la grinta messa in campo, ma la difesa ha dimostrato una volta di più (se ce ne fosse bisogno) le sue enormi lacune. Se aggiungiamo la mancanza di una punta di peso e Minio non al 100% non ci si dovrebbe stupire se ogni incursione avversaria si trasforma in un pericolo. I limiti sono anche di carattere nervoso; anche ieri concesso l’uomo in più per l’espulsione (forse esagerata) di Abcha e nessuna gestione del vantaggio. Non è la prima volta che accade e, come contro il Treviso, se la difesa si trova un attaccante fisicamente forte e dai piedi buoni, va in tilt. La buona volontà di Cavalli e Mazzeo non basta se manca fisicità e si consente agli avversari di giocare con la difesa alta. Un 2 a 6 finale che brucia al termine di una partita a ritmi alti e ribaltamenti continui.

Partenza veloce dei trevigiani che colpiscono subito al 7’ con Moresco che finta il tiro di sinistro, si porta la palla sul destro e infila Isotti sul primo palo con un preciso rasoterra cogliendo la retroguardia impreparata; la Mestrina è sbilanciata sul passaggio smarcante di Dal Compare. Sotto di un gol la Mestrina allunga il gioco e prende metri. Al 16’ Minio fa urlare al pari. Discesa sulla destra e rasoterra che finisce sull’esterno. È il preludio del pareggio che arriva al 24’ con Dal Compare servito dalla torre di Abcha su cross di Mazzeo con il terzino che colpisce perfettamente. Il Treviso subisce il colpo e non reagisce. Ne approfitta Cavalli 3’ correndo verso l’area, e battendo con un preciso rasoterra Nortolin in uscita bassa. In 2’ minuti risultato ribaltato. La gioia dura poco. 6’ e una magia di Luca Dal Compare, su punizione, manda la palla sotto l’incrocio nonostante il volo di Isotti. Il Treviso si carica e 1’ dopo passa avanti. Ancora Moresco colpisce girandosi spalle alla porta dopo aver controllato un tiro sporco di Hysa. Palla sotto la traversa.

Inizia la ripresa ma la Mestrina esce di scena. Prima Conte costringe Isotti al miracolo; la palla si impenna e Amadio tira a porta vuota. Abcha in scivolata salva sulla linea. Poi lo stesso centrale si fa espellere per reazione dopo una spinta di Amadio su rimessa contestata. Rosso diretto e Mestrina sotto di un gol e di un uomo. Al 22’ cala il sipario. Sciagurato intervento di Dal Compare che, pressato dall’omonimo trevigiano, non s’intende con Isotti e infila la propria porta. La Mestrina ci mette cuore e al 27’ su contropiede Danieli potrebbe riaprire la gara ma il suo sinistro è debole. Al 32’ partita finita. Moresco segna la tripletta personale appoggiando a porta vuota un rasoterra di Sakajeva e infilando il quinto gol. Al 41’ l’umiliazione; Del Papa conquista palla su svarione della difesa e si invola infilando Isotti a fil di palo.

Gian Nicola Pittalis

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Moresco mattatore, Treviso spettacolo

Il derby di Mestre si tramuta in un trionfo per i biancocelesti (6-2) proprio nel giorno in cui devono giocare senza i loro tifosi
di Silvano Focarelli
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02 febbraio 2015


Un'azione di gioco di Treviso-Mestirna
MESTRE. Nemmeno nei sogni più spinti dei suoi tifosi, costretti a casa dal prefetto veneziano (ma qualcuno di loro nottetempo aveva fatto capire ciò che pensava sui muri dello stadio), il Treviso avrebbe potuto immaginare ciò che è successo ieri al Baracca.


Mestrina triturata, travolta da un autentico tsunami biancoceleste. E l’ondata più alta ha un nome e cognome, Giacomo Moresco. Tripletta e due assist il bottino di questo massiccio lungagnone vicentino, che quasi da solo ha trasformato un attacco anche bello da vedersi, ma spesso fine a se stesso, in una terribile macchina da gol. È stato un derby del Terraglio tanto spettacolare quanto strano, condizionato da una espulsione, in cui il Treviso ha ballato parecchio in difesa prima di gettarsi famelico negli spazi concessi da avversari ormai frastornati. Sarebbe sbagliato ora credere che da qui in avanti sarà tutto facile ma, certo, il Treviso-2 lievita a vista d’occhio, la rimonta è iniziata.


Il provvisiorio pareggio del Mestrina
Nella prima mezzora c’è un florilegio di emozioni, fuochi artificiali ed effetti speciali con la partecipazione straordinaria dei cugini Dal Compare. Ospiti subito belli tonici, tengono gli orange nei loro 30 metri e così (7’) Moresco sulla sinistra ha il tempo di controllare due volte e di accentrarsi, prima di sventagliare il destro vincente appena dentro l’area. Però il Treviso commette l’errore di accontentarsi e lasciare che i mestrini, fin lì in grave imbarazzo, prendano campo. Così man mano la pressione aumenta e con essa arrivano i pericoli. Prima avvisaglia al 16’ con Minio che entra in area da destra ma spara a fil di palo. Quindi la doppietta mestrina in due minuti, prima con un colpo di testa di Abcha, dopo punizione, a servire l’accorrente Federico Dal Compare che spara da due passi; poi con Cavalli che, difesa avversaria totalmente spiazzata, parte in solitaria dalla trequarti e sull’uscita di Bortolin lo fredda di precisione. Qui potrebbe esserci il tracollo definitivo, la fortuna del Treviso è che anche la Mestrina dietro è inguardabile, per cui in 60” c’è modo di ribaltare nuovamente, e clamorosamente, la frittata. Il pari è dell’altro Dal Compare con una strepitosa pennellata su punizione dai 25 metri e palla all’incrocio, il 3-2 arriva dopo gran giocata a sinistra di Hysa che mette in mezzo, tira Luca Dal Compare, la sfera resta lì, Moresco nell’area piccola spalle alla porta usa il fisicaccio, riesce a girarsi e toccare di punta. Alè.

Nella ripresa gli scricchiolii difensivi mestrini si tramutano in crollo. Si crede che siano i locali a ripresentarsi con la bava alla bocca: sbagliato, è sempre Treviso. 15’: Conte ci prova da 30 metri, para Isotti. 16’: combinazione Moresco-Conte, botta respinta, arriva Amadio per il tap in a botta sicura ma sulla linea salva Abcha. Il quale però al 18’ combina il patatrac con un tentativo di pugno ad Amadio per un fallo laterale conteso: rosso diretto, forse esagerato. I biancocelesti capiscono che è l’ora del ko e lo mollano, nel modo più surreale. 22’. Moresco da sinistra mette in mezzo cercando Conte, esce Isotti ma non chiama la palla, lo precede di testa Federico Dal Compare appoggiando indietro, dove però non c’è nessuno: la sfera, beffarda, rotola in fondo al sacco. La classica mancanza di comunicazione. In 10 la Mestrina è un sacco vuoto che si affloscia, al Treviso si spalancano praterie immense, iniziano le scorribande, impietose. Moresco fa tripletta al 32’, raccogliendo un traversone da sinistra di Sakajeva. Di accontentarsi i biancocelesti non ci pensano neppure, la vendemmiata assume contorni tennistici con il set firmato in contropiede da Del Papa lanciato da Moresco. Il Baracca è sbaraccato.

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02 febbraio 2015

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LE PAGELLE
Con Dal Compare e Conte un tridente senza eguali

02 febbraio 2015


BORTOLIN 6.5 Non ha grosse colpe sulle due reti, per il resto niente miracoli ma sana e ordinaria amministrazione.

GRANATI 7 Sempre attento, grintoso, efficace. Sulla fascia destra non ha mai lasciato passare nessuno.

ORFINO 6 Non sembra così tempista come nel girone di andata: ieri là in mezzo ci sono stati vuoti pericolosi.

TON 6 Anche il capitano in altri tempi era apparso più sicuro: reduce da un infortunio non è ancora al 100%.

FORNASIER 7 Bell’acquisto: si batte sempre con ardore e concentrazione, non molla mai, ormai è un titolare fisso.

HYSA 6.5 Gioca al solito in punta di piedi, il ballerino albanese: parte a destra e finisce a sinistra, dove offre le cose migliori. Un po’ più di grinta e sarebbe perfetto.

SAKAJEVA 6.5 Finalmente anche l’altro albanese in biancoceleste ha dato segni di vita: suo l’assist per la terza botta di Moresco.

STENTARDO 7 Presidia da par suo la fascia centrale salvo in quei 20 minuti in cui la Mestrina aveva ribaltato il risultato. Gamba e visione di gioco non gli mancano.

AMADIO 6.5 Il "falso nueve" corre tanto dietro le punte, non sempre precisissimo, però certamente utile nel lavoro di tamponamento e di rilancio della manovra dei suoi.

DAL COMPARE 7 Quel gioiello da fermo è una delle sue specialità, e torna spesso in difesa. Peccato si debba fermare di nuovo, il giallo in diffida si paga con un turno.

DEL PAPA 6.5 Nel quarto d’ora in campo ha fatto in tempo a freddare Isotti con una rete da punta consumata.

MORESCO 8.5 I difensori arancioni se lo ricorderanno per un bel pezzo: ha fatto esattamente ciò che ha voluto. Quarta prodezza in 180’: niente da dire, media discreta…

CONTE 6.5 Tanto intelligente movimento in attacco a creare spazi che hanno frastornato la Mestrina. Lui e Moresco, più Luca, formano un tris che ha pochi eguali in categoria.

RORATO 7 Il mister ci mette tanta passione e competenza: l’aveva preparata bene e ieri ha raccolto i frutti del lavoro. (si. fo.)



02 febbraio 2015

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PER FABIO Il Treviso strapazza la Mestrina: storico 6-2 al Baracca!

1 febbraio 2015

Nel giorno del ricordo di Fabio Di Maio (commemorato anche dai tifosi mestrini con uno striscione appeso sotto la curva ospite vuota) e dei tifosi biancocelesti bloccati dai divieti, il Treviso sbanca il Baracca di Mestre con un pazzesco 6-2. Biancocelesti subito avanti con Moresco, ma dopo venti minuti la Mestrina ribalta il risultato con Federico Dal Compare e Cavalli. Dopo la mezz’ora altro ribaltone nel giro di appena un minuto con la perla su punizione di Luca Dal Compare e il secondo sigillo di Moresco. Nella ripresa la Mestrina resta in dieci per il rosso ad Abcha, e il Treviso dilaga: all’autogol di Federico Dal Compare seguono la tripletta di Moresco e il sesto sigillo di Del Papa.

Si tratta della più larga vittoria del Treviso a Mestre della storia: la precedente era datata curiosamente proprio 1 febbario 1920, quando il Treviso in Interregionale vinse in casa del Mestre per 5-2.
Treviso dai molti volti quello visto (da ben pochi trevigiani…) al Baracca: arrembante a inizio partita (1-0 di Moresco), timoroso dal 10′ alla mezz’ora, tarantolato dalla mezz’ora a fine primo tempo, autoritario per tutto il secondo. Insomma, non siamo sicuramente vicini alla perfezione, ma siamo sulla buona squadra per il recupero totale della nostra squadra dopo un periodo di serio appannamento durante i mesi di dicembre e gennaio.
Rorato al Baracca si presenta spregiudicato e inizia con Moresco-Conte-Dal Compare dal 1′ tutti insieme; per il resto, confermata la squadra che ha battuto abbastanza agevolmente il Laguna Venezia domenica scorsa, con Del Papa quindi inizialmente squalificato.
Come detto, l’inizio del Treviso è devastante e passiamo in vantaggio dopo pochi minuti: contropiede impostato da Dal Compare che serve Moresco sulla sinistra: il bomber entra in area, si accentra portandosi la palla sul destro e trafigge con un rasoterra Isotti. La reazione della Mestrina è veemente e dopo aver creato un paio di situazioni da gol, gli arancioneri prima pervengono al pareggio con un girata in mezzo all’area di Federico Dal Compare dopo una sponda di testa, e poi successivamente vanno in vantaggio con Cavalli, rapidissimo a sfuggire in contropiede alla disattenta (in questa occasione) difesa biancoceleste. Sembra di essere di fronte ad un film mai visto in questa stagione, con il Treviso al vantaggio illusorio che crolla subito dopo. Ci sbagliamo, e di grosso. I biancocelesti si rituffano subito in avanti, e con Luca Dal Compare realizzano il gol del pareggio, grazie a una punizione bellissima del numero 6 (inedito) nativo proprio a Mestre. Poi due minuti più tardi ritornano addirittura in vantaggio: sgroppata di Hysa sulla sinistra, cross rasoterra deviato verso la porta da Dal Compare che ciabatta; il più lesto di tutti è Moresco che riceve spalle alla porta appena fuori dall’area piccola, si gira proprio sul sinistro e i tifosi biancocelesti sanno già come sarebbe finita: bomba sotto il 7 e Treviso di nuovo in vantaggio. Siamo di fronte ad una partita assurda, 5 gol nel giro di appena 33 minuti. Si va al riposo sul 3-2.
Nella ripresa si aspetta il ritorno della Mestrina, ma il Treviso nel primo quarto d’ora fa buona guardia, con solo un paio di brividi per Bortolin, dovuti a un paio di calci di punizione battuti da Mazzeo a rientrare dalla destra. Sono anzi i biancocelesti ad avere l’occasionissima in questo frangente, con Conte che spara in porta da ottima posizione, ma Isotti respinge come può; sulla ribattuta si fionda Amadio, ma il suo colpo di testa a botta sicura viene respinto sulla linea. Poi, al 19′ l’episodio che indirizza definitivamente la partita verso i biancocelesti: fallo di reazione di Abcha sulla linea laterale contro Amadio, rosso diretto e Mestrina in 10. Il Treviso a questo punto dilaga: prima segna il quarto gol, per il quale l’unica certezza è il nome del marcatore, ovvero Dal Compare; non sappiamo però se per l’autorete di Federico, oppure Luca è riuscito a correggere in rete lo sventurato retropassaggio del cugino; poi Moresco è lestissimo a depositare in rete il cross rasoterra di Sakajeva; infine Del Papa, servito proprio da Moresco, si invola verso la porta di Isotta e lo trafigge per la sesta volta.
Trionfo completato. Giocatori biancocelesti in visibilio. Tutti chiedevano loro una prova convincente, e non ci sono dubbi sul fatto che sia arrivata. Il 58° derby del Terraglio è nostro: saliamo quindi a 21 vittorie, con i mestrini fermi a quota 16. A Mestre non vincevamo da più di 50 anni: 8 novembre 1964, Mestre-Treviso 0-1. E soprattutto, scavalchiamo la Mestrina in classifica, portandoci al 7° posto, a soli due punti dalla zona play-off, anche se a dire il vero, distiamo ben 10 punti dal Nervesa secondo, quindi i punti da recuperare dovrebbero essere almeno 4. Mancano 11 partite, tutto è veramente possibile. Intanto ci godiamo questo derby meraviglioso!



MESTRINA-TREVISO 2-6 (2-3)

MESTRINA: Isotti, F. Dal Compare, Abcha, De Bortoli (st 12‘ Favaron), Zanon, Danieli, Di Prisco, Reggio (st 30‘ Gerini), Minio, Cavalli, Mazzeo (st 24‘ Samadraxha). A disp. Niero, Da Lio, Marchetto, A. Checchin. All. Vecchiato.

TREVISO: Bortolin, G. Granati, Orfino, Ton , Fornasier, Hysa (st 13‘ Sakajeva), Stentardo, Amadio, (st 30‘ Livotto), L. Dal Compare (st 34‘ Del Papa); Moresco, Conte. A disp. Franceschini, Sabatelli, Zamuner, T. Granati. All. Rorato

ARBITRO: sig. Checchin di Bassano.

RETI: pt 7’ Moresco (T), 23’ F. Dal Compare (M), 27’ Cavalli (M), 32’ L. Dal Compare (T), 33’ Moresco (T); st 22’ aut. F. Dal Compare (T), 34’ Moresco (T), 40‘ Del Papa (T).

NOTE: giornata fredda ma soleggiata al Baracca di Mestre. Trasferta vietata ai residenti nella provincia di Treviso. Spettatori 900 circa. Angoli: 5-4 per la Mestrina. Espulso Abcha 19’ st per gioco falloso. Ammoniti: G. Granati, L. Dal Compare, Amadio e Sakajeva.

Quasi divertito nel leggere i mestrini invidiare Moresco, dopo i discorsi su Gnago. Non mi divertono tanto loro, ma quelli che in estate si erano offesi e indignati quando era stato criticata la mancata conferma dello stesso Gnago, ma soprattutto la sua mancata sostituzione con una prima punta di peso con caratteristiche simili. E' arrivata con cinque mesi di ritardo, anche se molto meglio di quanto mi aspettassi e/o volessi, molto più forte e completa di Gnago ovviamente, su cui non cambio idea per quanto riguarda il mercato estivo e il peso specifico che avrebbe avuto nel Treviso, sempre se avesse giocato... Moresco anche se non segna fa una differenza abissale, vedi la partita con la Feltrese.

Moresco è forte veramente.
Ha cambiato volto a una squadra (quella che abbiamo visto fino a dicembre) che giocava bene fino alla trequarti ma poi non sapeva quasi cosa farsene della palla.
Me ne sono reso conto dall'amichevole a Codognè, questo è un giocatore che in Eccellenza, se gioca 30 partite fa minimo 20 gol.
Purtroppo uno tra Mason e Conte era di troppo anche se mi è veramente dispiaciuto perdere Mason, è un bell'attaccante per l'Eccellenza.
A me contro il Laguna è piaciuto molto Conte, nonostante i gol sbagliati, secondo me è in forma.

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MR.RORATO:OTTIMO RISULTATO MA PENSIAMO AL VITTORIO

FEBBRAIO 3, 2015
Dopo la prima vittoria in casa della gestione Rorato, arriva anche il battesimo in trasferta ed è altisonante…il 6-2 nei confronti dei rivali storici della Mestrina è un risultato che rimarrà impresso nella storia del club biancoceleste. Il mister è soddisfatto ma da buon pompiere, getta acqua sul fuoco e spegne i facili entusiasmi.La strada intrapresa è quella giusta ma è ancora lunga la salita…

Ecco l’intervista del tecnico trevigiano al termine del derby:

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TIFO E DI MAIO LA RIVALITÀ È CANCELLATA
di SILVANO FOCARELLI Il cielo sopra il Baracca sembrava sereno, eppure sullo stadio mestrino ieri si è abbattuto un uragano, di colore biancoceleste. Il derby del Terraglio è andato al Treviso, che...
di SILVANO FOCARELLI


02 febbraio 2015

di SILVANO FOCARELLI

Il cielo sopra il Baracca sembrava sereno, eppure sullo stadio mestrino ieri si è abbattuto un uragano, di colore biancoceleste. Il derby del Terraglio è andato al Treviso, che ha voluto anche esagerare, quasi a voler approfittare fino in fondo di una occasione irripetibile, quella di rifilarne 6 agli antichi rivali. E tripletta griffata da uno dei sei acquisti invernali che hanno fatto cambiare volto, ed a quanto pare anche marcia, ai biancoceleste: Giacomo Moresco, piedi non raffinatissimi ma fiuto del gol e senso della posizione ai massimi livelli, almeno in Eccellenza. Il Treviso sa bene che nel girone di ritorno dovrà tenere ritmi altissimi, se vorrà acchiappare i playoff; la sua nuova versione, con Moresco che quasi fa il pivot nel basket, difendendo palla, spizzandola di testa (è 1.93) o concludendo lui stesso, pare davvero quella giusta, solida e micidiale nella metà campo altrui. Un po’ meno in quella propria, Rorato sa bene dove mettere le mani. A Mestre niente tifosi trevigiani per il noto divieto ed omaggio di quelli mestrini alla memoria di Fabio Di Maio, morto per malore al Monigo il 1 febbraio 1998 durante Treviso-Cagliari di B. Lo ha ricordato uno striscione degli ultras arancioni sotto la curva destinata ai sostenitori trevigiani, gran bel gesto, a conferma che talvolta persino le rivalità più storiche ed i gesti più stupidi (vedi la sceneggiata di Gnago al Tenni) possono lasciar posto all’onore ed alla sportività.



02 febbraio 2015