www.goal.com/it/news/7078/cronac ... 4_catania2
Emergono nuove inquietanti novità sul caso Catania: tra nuove intercettazioni e nuovi indagati (tra cui un calciatore), via alle perquisizioni! Trovati 100.000 € nascosti in un controsoffitto
Continuano ad emergere nuovi elementi relativamente al caso Catania: la società etnea è accusata di aver comprato, tramite l'attività posta in essere dal presidente Pulvirenti, dai dirigenti Cosentino e Delli Carri, e da altri quattro soggetti che sono stati arrestati nella giornata di martedì, cinque partite dello scorso campionato di Serie B, pagando somme di denaro ad alcuni giocatori: Alessandro Bernardini (Livorno), Riccardo Fiamozzi (Varese), Matteo Bruscagin (Latina) e Luca Daì e Luca Pagliarulo (Trapani).
Per questo motivo gli etnei, come sottolineato già nella mattinata di oggi, rischiano la retrocessione in Lega Pro con punti di penalizzazione o, in alternativa, nel caso in cui venga effettivamente accertata e sancita la reiterazione del reato, la radiazione.
Come già anticipato nella giornata di martedì e come confermato anche dalla Questura di Catania a breve saranno notificati avvisi di garanzia anche ad altri giocatori del campionato cadetto: tra gli indagati intanto è stato ufficialmente inserito un altro giocatore del Trapani, Christian Terlizzi, con un passato nel Catania. La Questura ha inoltre precisato che non saranno coinvolte direttamente altre società di B, se non per responsabilità oggettiva e che ci sono delle nuove intercettazioni.
Uno degli indagati, Giovanni Impellizzeri (titolare di un'agenzia di scommesse on-line), è stato trovato, dopo una perquisizione effettuata nella sua abitazione, in possesso di somme di denaro per circa 100.000 euro, che erano nascoste nel controsoffitto. Presso il suo ufficio sono state inoltre rinvenuti dei localizzatori di microspie a radio frequenza. Perquisizione anche in casa di Piero Di Luzio, con l'acquisizione di documenti ed appunti (contenenti riferimenti al Catania Calcio) che sono al vaglio degli investigatori.
Capitolo Messina-Ischia: anche in questo caso il protagonista della combine sarebbe stato il sopracitato Impellizzeri. Questa l'accusa mossa nei confronti dei dirigenti della società peloritana: "In tale occasione, i vertici della società peloritana, costituiti dal patron Pietro Lo Monaco (ex amministratore delegato del Catania), dall’amministratore delegato Alessandro Failla e dal direttore sportivo Fabrizio Ferrigno, si sarebbero adoperati affinché la citata partita terminasse con il risultato prestabilito del vantaggio temporaneo dell’Ischia nel primo tempo e del pareggio quale esito finale.
La motivazione della frode sarebbe legata al consistente profitto ricavabile da tale tipologia di scommessa della quale si sarebbe occupato anche in questo caso l’Impellizzeri. Le varie agenzie quotavano infatti l’incontro con quello specifico risultato parziale/finale, poi concretizzatosi effettivamente in quegli esatti termini, fino anche a 19 volte la posta. I suddetti risultano pertanto anch’essi indagati per il reato in concorso di frode in competizione sportiva aggravata dall’essere la stessa influente ai fini dello svolgimento di concorsi pronostici e scommesse regolarmente esercitati".