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da tuttomercatoweb.com
ESCLUSIVA TMW - Treviso, parlano i napoletani
10.05.2012 18.54
"Siamo pronti a restare: qui ci siamo trovati benissimo, sia con la città sia con i compagni. Una stagione così non si dimentica facilmente". A volte emigrare può essere salutare per i napoletani, specie quando si porta altrove il proprio bagaglio di esperienza e di saggezza. E, in un certo senso, è la favola di Rosario Di Girolamo (nella foto) e Massimo Perna, artefici della splendida cavalcata del Treviso verso la Prima Divisione. Per i veneti si è trattato di un risveglio da un brutto incubo, dopo il fallimento del 2009 e la sparizione dal panorama del calcio professionistico. Infine, tre promozioni consecutive, dall'Eccellenza regionale alla ex C1. E la città ritorna finalmente a sognare come un tempo. "La società aveva programmato una stagione tranquilla, senza patemi: siamo noi che ci abbiamo creduto sin dall'inizio - esordisce Di Girolamo -. Ci siamo guardati in faccia ed abbiamo capito di essere forti ed adatti per giocarcela fino alla fine. E poi abbiamo costruito un gruppo vincente, il vero segreto dei nostri successi. Col tempo, poi, ci abbiamo creduto sempre di più: questa è stata la vittoria di un manipolo di ragazzi eccezionali innanzitutto sotto l'aspetto umano e caratteriale. E' vero, tra Natale e gennaio c'è stato un periodo di crisi. Forse noi ci siamo lasciati distrarre da quanto scrivevano i giornali sul nostro presidente, Renzo Corvezzo, e sulla stabilità della società. In quel momento ci è mancata un po' di tranquillità ma lo stesso presidente ci ha rassicurati, smentendo tutte le dicerie di quel momento e mantenendo tutti gli impegni. Il mio ambientamento a Treviso come napoletano? Ottimo, contrariamente a quanto uno potrebbe pensare. Qui mi sono trovato bene con tutti, tifosi, compagni e società. E poi per me lavorare con ragazzi umili ed uomini veri è stato facile. Il mio contratto scadrà nel 2013 e sono pronto a restare. Ovviamente parlerò con la società e confronteremo i programmi, perchè chiaramente i matrimoni devono continuare in due. Ora dobbiamo pensare alla finale per lo scudetto di categoria col Perugia. Qui, però, ho vissuto un'ottima stagione: giocando da centrale difensivo puro, ho eguagliato le due marcature che avevo messo a segno in categoria ad Aversa (in D ne avevo fatte cinque in un campionato), il tutto in 27 presenze. Sono stato anche sfortunato per via di un infortunio agli adduttori e di qualche legno colpito. Altrimenti avrei potuto battere questo piccolo record. Ma sono pronto a rifarmi, magari di nuovo a Treviso". Parola poi al bomber biancoceleste, Massimo Perna, già tra i protegonisti, insieme al tecnico Diego Zanin, della vittoria dello scorso anno del campionato di D: "Questo successo è stato possibile perchè tutti si sono messi a disposizione di una causa. Anche quelli che non giocavano hanno remato nella stessa direzione. Soprattutto ho visto nei nostri under tanta voglia di imparare e di allenarsi. Ecco, tutto questo ha in un certo senso facilitato la gestione dell'allenatore, che pure è stato bravissimo. Il mio futuro? Il mio contratto scadrà a giugno ma, come nel caso di Rosario, io sono disposto a restare. Oramai qui mi trovo benissimo, ho trovato la mia dimensione, anche dal punto di vista familiare. Il mio ambientamento è iniziato bene ed è proseguito meglio, qui la città è tranquilla e serena e ti mette nelle condizioni di far bene. Ed anche la società si è mostrata seria ed affidabile rispettando puntualmente tutti gli impegni. Anche io avrei potuto battere il record di 21 gol segnati ad Aversa. Mi sono fermato a 16 (più 2 in Coppa) perchè ho fatto 29 partite saltandone tante altre. Però mi sono trovato benissimo col modulo di Zanin (il 4-3-1-2): con Ferretti abbiamo fatto davvero una bella coppia davanti scambiandoci anche i compiti senza dare punti di riferimento agli avversari, anche se chiaramente io ho agito maggiormente da prima punta come è nelle mie caratteristiche. Voglio congratularmi infine con Petrone, che ha trionfato col San Marino. Lo conosco bene perchè siamo dello stesso quartiere. E penso che il Cuneo potrà fare bene nei play off perchè è una squadra che, specie all'andata, mi ha impressionato molto per gioco e solidità. Forse Alessandria e Casale sono state le delusioni del girone". |