L'alba di un nuovo giorno

Ma come fa ad esserci il Quinto,il Montebelluna ed altre squadre e non il Treviso?400 mila persone nella provincia e non riescono a mettere insieme 700-800 mila euro,non posso crederci,Setten ha perso ma e' anche l'unico che puo' salvare il Treviso.

Si ma bisogna che i politici si sveglino dai...
E' tutto li il discorso.
Gentilini, Gobbo, Muraro e compagnia cantante... SVEJA
Troppo facile farsi fotografare al Tenni quando il Treviso era in serie A, ora che siamo più in la che in qua Gentilini che dice "mmmmh mi sa che ci sarà un anno di pausa".
Ma pausa cossa. SVEJA

Ma dico io zio can 10 imprenditori che mettano su una squadra buona per la D non si trovano???... 100.000 euro a cranio e a quanto sembra con un milione riesci a fare una signora squadra per la categoria... E se arrivi in 2 divisione metti in risalto e valorizzi i giovani e ci guadagni pure... proprio delle testine abbiamo... Muraro che vaneggiava nel buio, Gentilini affranto e probabilmente con qualche ombra di troppo in corpo... Veramente Setten alla fine avrà sbagliato in tante cose ma ci ha messo la faccia e si sta facendo in quattro per darci la D cosa che non sta facendo nessun altro!......

La penso come il giornalista del Corriere: Il Treviso DEVE farcela, non è immaginabile una situazione diversa...Per fortuna qualcosa pare esserci, vedi il dico-non dico di Gentilini e soprattutto la disponibilità anche economica di Setten ad aiutare chi gli dovesse subentrare. Il nemico è il tempo, 5 giorni sono zero praticamente, ed è l'unica cosa che mi spaventa.

MatteoTV, 14/07/2009 23.01:

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vedi il dico-non dico di Gentilini e soprattutto la disponibilità anche economica di Setten ad aiutare chi gli dovesse subentrare. Il nemico è il tempo, 5 giorni sono zero praticamente, ed è l'unica cosa che mi spaventa.

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Ma tu credi a Gentilini quando parlava di un imprenditore con cui era stato in contatto ? Ma per favore, si trattava di una chiaccherata, le stesse di Muraro con i suoi "giovani", concluse tutte con un "se ne pu parlare...", con infiniti se. Non c'è nessuno, il tempo è un problema importante, ma non è il più grande. A Venezia se non ci sono Golban o i Poletti c'è già pronto qualcuno, lì hanno fatto una conferenza stampa decisa dal sindaco (filosofo), qui abbiamo il presidente della provincia (analfabeta) che non sa nemmeno cosa sta succedendo all'attuale Treviso (non sa nemmeno che i giocatori si libereranno tutti a partire da domani), con il prosindaco tifoso che continua nei suoi deliri. Ridicoli, tutti quanti.

Ragazzi ma vi rendete conto che stiamo parlando di una cosa assurda?
Una città come Treviso, capoluogo di provincia in una terra ricca come il nord-est, senza squadra di calcio.
Roba da non credere, e sono sicuro che non sarà così.
Sono pessimista si per la serie D, ma una squadra in eccellenza o al massimo in promozione salterà fuori.
Altro che anno di riposo come dice Gentilini. SVEJA

«Mi faccio da parte, ma prima vorrei almeno garantire al Treviso l’iscrizione in serie D con un nuovo gruppo di imprenditori e una nuova società». Ettore Setten si appresta a uscire di scena. Farlo senza lottare non è però nel suo stile e le ultime energie sono destinate all’obiettivo minimo che consentirebbe alla città di non sparire del tutto dalla geografia del calcio. La realtà però è molto complessa: l’iscrizione alla D, ventilata nei giorni scorsi, semplicemente non esiste, o quantomeno del Treviso non vi sono tracce fra le 162 elette che hanno presentato la documentazione per giocare il prossimo anno nel massimo campionato dei dilettanti. Rimediare si può: ma serve una società nuova, con basi solide e la disponibilità di un terreno di gioco che il Treviso in questo momento non ha. Ieri intanto il Treviso ha perso una sua bandiera, prima in campo e come dirigente: è morto Nico Zambianchi, avrebbe compiuto 61 anni il 26 luglio.
Miriade e Polita a pagina III

www.gazzettino.it

dalla Tribuna
La Covisoc cancella il Treviso Fbc tra i professionisti e Gentilini rilancia.
Adesso e' ufficiale,il Treviso Fbc 1993 sparisce dalle cartine del calcio professionistico italiano.
Il Consiglio Federale della Figc ha ratificato e ufficializzato ieri le escusioni eccellenti del Campionato di Prima Divisione dei biancocelesti.
Quattro stagioni fa di questi tempi era in fermento per la possibilita',poi realizzatasi di un ripescaggio in serie A,tra le grandi del pallone.Adesso,ma in netto ritardo perche' i tempi sono ristrettissimi,la citta' sembra cominciare a muoversi per non far sparire del tutto il calcio.
Il Presidente Setten ha dichiarato di aver iscritto la squadra in serie D,ma di essere pronto a lasciare a una nuova societa'.
Giancarlo Gentilini dichiara:il calcio a Treviso non e' morto ha dichiarato ieri,ora si riparte dal piccolo gli imprenditori spuntan come"sparasi de note".Anche qui nessun nome:Gentilini e' ottimista.

Sembra molto fantasiosa anche la presunta cordata di Setten. Ieri, in chiusura, a una domanda ha risposto che è disposto ad aiutare economicamente chiunque sia disposto a investire. Ma, anche per il resto dell serata, non mi pare abbia parlato specificatamente di gente già pronta come in quell'intervista di domenica o lunedì sera !

Resta il fatto che e' l'unico che puo' fare qualcosa,Gentilini ci chiude per un anno,De Poli non gliene puo' fregar di meno,Gobbo pensa alle sagre e ai condomini,Setten vuole fare l'ultimo atto e lasciare il Treviso nel calcio,se non ci riesce muore tutto non possiamo ripartire dalla terza categoria.

Da il Treviso
Lo sconforto dei tifosi:Setten,fatti da parte.
Fra i tifosi giovani e meno giovani,si respira un clima di grande amarezza e sconforto,ma con una sola speranza:disputare almeno il torneo di Serie D.A questo punto speravamo di non arrivare mai le parole dell apresidente del Centro Cordimanento Clubs?.Non doveva succedere.Gia' e' stata dura da digerire la retrocessione in Lega Pro,che credevamo di riuscire ad evitare.Adesso salviamo il salvabile.Almeno la D.Le fa eco Claudio Piccolo,anima del fan club di Ponzano Veneto,che durante l'ultima stagione ,in polemica non aveva piu' rinnovato le tessere:ma avevamo pensato di ripartire da settembre spiega:poi e' successo quello che e' successo.Purtroppo dispiace dirlo,ma era nell'aria per la gestione societaria degli ultimi anni.Rattrista molto sparire in questo modo:una cosa brutta e un grande rammarico.A me il calcio piace tanto,mi rimane la squadra amatoriale di Ponzano.
Non ha peli sulla lingua Renzo schiavon del Fan Club Paolo Bianco"siamo tutti amareggiati e molto arrabbiati col presidente,attacca,Setten ha tante colpe,si dice che sia forse stato troppo buono,ma si e' fidato troppo dei suoi collaboratori.Siamo davvero preoccupati,adesso il presidente deve uscire dal Treviso e farsi da parte.
da il Treviso Mattia Toffoletto

E su Football Manager dell'anno prossimo non ci sarà neanche il Treviso

Io ho un'impressione che sta diventando certezza: nessuno ci sta capendo niente, dai politici a certi tifosi disinformati. Tutti quelli che dovrebbero salvare il salvabile brancolano nel buio, non sanno nemmeno loro qual'è la situazione ! De Poli grazie alle esperienze passate a sapere come si dovrebbe agire, ma ora come ora se la sta godendo a contemplare l'incompetenza dei suoi nemici leghisti. E la nostra agonia continua, un incubo infinito, sta succedendo l'impensabile. I giornali di oggi non mi dicono niente di nuovo e/o incoraggiante.

ieri ho visto la trasmissione e sono rimasto di ghiaccio: quando gentilini ha detto che non si farà vivo nessuno e il giornalista ha affermato che DOPO UN ANNO DI PAUSA SAREMMO RIPARTITI DALLA TERZA CATEGORIA (RENDETEVI CONTO!!!!) ho cominciato a tremare...e ho passato una nottata inquieta anche che per il treviso...un conto è farsi una ragione della serie D, accettarla...e quasi quasi essere impazienti di viverla...un conto è che mi tolgano la passione...e qui signori il discorso si fa completamente diverso...perchè per me signori il treviso conta moltissimo, vado allo stadio da una vita...non è concepibile per me vivere senza calcio treviso, fa parte di me ormai...se mi dicono che c'è il rischio di non rivedere calcio per anni, forse per sempre...beh scusatemi ma non la prendo affatto bene per usare un eufemismo
detto questo gradivo molto il giornalista del corriere...niente giri di parole, bisogna andare al dunque, vedere la situazione in maniera pragmatica...discorsi chiari, domande secche, idee esatte...tirava in ballo questioni interessantissime e attendevo con ansia la risposta...ebbene nè gentilini, nè muraro, nè setten rispondevano come si deve alle domande...CAZZO...gentilini faceva dei giri di parole imbarazzanti e sembrava un vecchio rincoglionito (detestabile quando continuava a dire "grazie setten, l'amore di setten, senza setten non ci sarebbe stato") e non rispondeva a una domanda secca e precisa che gli veniva rivolta...e ciliegina sulla torta, contraddizione madornale alla fine che mi ha fatto andare in delirio...velo pietoso su muraro...anche qua tanti giri di parole, niente cose interessanti...godevo quando quell'altro gli diceva sull'orecchio che LE ISTITUZIONI SI DEVONO SVEGLIARE PERCHE' NON C'E' TEMPO...per quanto riguarda setten...lui si cazzo che è loquace...ma mandatelo in rianimazione
io spero veramente che sta gente sappia quello che sta facendo, perchè non so come reagirei senza il mio treviso

Signore perdona loro perche' non sanno quello che fanno!
Non possiamo essere gli zimbelli dell'Italia intera,la Treviso ricca,basket,rugby,pallavolo,tituli su tituli,e il calcio?sveieve altrimenti sono cazzi vostri.......

TV DOSSON, 15/07/2009 13.23:

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sveieve altrimenti sono cazzi vostri.......

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Loro se ne fregano, il vero dramma sarà il nostro.

Ieri sera era evidentissimo il tentativo di Gentilini di voler depistare il tutto.
Ha fatto un'intervista di 5 minuti dove non ha detto praticamente niente e, anzi, si è contraddetto.
Ha ringraziato Setten, ha detto ci sono gli imprenditori ma non vuole dire i nomi, ha ringraziato Setten, ha detto che rimarremo fermi per un anno (a sfogliar margherite), ha ringraziato Setten, ha detto che tifa per il Treviso, il Vittorio Veneto e un'altra squadra, infine ha ringraziato Setten.
Ma secondo voi perchè tutti questi ringraziamenti?
Gentilini per me non ne vuole sapere della cordata di Setten, perchè ha parecchio rancore nei suoi confronti per come sono finite le cose quest'anno.
E' come dire "hai fatto quello che hai fatto, ora levati dai piedi".
A me basta che questa diatriba non impedisca al Treviso di iscriversi alla serie D, in questo momento bisogna mettere da parte tutti i rancori e raggiungere un fine unico, e cioè quello dell'iscrizione del Treviso all'Interregionale.

E' necessario mettere da parte ogni rancore, soprattutto da parte di Gentilini. Come ha detto il giornalista del Corriere del Veneto, in caso di presentazione di una cordata è importantissimo il ruolo del Comune nel decidere a chi assegnarla.

da www.ilgazzettino.it

Attualmente
il Treviso è fuori
dalle 162 elette
dei Dilettanti


Mercoledì 15 Luglio 2009,
Il calcio Treviso non è iscritto alla serie D. Che lo voglia fare e ci sia tutta la buona volontà di Ettore Setten, ex presidente della società di via Ugo Foscolo, è un fatto. Che la società non sia iscritta, anche. «Io sto cercando di aiutare alcuni imprenditori a iscrivere il Treviso in serie D -è l’apologia di Setten- Non ho alcuna intenzione di continuare la mia esperienza nel mondo del calcio, tantomeno posso farlo perché il regolamento me lo vieta. Quello che sento è aiutare la città ad avere una squadra nel massimo campionato dei dilettanti». La cordata di cui si parla è ancora però in fase di allestimento: «Ci sono una serie di imprenditori seri, persone che sono disponibili ad aiutare il Treviso che si sono riunite –continua il presidente– Probabilmente metteranno in piedi una società per fare la serie D. Inoltre, il settore giovanile sarà retto da Garbujo e da un imprenditore coneglianese. Di quelli di cui parla Gentilini invece non so nulla, ma se qualcuno vuol aiutare la causa, ne sarei davvero felice. Ripeto: ci tengo a tenere il Treviso in D prima di farmi da parte». Fin qui il numero uno di via Foscolo.
Poi c’è il resto della cronaca. A Roma alla sede del Comitato Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti, che appunto gestisce e organizza la serie D, sono pervenute le iscrizioni di 162 società, quelle aventi diritto, quelle promosse dai campionati di Eccellenza e quelle retrocesse dalla Seconda Divisione. E fra le 162 (9 gironi da 18), esclusa la bassanese Eurotezze (che ha rinunciato) e compresa L’Aquila, ammessa su provvedimento straordinario federale, del Treviso non c’è traccia. Anche perchè, e questo deve essere chiaro, la società trevigiana non può iscriversi alla serie D con l’attuale dirigenza (fra l’altro Ettore Setten a seguito deferimento del Procuratore Federale è stato inibito dalla Commissione Disciplinare Nazionale per sei mesi), tanto più dopo che l’ok del Consiglio Federale ha di fatto cancellato dalla geografia del pallone il Treviso FC 1993.
A questo punto l’unica via d’uscita è rappresentata da un nuovo gruppo dirigente che rilevi l’attuale società ed entro dieci giorni chieda l’iscrizione vantando il fatto che Treviso è capoluogo di provincia. Il tutto con basi solide, suffragate anche dalla pubblica amministrazione che deve concedere il campo di gioco.
Certo, Setten sta lavorando a ritmo serrato per salvare il salvabile e sta muovendo ogni pedina possibile per raggiungere l’obiettivo minimo. Al momento, lo stato dell’arte è dunque il seguente: il vecchio Treviso andrà in liquidazione (a meno che non giunta al fallimento) e, tramite una richiesta straordinaria (come l’ha definita l’avvocato Stilo) chiederà direttamente al presidente della Lega Nazionale Dilettanti di accedere alla serie D, presentando il progetto di una nuova società pronta subentrare per tenere in piedi la squadra. Invece per quanto riguarda i giocatori, che acquisiscono la libertà sportiva, c’è il fondo di garanzia della federazione a garantire gli stipendi, ma Setten deve ancora saldare collaboratori, clienti e fornitori. In federazione ci sono soldi del Treviso (ma anche la sanzione di 30 mila euro stabilita dalla Disciplinare il 9 luglio scorso). Situazione complessa, con molti scenari possibili all’orizzonte. Anche quelli più grigi.
Alberto Polita
Michele Miriade

da www.ilgazzettino.it

Pianu e Guardalben potrebbero diventare i pilastri della nuova squadra

Mercoledì 15 Luglio 2009,
(al.po) Ieri il verdetto ufficiale del Consiglio Federale, noto da tempo: il Treviso è fuori dal calcio professionistico. Si apre così uno scenario variopinto, nel quale i giocatori attualmente sotto contratto sono tutti automaticamente svincolati. Ma c’è qualcuno che sarebbe disposto a rimanere se l’ipotesi D si concretizzasse? Probabilmente, i più “anziani” del gruppo. William Pianu ad esempio, sul cui contratto in scadenza non aveva trovato l’accordo di transazione con Setten, appare possibilista: «Mi dispiace davvero per la situazione che si è venuta a creare –racconta il difensore di 33 anni– Ho lasciato Bari per ritrovarmi a piedi. Ora bisogna ripartire da zero e rimboccarsi le maniche. Spero solo che il presidente liquidi la società e giunga agli accordi personali. Purtroppo ho bisogno dei soldi che non prendo da quasi un anno. Le banche chiamano anche me, non solo il presidente». Davanti a una chiamata, Willy però non si tirerebbe indietro: «Se Setten saldasse i debiti, a Treviso la serie D la farei tranquillamente. Io sono venuto qui per viverci, sto benissimo, amo l’ambiente, sennò non ci starei da 8 anni. Forse della vecchia squadra potrebbe rimanere qualcun altro, magari Guardalben che ha la mia età. Certo, l’importante è che vengano saldate le pendenze». Due pilastri per ripartire, dunque, ci sarebbero già. Aggiunti ai Primavera e agli altri giovani del vivaio, darebbero un bel volto al nuovo Treviso. Se riuscirà a iscriversi.