01/02/2012 14:47 |
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da www.ilgazzettino.it
CALCIO LEGA PRO La motivazione: «Una testata ad un avversario»
Maxistangata a Perna:
tre giornate di squalifica
Piove sul bagnato in casa del Treviso. Dopo i problemi economici della società (oggi è prevista un'altra conferenza stampa), la seconda sconfitta consecutiva per mano di un Renate per nulla travolgente, ieri è arrivata la maxisqualifica - tre giornate - per l'attaccante Massimo Perna.
Quale motivazione di una squalifica così pesante?
«Se devo essere sincero - afferma il cannoniere - non l'ho capito neanche io».
Si parla di una testata data ad un avversario al momento di rientrare negli spogliatoi.
«Tutto falso. Mi sono solo avvicinato ad un avversario perché stava esultando per la vittoria proprio sotto la Curva dei nostri tifosi e gli ho detto che questo non è sportivo e che avrebbe potuto creare disordini ma tutto si è svolto su binari verbali».
Invece...
«Invece mi trovo etichettato come un delinquente che prende a testate un avversario, e questo mi addolora perché in campo mi rendo conto che sono un rompiscatole ma dopo il fischio finale ho il massimo rispetto ed educazione per tutti».
Ma non è successo nulla nel corridoio che porta negli spogliatoi?
«Le solite scaramucce verbali tra chi perde e chi vince ma niente di diverso rispetto alle altre domeniche».
Avevi già subito due giornate di squalifica a fine anno.
«Ci potevano stare perché ero il capitano e avevo commesso un fallo da tergo ma questa volta no, non sono disposto a passare per un killer».
Cosa ti ha detto la società?
«Ha voluto sapere la mia versione dei fatti e adesso inoltrerà ricorso, prima però chiederemo al Renate se c'è qualche giocatore che è stato colpito con una testata e se ha perso sangue». |
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