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Dolomiti Bellunesi

Ultimo Aggiornamento: 12/04/2024 22:02
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02/12/2010 12:52
 
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Gialloblù avanti 2-0 e poi sconfitti dall’ultima in classifica


Belluno disastroso
Così si retrocede


Belluno perde lo scontro diretto con il Montebelluna e si fa scavalcare in classifica dai trevigiani. Avanti di due gol all’intervallo e con l’allenatore Masitto padrone di casa espulso per proteste, sembrava essere tutto perfetto. Invece nella ripresa i giovani biancocelesti ribaltano il risultato grazie a un rigore di De Freitas e a una doppietta di Nobile, il cui ingresso in campo è stata la mossa vincente che ha mandato al tappeto gli ospiti. È l’ennesima rimonta subìta dai gialloblù, ora in piena zona retrocessione.
Già al 2’ Riccardi va in gol, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Al 6’ ancora Riccardi da fuori: Miniati para sicuro a terra. Gazzola al 10’ viene atterrato al limite dell’area dopo una percussione centrale, la punizione non ha però esito. Al 28’ opportunità per gli ospiti con Pavan, che di testa mette a lato. 1’ dopo padroni di casa a un soffio dal gol con Bressan, che calcia dalla trequarti una punizione che si stampa sulla traversa. È poi Gazzola al 33’ a fare tutto bene, ma il suo tiro appena dentro l’area viene ribattuto dal portiere con la mano aperta. Nel finale accade l’imprevedibile. Al 38’ il Belluno usufruisce di una dubbia punizione, Mele scodella in mezzo per Battaglia che di testa coglie la sbarra, sulla ribattuta Pavan è il più rapido e insacca da due passi. Masitto s’infuria e prende anzitempo la via degli spogliatoi. Ma non è finita. Nel recupero Bressan e Battaglia si scontrano in area, l’attaccante ospite perde il passo e tra lo stupore generale il direttore di gara assegna il penalty, che Mele trasforma.
Nella ripresa biancocelesti subito pericolosi con una punizione di Bressan che Miniati ribatte di pugno. Al 18’ un contatto tra Pavan e De Freitas induce l’arbitro a fischiare un altro rigore, che lo stesso attaccante trasforma. La partita si rianima, il Belluno fallisce al 21’ con Mike Miniati una colossale opportunità per chiudere il discorso e puntuale 2’ dopo arriva il pareggio del Montebelluna. Nobile prende palla e dal vertice sinistro fa partire una missile che termina sul sette lasciando impietrito l’estremo ospite. Dopo 3’ il Monte completa il sorpasso. Ancora Nobile spezza in due la difesa e dal limite trova un rasoterra angolatissimo. Il Belluno si getta in avanti ma non ha più la lucidità necessaria per pareggiare.

LE INTERVISTE

Diverbio tra presidenti, poi Barzon si autoaccusa
«Colpa mia se la squadra non ha lo spirito giusto»


Lunedì 29 Novembre 2010,
A fine partita gli animi sono accesi, anche perchè il Belluno non si aspettava di dover raccogliere un’altra sconfitta, che significa anche il sorpasso da parte del Montebelluna. E così tra il presidente biancoceleste Michielin e quello ospite Barzon c’è spazio per un battibecco, subito ricomposto. Il massimo dirigente della società gialloblu così commenta questa battuta d’arresto: «Non si può perdere una partita dopo che eravamo sopra di due gol. Con questa mentalità non si va da nessuna parte, anzi si retrocede. La colpa è mia, perché non sono riuscito a far capire alla squadra lo spirito con il quale si scende in campo».
Avevate fatto un buon primo tempo.
«Loro non avevano fatto nulla nei primi 45’ per cui non mi sarei aspettato di perdere questa partita. Però non è la prima volta che accade in campionato».
Sul 2-1 avete avuto una occasione colossale per chiudere ogni discorso.
«Sono seccato proprio per questo, Battaglia aveva la palla giusta, che andava non calciata, ma scaricata con rabbia in rete. Invece, pur avendo tutto lo spazio per tirare, ha preferito appoggiare per Miniati, che in corsa ha concluso alto».
Ci sono stati due rigori, uno per parte, alquanto dubbi.
«Non è mia intenzione commentare l’operato arbitrale, lui ha voluto darli entrambi ma a mio modo di vedere si è trattato di contatti veniali. Due rigori un po’ larghi in effetti, però non hanno inciso sull’esito della partita». (G.M.)

IL MERCATO

Oggi si decidono le strategie. Anche in uscita

Martedì 30 Novembre 2010,
Porte aperte. Si apre domani la finestra di mercato che dovrebbe risollevare le sorti del Belluno. Ed è proprio di questo, o anche di questo, che questa sera Toni Tormen e la società parleranno. Come e dove intervenire. Scontato un intervento in difesa - l’ex Piscopo è in stand-bye -, si cercherà anche un centrocampista. Per la punta invece tutto dipende dai movimenti in uscita. Se si optasse per un taglio di Battaglia per esempio, ecco che si potrebbe pescare qualcosa di nuovo, altrimenti avanti con chi c’è. (A.D.B.)



CALCIO
Dopo il disastroso ko di Montebelluna
il tecnico Tormen analizza la situazione del Belluno


«Qui la carenza
è strutturale»


Alessandro De Bon
Martedì 30 Novembre 2010,
La carenza è strutturale. A 24 ore dal dolorosissimo tracollo di Montebelluna Toni Tormen dice la sua verità. A 360 gradi. Partendo da se stesso. «Se il problema fossi io - assicura il mister gialloblù - credete che non me ne andrei immediatamente? Che tornerei magari a fare il ds e basta? Se sono sulla panchina del Belluno è perché ho detto io di sì alla società in un momento in cui c’era bisogno di darsi una mano. Ma nella mia testa non c’è la mia panchina, c’è la salvezza del Belluno. Di cui io non sono "un mister". No, il Belluno per me è molto di più e il mio unico obiettivo e pensiero è portarlo alla salvezza. Se con il giocatore X o l’allenatore Y, a me importa poco».
Al momento però si marcia in tutt’altra direzione. Quella per l’Eccellenza.
«Dal triplice fischio di domenica mi ritrovo catapultato in una situazione mai vissuta prima in 30 anni di calcio. Mi sto chiedendo cosa stia succedendo. Ma se da 13 partite la squadra è arrivata 11 volte a 99, ma mai a 100, vuol dire che manca qualcosa. Che con questi mezzi il 100 è irraggiungibile. La carenza è strutturale».
Un’ammissione di colpa, visto che la squadra l’ha costruita lei?
«Nessun problema ad ammettere che da qualche parte ho sbagliato pure io. D’altronde solo chi non fa nulla e parla soltanto non sbaglia mai. Io ho raccolto una sfida "da pazzi", perché lo considero il sale della vita, e mi sono lanciato. Avendo in mano 10 però, e non 100, i margini sono ristrettissimi ed è facilissimo cadere nell’errore. E qualche scommessa l’ho senza dubbio persa».
Mercato anche in uscita dunque?
«Questo lo decideremo con la società parlando di tutto, dalla A alla Z (oggi il vertice, ndr). La partita con il Montebelluna mi ha dato molto fastidio e mi ha deluso. Non me l’aspettavo dai ragazzi, da alcuni in particolare. Pur avendo fatto più gol di Chioggia e Rovigo, Radrezza ne ha segnato solo 1, Mele 3 su rigore, Battaglia 2... Non basta. E nella fase di non possesso non funzioniamo. Mancano fisicità, stazza, esperienza e pure tecnica. Abbiamo preso 3 gol in 8’ da una squadra che prima ne aveva fatti 8 in 1080’. C’è stato un crollo nervoso e psicologico. Abbiamo già subìto sette rimonte. Ci sono paura, frustrazione. Ma sarei il primo a dire "arrivederci" a chi non si impegna, e nove volte su dieci non è stato così. È lampante: manca qualcosa».
Un quadro poco felice.
«Sicuramente sono rimasto sorpreso pure io. Mi aspettavo qualcosa in più dai giocatori scelti in estate e qualcosa in meno dal campionato. Che invece è notevolmente cresciuto di livello e di competitività».
Che fare?
«Un nuovo miracolo, come l’anno scorso. E ci credo. Certo che ci credo. Se si ascolta chi parla e basta il Belluno sarebbe retrocesso cinque anni fa».


I TIFOSI

La delusione ultrà
galoppa su internet


Martedì 30 Novembre 2010,
Vergogna, Siberia e interventi divini. Il clima intorno al Belluno si è improvvisamente fatto di ghiaccio. E non si salva nessuno. Perché saranno pur pochi, ma attraverso il loro sito gli ultras del Belluno questa volta hanno deciso di alzare la voce.
Ad aprire le danze è un post dal titolo «Umiliati». «Non è possibile perdere a Montebelluna - attacca l’amministratore del portale gialloblù -. Ci sentiamo tutti traditi (...) Se finisse adesso il campionato saremmo in Eccellenza. Groppello ci manchi. Domenica arriva il Kras, e che Dio ce la mandi buona». Quindi, uno dietro l’altro, ecco i commenti di altri tifosi. E le prime teste iniziano a rotolare. «Via Tormen, Battaglia, Elia Brustolon, Armenise, Mele e Mosca». Ma c’è chi non si accontenta di far fuori gli elementi migliori e di fronte all’ennesimo ko sentenzia sicuro: «I peggiori giocatori mai visti a Belluno». «Voglio leggere le scuse per questa figura», chiede uno, «propongo una qualche forma di contestazione», replica un altro.
Quindi, nel mezzo dell’infervorata discussione, ecco il messaggio di Max Parteli, ex componente dello staff tecnico gialloblù (era il secondo di Andreucci, ora guida l’Union in Promozione). «Capisco la delusione dei tifosi bellunesi, però ora è proprio il momento di aiutare il mister e i ragazzi. Il Belluno è una società e una squadra con persone vere, che si tirerà fuori da questa situazione, per cui continuate a incitare la squadra». Ma l’appello non attacca e la chiosa finale di «Uff» (nomen omen) è epica: «Dai boce, domenica tutti allo stadio che se perdiamo pure con gli slavi (il Kras Repen ndr) li mandiamo in Siberia Battaglia&Co». (A.D.B.)




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