Benetton Treviso 2009/10

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enricotv
00lunedì 8 giugno 2009 18:07
Il topic dei campioni d'Italia! [SM=x397196]
TV DOSSON
00mercoledì 10 giugno 2009 12:12
Sorteggio girone Heineken Cup 2009-2010

Girone 1

Munster(Irl) Perpignan (Fra) Northampton (Ing) Benetton Treviso


dalla gazzetta dello sport [SM=x397196]
Mat-tv
00mercoledì 10 giugno 2009 21:15
Re:
TV DOSSON, 10/06/2009 12.12:

Sorteggio girone Heineken Cup 2009-2010

Girone 1

Munster(Irl) Perpignan (Fra) Northampton (Ing) Benetton Treviso


dalla gazzetta dello sport [SM=x397196]



[SM=x397157] [SM=x397157] [SM=x397157]
auguri [SM=x397156]
enricotv
00mercoledì 10 giugno 2009 22:01
[SM=x397165]
(come la covisoc visionando i libri contabili del Treviso fbc)
ZakkTV
00sabato 18 luglio 2009 11:02
da www.ilgazzettino.it

Rugby, la politica "sacrifica" il Benetton
Celtic League, favorite Roma e Viadana


Istituzioni della capitale mobilitate per la loro squadra e
la Lega Nord spinge per i lombardi. Niente Nazionale al Friuli


di Ivan Malfatto
VENEZIA (18 luglio) - La candidatura alla Celtic League del Benetton Treviso a rischio bocciatura, a vantaggio di Pretoriani Roma e Aironi Viadana. Quella dello stadio Friuli di Udine come sede del test match fra Italia e Sudafrica campione del mondo del 21 novembre già bocciata (si attende solo l’ufficialità).

La giornata odierna rischia di essere epocale, purtroppo in senso negativo, per il Nordest e la storia di uno dei suoi sport più rappresentativi, il rugby, viste le decisioni a cui è chiamato il consiglio Fir riunito a Bologna.

Sul fronte Celtic League la politica pare stia giocando un ruolo importante. A Roma ha marciato compatta, sostenendo bipartisan i Pretoriani con il presidente della Regione Piero Marrazzo, della Provincia Nicola Zingaretti e il delegato comunale allo sport Alessandro Cochi. Al nord la Lega, che aveva rivendicato le due franchigie per cultura e tradizione, non avrebbe fatto altrettanto. Vista la difficoltà di portare a casa entrambe, l’ala lombarda avrebbe puntato solo sugli Aironi. Con buona pace del Veneto. Ieri linee roventi nel partito e verso il Coni. Visto il clima, c’è chi spera che la Fir decida di non decidere, rinviando la scelta.

Interpellato sulla questione Celtic League, il ministro dell’Agricoltura trevigiano Luca Zaia fa sapere dal suo portavoce che «non intende pronunciarsi». Idem l’europarlamentare di Bassano Mara Bizzotto, sostenitrice della prima ora delle due franchigie del nord insieme al deputato di Viadana Gianni Fava, che resta «in fiduciosa attesa, confidando nel buon senso». Il sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo, ex tallonatore, afferma: «Non è che ci sia tranquillità totale sull’assegnazione. Ma l’unica squadra con tutti i parametri in regola è il Benetton. Sarebbe assurdo non sceglierla, magari per personalismi e giudizi negativi, come quelli manifestati pubblicamente dal presidente federale contro il suo dg Vittorio Munari che, se veri, sono di una bassezza unica».

Il deputato e sindaco di Cittadella Massimo Bitonci, ex mediano di mischia e ala, ribadisce: «Treviso è la candidata ideale, con l’appoggio di tutto il Veneto. Al di là della polemica su Roma "pappona", se la capitale otterrà la franchigia sarà solo per politica, non per cultura rugbistica. E sarà una grande sconfitta dello sport più popolare della nostra regione».

Gli Aironi sarebbero in pole position non solo nei cuori dei leghisti lombardi, ma pure nel report commissionato dalla Fir a un advisor per valutare lo spessore economico delle candidature in lizza. Dietro di loro i Pretoriani e solo al terzo posto il Benetton. Per la scelta si terrà conto anche di altri criteri, ma una graduatoria così influisce. Chissà poi se incideranno in qualche modo nella valutazione dei Pretoriani le vicende con la giustizia sportiva di Paolo Abbondanza (due lodi arbitrali, per i quali è ricorso alla giustizia ordinaria non rispettando la clausola compromissoria), presidente della Roma, leader anche della franchigia capitolina.

Sul fronte Italia-Sudafrica il manager Enzo Cainero, a cui fa capo il gruppo di lavoro dello stadio Friuli, confida: «Dalla Rcs, organizzatrice dei tre test d’autunno, mi è stato detto a mezzogiorno (ieri per chi legge, ndr) che la scelta dopo queste settimane d’incertezza è caduta su Firenze». Sembra per il forte interessamento del vice presidente federale Antonino Saccà, toscano, molto più efficace dei colleghi consiglieri veneti.

Un solo anno dopo il ritorno con Italia-Australia a Padova, la nazionale sparisce così di nuovo dal Nordest. E con essa, se Treviso sarà bocciato in Celtic, anche dal rugby di alto livello. «Questa terra non può essere esclusa da un fenomeno di costume in espansione di cui è stata la culla italiana» invoca Elio De Anna, ex campione, assessore regionale in Friuli Venezia Giulia e presidente dei Dogi che collaboreranno con il Benetton se la candidatura sarà invece accettata. Speriamo abbia ragione lui.


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Stramaledetta poltica.
Non c'è niente da fare, noi veneti siamo fatti per essere sistematicamente fregati, e non solo da Roma. E brava la Lega, che come al solito preferisce il fronte lombardo a quello veneto. E' uno scandalo.
ZakkTV
00sabato 18 luglio 2009 21:12
da www.gazzetta.it

Treviso, niente Celtic League


Il Consiglio Fir stabilisce che saranno Aironi e Pretorians le due selezioni che parteciperanno al torneo con i 4 superclub gallesi, le 4 province irlandesi e le due franchigie scozzesi. Il Plusvalore Gran Parma in Super 10 al posto del Calvisano

BOLOGNA, 18 luglio 2009 – La nuova stagione dell'Italrugby comincia con una sorpresa: Aironi e Praetorians in Celtic League, Treviso a casa. Lo ha stabilito la prima riunione 2009/2010 del Consiglio Fir riunitosi alla Fiera di Bologna sotto la presidenza di Giancarlo Dondi. Gli Aironi rappresentano Viadana, Gran Parma, Colorno e Mantova, i Pretoriani Rugby Roma, Capitolina e Lazio. Queste due selezioni dal 2010/2011 parteciperanno al torneo con i 4 superclub gallesi (Cardiff, Llanelli, Dragons e Ospreys), le 4 province irlandesi (Ulster, Munster, Leinster e Connacht) e le 2 franchigie scozzesi (Edimburgo e Glasgow).


TREVISO BOCCIATA — Tradizione e palmares non sono infine bastati a Treviso. “Sono molto dispiaciuto che una Società come la Benetton, che aveva presentato un’ottima candidatura, rischi di rimanere esclusa alla Magners Celtic League – il commento del presidente Dondi -. Ad ogni modo, le due entità prescelte dovranno dimostrare entro il 30 settembre di possedere le garanzie finanziarie richieste per la partecipazione”. L'altra esclusa dalla Federazione è la franchigia dei Duchi Nord-Ovest, indebolita dal forfait del Calvisano che ripartirà dalla serie A.

AZZURRI DA NAZIONALE — Pubblicate, intanto, le liste degli atleti di interesse nazionale, suddivisi in tre fasce di merito, per i quali la Federazione corrisponderà ai club italiani un contributo economico se inseriti nei propri organici e messi a disposizione della Nazionale con un minutaggio minimo garantito in campionato. Si va dai 50 mila euro per i fratelli Bergamasco, il capitano Parisse e l'ultimo arrivato Gower ai 20 mila euro per le promesse Bacchetti e Bocchino. Nel mezzo, la più corposa fascia dei 30 mila euro che include buona parte dei giocatori convocati in nazionale dai c.t. Berbizier e Mallett. Andrea Cavinato sarà invece il nuovo c.t. della nazionale Under 20, ruolo già ricoperto dal 2001 al 2004.

L'ULTIMO SUPER 10 — Senza Calvisano, sarà il Plusvalore Gran Parma a partecipare al massimo campionato nazionale, mentre la Futura Park Rugby Roma rileverà il posto della società bresciana nella Challenge Cup. Le Società partecipanti al Super 10 2009/2010 sono pertanto Benetton Treviso, MPS Viadana, Femi CZ Rovigo, Rugby Parma, Petrarca Padova, Casinò di Venezia, Futura Park Rugby Roma, Consiag I Cavalieri Prato, L’Aquila Rugby e e Plusvalore Gran Parma. Salvo nuove sorprese.

IN 45 MILA A SAN SIRO — Prosegue, infine, la vendita dei tagliandi per la grande sfida tra l'Italia e gli All Blacks il 14 novembre a San Siro. L'interesse è alto come testimoniano i 45 mila biglietti venduti in poco più di un mese. Mancavano ancora le sedi degli altri due test match autunnali contro Sud Africa e Samoa: gli Springboks saranno di scena il 21 novembre allo stadio Franchi di Firenze, con la città pronta a sensibilizzare tutti i suoi abitanti attraverso una campagna di fair play e lotta al razzismo; il 28 novembre al Cino e Lillo Del Duca di Ascoli toccherà invece a Samoa, atto conclusivo del trittico autunnale e forse unica occasione per sperare in un successo azzurro.

Claudio Lenzi

enricotv
00sabato 18 luglio 2009 22:19
Che scandalo!!!!
MoniGo
00domenica 19 luglio 2009 00:31
Che merde!!!! [SM=x397175]
Il custode della cripta
00domenica 19 luglio 2009 09:42
Non ho parole...
MoniGo
00domenica 19 luglio 2009 11:26
Per favore, chi ha l'account su Gazzetta commenti e lasci due insulti da parte mia. Siamo una delle società più titolate, quella più ricca, che ha lanciato gente come Parisse, i Bergamasco, che ha avuto campioni come Kirwan, Lynagh, Goosen, Troncon, che ha dato mezza nazionale negli ultimi 15 anni e ci lasciano fuori?
Il custode della cripta
00domenica 19 luglio 2009 11:33
E' un'ingiustizia di dimensioni enormi. Io ritirerei le quattro squadre venete dal Super 10 (e allora in sede a Roma piangerebbero sul serio) e poi, insieme a qualche altra squadra del Nord Est, farei una coppa a parte, magari con due edizioni all'anno.
enricotv
00domenica 19 luglio 2009 11:52
Ammesso e non concesso il fatto che sia stata ammessa la società capitolina (vogliono portare il rugby nelle grandi città per farlo crescere e quindi: 6 nazioni e finali super10 a Roma, Italia-Nuova Zelanda a Milano), ma perchè dobbiamo restar fuori per lasciar posto a Viadana, Gran Parma, Colorno e Mantova, che in 4 hanno vinto 1 scudetto?
Colorno poi mi pare sia in serie A, Mantova addirittura in serie B...
Tutto perchè non hanno voluto fondersi in un'unica società Treviso, Rovigo, Padova, San Dona' e tutte le altre squadre venete, secondo me la federazione ha scelto così per ripicca.
ZakkTV
00domenica 19 luglio 2009 12:14
da www.ilgazzettino.it

Rugby. Treviso fuori dalla Celtic League,
la decisione umilia lo sport veneto
Monta la protesta degli appassionati: dite la vostra nei commenti, Gazzettino.it li invierà alla Federazione italiana


di Ivan Malfatto
La Federazione italiana ha cancellato il Veneto dal rugby che conta. Sessant’anni di storia, scudetti, passioni dei tifosi, città in mischia o in meta, giocatori dati alla nazionale non sono bastati per ottenere una delle due franchigie di Celtic League. Le squadre che dal 2010-11 costituiranno le uniche realtà professionistiche d’élite del movimento italiano.

La candidatura del Benetton Treviso alla Celtic, che avrebbe coinvolto tutta la regione, è stata bocciata dal consiglio della Fir. Ieri l’attesa votazione, a scrutinio segreto (per proteggere pastette, accordi e franchi tiratori) ha dato l’esito temuto per il Veneto.

Ognuno dei 19 consiglieri (assente solo il piemontese Cesare Maia) più il presidente Giancarlo Dondi avevano due preferenze da assegnare. In tutto 40 voti. Il risultato è stato 12 voti agli Aironi del Po di Viadana, 10 ai Pretoriani di Roma, 9 a a Benetton Treviso e Duchi di Parma-Calvisano. In Celtic andranno quindi Viadana e Roma, che sommate fanno meno metà dei soli scudetti di Treviso e un settimo di quelli conquistati dalle squadre del Veneto. Con benedizione degli stessi consiglieri federali veneti Enore Bagatin, Carlo Checchinato, Francesco Mazzariol, Andrea Rinaldo, Luigi Torretti, Moreno Trevisiol e Zeno Zanandrea. Molti di loro non hanno optato per il Benetton. Non hanno fatto lobby a favore di un territorio e della sua storia. Anzi il contrario. L’ennesima dimostrazione di come nel rugby il Veneto è il primo nemico di se stesso.

Secondo una linea di pensiero anche la presentazione della candidatura solitaria come Benetton e non come Dogi, cioè l’unione dei club veneti, ha penalizzato la corsa. Dimostrando l’incapacità veneta di fare sistema. Treviso l’ha giustificata con un motivo finanziario-manageriale: gli 8,5 milioni di euro a stagione di fidejussione richiesti li mette in prima persona Benetton, non gli altri, quindi andiamo soli e poi allarghiamo il progetto a Padova, Rovigo, Venezia. Una volta incassato l’ok. Ma proprio in questa possibilità di fare rete, secondo un’altra linea di pensiero, sta il motivo di fondo della bocciatura. In realtà era proprio l’idea di un Veneto per la prima volta unito intorno a una franchigia d’èlite a fare paura politicamente.

Così la pensa Mara Bizzotto, europarlamentare leghista di Bassano sostenitrice della prima ora di due squadre del nord in Celtic, che va giù di brutto: «È uno scandalo in piena regola, la Fir e Dondi si sono macchiati di una crimine sportivo. Si vergognino, in primis Dondi, il vero regista dell’oscena operazione contro il Veneto. Andrebbe mandato a casa a calci nel sedere. Lui ha sacrificato il Veneto sull’altare dei personalismi e delle invidie personali, umiliando la storia, la tradizione e i valori del rugby. Non pensino che staremo con le mani in mano di fronte alla nefandezza che hanno compiuto per favorire una squadra come Roma».

Parole dure. Da leghista. Che dovrebbe però guardare prima in casa propria. Alla parte lombarda della Lega Nord che avrebbe sacrificato Treviso, quando ha visto che Roma non era battibile visti gli appoggi nel Pdl, a favore di Viadana. Merce di scambio la fidejussione milionaria alla Fir da parte del Governo per la candidatura dell’Italia alla Coppa del Mondo. Illazioni? Chissà. Certo che il rugby è ormai diventato un business: la Fir ha 28 milioni di euro di bilancio, il Sei Nazioni e il Mondiale sono un affare colossale, la Celtic si spera lo diventi. Dove c’è il business c’è il potere, e la politica.

Cosa dice il grande accusato di tutto ciò? All’uscita dal consiglio federale Dondi è stato visto in compagnia di Checchinato fortemente contrariato. Sembra che l’assemblea non sia andata come sperava. Pare volesse il vostro palese, ma poi un consigliere ha chiesto quello segreto. Lui ha addirittura affermato di aver votato per Treviso. Le sue parole ufficiali, affidate a un comunicato, dicono: «Sono molto dispiaciuto che il Benetton Treviso, che aveva presentato un’ottima candidatura, rischi di rimanere esclusa alla Celtic. Ad ogni modo, le due entità prescelte dovranno dimostrare entro il 30 settembre di possedere le garanzie finanziarie richieste per la partecipazione».

Qui stanno le residue speranze del Benetton di rientrare in gioco. Il consiglio dopo il voto ha istituito due commissioni ad hoc che dovranno valutare requisiti tecnici e finanziari. Se Roma e Viadana non sono a norma Treviso può subentrare. Pia illusione? Sì, ma non resta altro a cui aggrapparsi perchè il Veneto non venga cancellato dall’élite di uno dei suoi sport più amati. «Siamo l’unica contea rugbistica in Italia, se il rugby va contro la propria storia e le proprie radici non può che averne un danno» commenta il voto Fir Marzio Innocenti, ex capitano azzurro e allenatore del Casinò di Venezia. «È una pugnalata. Trovo che la Fir abbia avuto un gran coraggio a cancellare 60 anni di storia» gli face eco Enrico Toffano, presidente del Petrarca Padova. Vuoi vedere che dalla sconfitta più atroce, forse, il Veneto può rinascere finalmente unito per la prima volta?


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E adesso fatevi sentire veramente...Non trovo così esagerata la proposta del Custode, bisogna seguire la liena dura.
ZakkTV
00lunedì 20 luglio 2009 13:52
da www.ilgazzettino.it

Rugby. Celtic League senza il Veneto,
è caccia ai consiglieri "traditori"


di Ivan Malfatto
Qualcuno dei sette consiglieri veneti della Fir ci stavano già pensando. E farà circolare fra i colleghi la proposta del clamoroso gesto: dimettiamoci per protesta. L’eurodeputato bassanese della Lega Nord Mara Bizzotto li anticipa e chiede a nome degli appassionati del Nordest: «I vertici federali vanno azzerati, va fatta pulizia di chi ha scritto questa ignominia. Sarebbe doveroso che i consiglieri veneti della Fir dessero per primi il buon esempio rassegnando le dimissioni. In Italia non si è mai vista un’ingiustizia sportiva più macroscopica».

Le reazioni continuano ad essere di fuoco il giorno dopo la storica decisione del consiglio federale di cancellare l’area più importante d’Italia dal rugby che conta, scegliendo le candidature di Aironi Viadana-Parma (12 voti), Pretoriani Roma (10) e bocciando quella del Benetton Treviso (9, come i Duchi di Calvisano). Scende in campo anche il ministro dell’Agricoltura Luca Zaia: «Una scelta scellerata. Il Veneto è regione leader e Benetton un modello di riferimento, una squadra da anni ai massimi livelli. Questa scelta lascia fuori un pezzo di patrimonio dello sport italiano. Vorrà dire che ancora una volta faremo da soli: mi chiedo se il Veneto sarà capace di proporre al mondo rugbistico internazionale un torneo degno della sua tradizione». Il Partito Nasional Veneto chiede che «il Veneto si stacchi dall’Italia almeno in senso rugbistico, per creare una propria federazione». Su Facebook è nato il gruppo "Rugby, il Veneto reagisca al sopruso italiano" (60 iscritti). Il presidente del Casinò di Venezia Tommaso Pipitone afferma: «È una sconfitta di tutto il rugby, non solo del Veneto. Presidente della Fir e consiglieri veneti dovranno rendere conto del loro operato, ipotizzando anche provvedimenti drastici, come le dimissioni».

I sette consiglieri veneti sono quindi nell’occhio del ciclone. Lascia allibiti il loro comportamento. Nel corso del consiglio federale solo Luigi Torretti (Venezia) e Andrea Rinaldo (Padova) hanno mostrato pubblicamente un impegno verso la candidatura veneta. Torretti chiedendo la votazione palese per giocare a carte scoperte. È stato bloccato dal Alfredo Gavazzi che ha chiesto quella segreta (ma la auspicavano anche altri). Così nel segreto dell’urna il secondo voto dei Duchi è confluito su Roma. E Gavazzi in cambio avrebbe avuto l’incarico nel comitato del Sei Nazioni, a riprova del complotto federale anti-Veneto.

Rinaldo, invece, è stato l’unico a fare una dichiarazione di voto per Treviso e Viadana (usciti insieme in sole 3 delle 20 accoppiate di voti, prova che i sostenitori degli Aironi e la Lega Nord lombarda hanno scaricato il Veneto). Ha chiesto inoltre che venga messa a verbale un’affermazione in cui si dice, sostanzialmente, che è un suicidio tecnico ed economico lasciare Benetton e il Veneto la sua regione fuori dalla Celtic. Tutti gli altri non hanno aperto bocca. «Ma sono sicuro che tutti e sette abbiamo votato per il Benetton - dice Francesco Mazzariol - Sono stati gli altri ad affossare il Veneto, perchè mettevano in dubbio il rapporto di collaborazione di Treviso con la Fir. Una conseguenza della purtroppo della politica del Benetton in questi ultimi anni. Nessun dirigente è mai venuto a presentarci il progetto perchè facessimo lobby e coinvolgessimo altri consiglieri. Hanno preferito fare tutto da soli e questo è il risultato, di cui sono profondamente amareggiato».

Ricostruendo la geografia del voto, però, sembra che le 9 preferenze al Benetton siano giunte da Rinaldo, Torretti, Mazzariol, Moreno Trevisiol, Carlo Checchinato (veneti), Nino Saccà, Enzo Paolini e Daniele Reverberi (non veneti). All’appello mancherebbero Zeno Zanandrea (trevigiano, che ha messo in dubbio nell’assise addirittura le garanzie economiche di Benetton) ed Enore Bagatin (Pordenone), i due fidati del tessitore Tullio Rosolen, da sempre in guerra con il Benetton e uomo del presidente Fir. Se poi è vero che lo stesso Giancarlo Dondi ha votato per Treviso, come ha dichiarato, un altro veneto non ha scelto Benetton (Checchinato, per gli stessi motivi?). Davvero una brutta pagina per il rugby italiano e la sua regione leader.
enricotv
00martedì 21 luglio 2009 21:06
da www.gazzettino.it


Il rugby cerca la "Celtic" per vie legali
Il club pensa di citare la Federazione e affida ad un comunicato la ricostruzione della vicenda
Martedì 21 Luglio 2009,

Treviso
Il Benetton Rugby non ci sta e continua la sua battaglia. Treviso ha deciso di adire alle vie legali per trovare il modo di riconquistare la Celtic League e in tal senso sta già lavorando attivamente per definire i modi e la strada. Nel frattempo la solidarietà del rugby veneto non si è fatta attendere e ieri, nella sede in Ghirada, fax e mail sono arrivati in maniera copiosa. Non solo. Quanto prima le società venete vorranno un incontro con il presidente del Civ, Roberto Bortolato, per avere dei chiarimenti. Ieri, intanto, la società ha voluto chiarire alcuni aspetti precedenti alla votazione di sabato diramando un megacomunicato.
«Benetton Rugby, sulle tante inesattezze riportate sulla propria presentazione per la partecipazione alla Magners Celtic League desidera precisare di aver sempre ritenuto che la documentazione relativa alla propria candidatura dovesse essere considerata riservata al C.F. e pertanto non ne ha mai divulgato il contenuto. Poiché da più parti si è voluta rappresentare la proposta come limitata alla nostra società e oltretutto si è continuato a dubitare sulla collaborazione da offrire alla Nazionale, vi proponiamo alcuni passaggi della documentazione di 74 pagine più allegati presentata alla Fir.
1) Collaborazione con le altre realtà venete “…è auspicabile un rapporto normativo che permetta alla formazione che compete in Europa di poter intrattenere rapporti collaborativi nella gestione di giocatori con le maggiori realtà regionali che partecipano al campionato Super 10. E a questa collaborazione si ispira l’idea di allargamento del territorio di riferimento per la squadra che gioca in Europa. Pensiamo agli incontri che potrebbero essere disputati in altre città venete, oltre che a Treviso e ad altre iniziative di marketing e di sostegno alla formazione europea, da ricercarsi appunto nella nostra regione. Il progetto dunque non coinvolgerà esclusivamente la città di Treviso, ma avrà un ampio respiro regionale. L’obiettivo è duplice. Esiste innanzitutto un cosiddetto Progetto di Marca, che interessa la costituzione di una base solida a livello giovanile. Il secondo obiettivo riguarda invece il rugby regionale, con la creazione di sinergie e forme di collaborazione con le altre società di vertice, a vari livelli, sul piano tecnico, logistico, turistico ed economico. Sul piano tecnico, si potrà stabilire la possibilità per giocatori appartenenti ad altre società di vertice regionali, di essere selezionati per la squadra che compete in Europa con la regolamentazione di apposite finestre. Sul piano logistico, deve essere contemplata la possibilità di poter disputare gli incontri della squadra europea in diversi stadi. La regione Veneto offre un ampio ventaglio di alternative con stadi adatti al rugby di alto livello ed eventualmente con l’utilizzo di altre strutture. Per tale motivo, pur rimanendo centrale la base di Treviso per allenamenti e sede amministrativa-logistica, l’idea resta quella di disputare gli incontri ufficiali anche in altre città venete, per coinvolgere al meglio tutta la passione rugbistica della regione…».
2) Collaborazione con la Fir. "La richiesta della Fir era così formulata: fornire ogni indicazione in merito a come lo staff tecnico ed amministrativo della franchigia intenderà rapportarsi e collaborare con lo staff tecnico federale e della Nazionale". La risposta di Benetton Rugby: “Confermiamo di garantire la massima disponibilità di collaborazione del nostro staff tecnico ed amministrativo nel rispondere alle esigenze delle Selezioni Nazionali per il bene del rugby azzurro. La disponibilità di Benetton si deve considerare anche per l’eventuale uso delle nostre strutture”. Quindi, in merito alla collaborazione con le altre realtà venete, sono a disposizione le tante testimonianze dei presidenti delle società da noi contattati. Siamo certi che il proporsi a capofila non possa essere in alcun modo considerato un gesto di arroganza, ma di facile e comprensibile necessità. In merito alla collaborazione con la Fir non abbiamo mai ricevuto lamentela alcuna per il nostro comportamento passato che è sempre stato rispettoso delle regole federali entro le quali con estrema trasparenza e lealtà ci siamo mossi.
Benetton Rugby, i suoi giocatori e dirigenti, desiderano ringraziare i tanti appassionati veneti ma anche di altre regioni per il sostegno ricevuto e in particolare i dirigenti dei clubs veneti. Benetton Rugby non prenderà mai in considerazione l’idea di ritirarsi da una competizione (Campionato italiano Super 10 o campionato di Serie A) perché non ne condivide le regole o le decisioni. Ed assicura i propri sostenitori che onorerà come sempre il proprio impegno e la propria passione per il gioco del rugby».


ZakkTV
00mercoledì 22 luglio 2009 14:07
da www.ilgazzettino.it

Dondi: «Verificheremo
se abbiamo sbagliato»


Mercoledì 22 Luglio 2009,
Treviso
Ieri sera da Roma è giunta un’apertura, sostanzialmente inattesa, dal presidente della Fir il parmense Giancarlo Dondi, padre e padrone da anni della Federazione italiana rugby, sul "caso Benetton". La bocciatura del club trevigiano e del Veneto, il niet alla partecipazione della società trevigiana alla Celtic League, hanno scatenato una polemica che, evidentemente, è difficile da gestire da Roma o da Parma, così come è impossibile da capire nel Veneto.
Dopo le prime bordate, uno sventolio di un rametto d’ulivo. Nessuna illusione, ma si potrebbe però anche rivelare un passo di avvicinamento fra le parti.
Un messaggio di trasparenza e serietà, per verificare se tutto sia stato fatto secondo le regole e quindi nel modo giusto: è questo il messaggio che la Fir ed il suo presidente Giancarlo Dondi vogliono far passare in merito all'ultimo capitolo della vicenda Celtic League, dopo la scelta di Aironi del Po e Pretoriani Roma, a scapito del Veneto ed in particolare del Benetton Treviso, come franchigie italiane che prenderanno parte a questo campionato professionistico contro gallesi, scozzesi ed irlandesi.
La federugby infatti ha reso noto con un comunicato che «il presidente Dondi, a seguito delle obiezioni mosse dalle entità sportive che hanno visto respinte le richieste di partecipazione alla Celtic League ha dato mandato ai legali della Fir di verificare la correttezza e le legittimità della proceduta seguita nel processo di valutazione delle candidature».
E questo potrebbe in teoria portare ad un colpo di scena. Infatti la nota delle federazione precisa che «successivamente all'esito delle verifiche in atto, l'argomento (cioè la scelta dei superteam italiani per la Celtic League n.d.r.) potrà essere posto nuovamente all'ordine del giorno del Consiglio federale». «Vogliamo capire se abbiamo sbagliato qualcosa - spiega il presidente Dondi - e se venisse fuori qualche anomalia e ci diranno che abbiamo sbagliato rifaremo un Consiglio su questo argomento. Le illazioni uscite fuori in questi giorni non mi piacciono».
«Il nostro è un atto di serietà e correttezza - dice ancora Dondi -: visto che chi è stato escluso dice che avremmo fatto degli errori, vogliamo vedere se questo è vero dicendoci pronti perfino a rifare la riunione del Consiglio». «Nel frattempo - conclude il presidente della Fir - mi impegno a portare avanti presso i vertici della Celtic League la proposta di ammettere una terza entità italiana, che sarebbe quella veneta».
Se son rose...
Sergio Zanellato

MoniGo
00mercoledì 22 luglio 2009 16:19
domanda tecnica: è proprio necessario mettere gli articoli in corsivo? il forum ha un corsivo illeggibile...
enricotv
00mercoledì 22 luglio 2009 21:13
Re:
MoniGo, 22/07/2009 16.19:

domanda tecnica: è proprio necessario mettere gli articoli in corsivo? il forum ha un corsivo illeggibile...

Io ho iniziato a inserirli così per differenziare l'articolo dal mio commento, perchè a volte capitava che qualcuno postava un articolo, lo commentava, e mi sembrava che il commento fosse del giornalista...
Poi non mi sembra così male il corsivo, dai.
Il custode della cripta
00sabato 25 luglio 2009 14:07
Da www.gazzettino.it

Rugby. Caso Celtic, le big venete pronte a dire addio al campionato
Treviso, Rovigo, Padova e Venezia minacciano il ritiro

VENEZIA (23 luglio) - La protesta contro l’esclusione del Benetton dalla Celtic League e la cacciata del Veneto dal grande rugby potrebbero portare al clamoroso ritiro dal massimo campionato (Super 10) delle quattro squadre locali: Treviso, Rovigo, Petrarca e Venezia.
È questa la novità di giornata sulla polemica che sta infiammando l’Italia ovale, insieme alla data dell’assemblea con tutti i club del Nordest e i sette consiglieri veneti che hanno partecipato al nefasto voto di Bologna (probabilmente giovedì 30 luglio) e all’interrogazione sul caso posta alla Presidenza del Consiglio dal deputato Massimo Bitonci e dai colleghi veneti della Lega Nord.
Il sindaco di Cittadella e i leghisti chiedono al Silvio Berlusconi di «invitare il consiglio federale della Federazione italiana rugby a rendere manifeste le ragioni dell’esclusione del Benetton Treviso, motivando la scelta con dati oggettivi». Secondo i leghisti, infatti, escludere la squadra veneta «ignorando la sua ottima candidatura, la storia, la tradizione e le innumerevoli vittorie, nonché l’importanza sociale che il Benetton Treviso ha rivestito in questi anni, è incomprensibile agli appassionati».
Sul fronte della clamorosa protesta con il ritiro delle quattro squadre venete dal Super 10, Tommaso Pipitone presidente del Casinò di Venezia conferma: «Fra le varie reazioni a caldo è stata ventilata anche questa, come la più estrema, anche se tutti vorremmo rispettare regole e impegni presi».
Si spinge più in la Enrico Toffano del Petrarca Padova: «La prossima settimana noi quattro presidenti ci incontreremo per valutare. Ognuno ha i suoi problemi di budget. Una decisione come l’esclusione del Veneto dalla Celtic non fa altro che accentuare la voglia di...».
Di lasciare il Super 10 e ripartire dalla A2, come ha fatto il Calvisano. «Anch’io ho una squadra in B che potrebbe partire dalla A2 e farmi risparmiare un milione e mezzo di euro - continua Toffano - Non ho nulla contro Calvisano, ma con i problemi che ci sono sarebbe di certo più facile».
Il dg del Benetton Vittorio Munari e la presidente del FemiCz Susanna Vecchi si sono incontrati ieri a Rovigo. Hanno parlato di questo? «Sono un gentiluomo, non dico quello di cui parlo quando esco con le signore» scherza sornione Munari. «Prima di commentare voglio essere seduta a quel tavolo - dice la Vecchi - e capire qual è la strategia migliore per salvare il movimento».
Se la protesta andasse in porto per la Fir sarebbe un’ulteriore mazzata, dopo la brutta figura del voto sulla Celtic. Si troverebbe con un Super 10 dimezzato. Nei suoi confronti emerge anche l’indignazione per aver permesso a Calvisano di ripartire dalla A2 e non dalla C.
Quando tutti sono alle prese con problemi di budget per la crisi economica (il Petrarca con un milione di euro in meno sta tagliando giocatori, tecnici, strutture) e fanno i salti mortali per onorare un Super 10 già defunto. Proprio verso Calvisano si continua a guardare per il «colpo di mano» nel voto denunciato dal presidente Fir Giancarlo Dondi (che ieri ha intimato a Roma: «O il 30 giugno 2010 è pronto il Flaminio, o portiamo via il Sei Nazioni»).
Il consigliere Alfredo Gavazzi smentisce di aver scambiato i voti dei Duchi con i Pretoriani per la sua elezioni nel comitato Sei Nazioni. Difende la richiesta di voto segreto fatta in consiglio «perchè è una forma di democrazia». E rilancia: «L’hanno chiesto anche altri, compreso un consigliere veneto».
Sempre sul fronte del «colpo di mano», a Roma c’è stato anche l’incontro fra Dondi e il suo tessitore Tullio Rosolen. Forse per far chiarezza su quel consigliere veneto dei sette che non avrebbe votato Benetton. Intanto tutti quanti dovranno rendere conto alle 113 società del Nordest nell’assemblea del Comitato interregionale delle Venezie (Civ) chiesta da Lido di Venezia.
«La data più probabile è giovedì 30 luglio alle ore 20. Il luogo dobbiamo deciderlo e non sappiamo ancora se l’assemblea sarà pubblica. Lunedì è già convocato un consiglio straordinario del Civ - spiega il presidente Roberto Bortolato, amareggiato per un esposto anonimo appena recapitatogli - È stato inviato anche alla Guardia di Finanza. Coinvolge me, i consiglieri del Civ, quelli della Fir Zanandrea, Bagatin Checchinato. Manderò tutto alla procura federale. È avvilente arrivare a questo in uno sport che fa della lealtà il suo valore guida».
Un segnale di come la stagione della protesta, innescata dall’ignobile decisione della Fir di escludere il Veneto dal rugby che conta, si stia inasprendo. Trasformandosi nella stagione dei veleni.
Intanto anche i tifosi continuano a mobilitarsi. Oltre ad aver superato gli 800 su Facebook, alle centinaia di messaggi su Gazzettino.it e sui blog, a Treviso hanno prenotato stasera il ristorante Flyer per una prima assemblea. Il motto sarà: "Ci siamo, il dado è tratto!".
Mat-tv
00domenica 26 luglio 2009 12:03
sarebbero cazzi acidi per la federazione se le venete si ritirassero dal Super 10.. sarebbe una forma di protesta con i controcazzi, ma dubito arriveranno a tanto
MoniGo
00domenica 26 luglio 2009 16:21
Re: Re:
enricoutv83, 22/07/2009 21.13:

Io ho iniziato a inserirli così per differenziare l'articolo dal mio commento, perchè a volte capitava che qualcuno postava un articolo, lo commentava, e mi sembrava che il commento fosse del giornalista...
Poi non mi sembra così male il corsivo, dai.



Immagino il motivo sì. Boh, io con Firefox lo vedo troppo inclinato, è una seccatura per me leggerlo. Ogni volta devo ruotare il monitor.























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TV DOSSON
00martedì 1 settembre 2009 07:39
Stasera alle 19 il Benetton Rugby fara' un tour in centro a Treviso per incontrare i propri tifosi.La partenza,come gia' avvenuta lo scorso anno sara' in Piazza dei Signori per un aperitivo in compagnia di tutti coloro che vorranno partecipare all'iniziativa.I giocatori poi faranno una breve passeggiata incontrando negozianti e pubblico.
La serata si concludera' davanti a una pizza in un noto locale cittadino.
dalla tribuna
sabato c'e' il primo trofeo:la supercoppa a Parma.
TV DOSSON
00sabato 5 settembre 2009 14:02
Oggia Parma ore 17:00

Finale Supercoppa Italiana

Overmach Parma-Benetton Treviso


Diretta Rai Sport Piu'
MoniGo
00sabato 5 settembre 2009 18:05
diretta raisport UN CAZZO!!! dalle 5 stanno trasmettendo quella merda della mountain bike! Fanculo alla rai che compra i diritti e se ne sbatte i coglioni!!! [SM=x397175] [SM=x397175] [SM=x397175] [SM=x397175]
Il custode della cripta
00sabato 12 settembre 2009 23:06
Debutto vincente per il Benetton Rugby nel Super 10 2009/2010 (vittoria esterna a Prato).

PS: Com'è la situazione sul fronte Celtic League ? Non ho più avuto notizie.
zonastadio
00domenica 13 settembre 2009 05:22
Re:
Il custode della cripta, 12/09/2009 23.06:

Debutto vincente per il Benetton Rugby nel Super 10 2009/2010 (vittoria esterna a Prato).

PS: Com'è la situazione sul fronte Celtic League ? Non ho più avuto notizie.


ho sentito che hanno fatto richiesta per avere una terza squadra, cosa che difficilmente avverrà. il campionato è già scritto, finale treviso viadana

pcarmi
00sabato 19 settembre 2009 01:08
E' uno schifo che persevera ...
Parliamo di Celtic League quando neppure il Super 10 fa notizia.
Oggi, pardon, ieri Benetton - Petrarca 36-3. La Rai (sul digitale) lo dà in differita alle 23.00 mentre alle 19.00 (ora di inizio) trasmette la differita di un programma di equitazione.
Lire, Fir che stanno a fà ?
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pcarmi
00sabato 19 settembre 2009 01:42
SUPER 10: Ultim'ora, Benetton capolista per penalizzazione Prato


Roma, 17 settembre 2009

Il Benetton Treviso è da oggi in testa alla classifica del Super 10. Il Giudice Sportivo ha, infatti, omologato la partita Consiag I Cavalieri Prato-Benetton Treviso con il risultato di 0-20 e il punteggio in classifica di 0-5 per un'irregolarità nella formazione dei padroni di casa.
Nel match giocato sabato scorso al Chersoni di Prato, infatti, per i toscani è stato schierato il giocatore Marco Giacci, che risultava ancora squalificato per una settimana.
Per questo motivo il risultato della gara è stato attribuito a tavolino e al Consiag I Cavlaieri Prato, oltre alla consueta multa, è stata comminata una penalizzazione di quattro punti in classifica.
Il Benetton Treviso raggiunge così in classifica il Rugby Parma 1931 a quota cinque punti e affronterà domani il Petrarca Padova da capolista.

www.benettonrugby.it/novita.aspx?idC=904
pcarmi
00sabato 19 settembre 2009 01:45
SUPER 10: Benetton Treviso-Petrarca Padova 36-3
Treviso, 18 settembre 2009

MARCATORI: pt 3' McLean p.; 12' McLean p.; st 5' Mercier p.; 10' McLean p.; 13' Barbieri meta; 17' Mulieri meta; 22' Williams meta; 25' Sgarbi meta; 44' Kingi meta tr. Goosen.
BENETTON TREVISO: Williams; Mulieri, Goosen, Garcia, Sgarbi; McLean, Picone (st 6' Semenzato); Kingi, Zanni (st 6' Vermaak), Orlando (st 6' Barbieri); Van Zyl, A. Pavanello (st 36' Filippucci); Fernandez Rouyet (st 6' Di Santo), Ghiraldini (st 6' Vidal), Rizzo (st 6' Allori). A disp.: Neethling. All. Smith.
PETRARCA PADOVA: Acuna; Spragg (st 6' Faggiotto), Bertetti, Ambrosio (st 26' Ale. Chillon), Ricciardi; Mercier, Leonardi (st 26' Alb. Chillon); Padrò, Ansell, Derbyshire (st 6' Bezzati); Fletcher (st 26' Filippini), Cavalieri; Sclosa (pt 41' Gatto), Costa Repetto, Gastaldi. A disp.: Caporello e Sindoni. All. Presutti.
ARBITRO: Damasco di Napoli.
NOTE: pt 6-0; cartellino giallo a Gastaldi (pt 21'); spettatori: 1300 circa; man of the match: Barbieri (Benetton Treviso).

E' ancora una vittoria, la terza ufficiale consecutiva, a segnare la serata del Benetton Rugby. I ragazzi di Franco Smith, dopo un primo tempo di studio, hanno fatto pesare esperienza e voglia di vincere per portare a casa il risultato.
Si è concluso 36-3, al termine degli ottanta minuti di gioco, il derby numero 117 con il Petrarca Padova che ha visto i padroni di casa tenere bene il campo e mantenere il possesso per gran parte del match.
Le prime emozioni arrivano subito dopo pochi minuti con due piazzati, al 3' e al 12', messi a segno dal mediano di apertura biancoverde, Luke McLean.
Il Benetton può anche sfruttare la superiorità numerica derivata dal cartellino giallo al pilone "tuttonero" Gastaldi, ma troppi errori di handling non consentono ai trevigiani di marcare la meta.
McLean non sfrutta un altro calcio di punizione, con la palla che esce di poco a lato dei pali, e successivamente prima Garcia e poi il capitano Antonio Pavanello non riescono a sfruttare un paio di buone occasioni. E il primo tempo si conclude così sul 6-0 in favore dei Campioni d'Italia.
Nella ripresa, però, la musica cambia. Franco Smith ricorre a ben sei sostituzioni e il gioco sembra risentirne positivamente da subito.
A segnare per primi sono, tuttavia, i patavini che trovano i tre punti grazie al preciso piede di capitan Mercier.
La reazione è, inizialmente, affidata ancora al piede di McLean, ma nel giro di dodici minuti il Benetton trova le quattro mete del bonus.
Prima Robert Barbieri al 13' sfrutta una mischia del Petrarca con pallone non controllato per tuffarsi oltre la linea. Poi Emiliano Mulieri resiste al meglio sul lungo linea ai vani tentativi di placcaggio ospiti, dopo un buon lancio d'attacco con Goosen e Williams.
Il folletto australiano, uno dei quattro ex della partita, è l'assoluto protagonista cinque minuti più tardi, quando con una serie di finte, ubriaca la difesa avversaria e schiaccia l'ovale alla bandierina.
Passano solo tre minuti e arriva anche la quarta meta, frutto di una pregevole azione personale di Alberto Sgarbi, bravo a raccogliere un calcetto a seguire e ad arrivare fino alla terra promessa.
Dopo una serie di attacchi senza esito positivo e il rischio corso con un'azione veloce, originata da un fallo in difesa del Benetton, del tallonatore del Petrarca, Gatto, all'ultimo minuto arriva anche la quinta marcatura.
Il sigillo sulla partita lo mette Dion Kingi, alla centesima presenza questa sera con la maglia del Benetton. Il terza centro maori è bravo a sfruttare al meglio una giocata di Semenzato e a correre fino al centro dei pali.
La successiva trasformazione di Goosen fissa il punteggio finale sul 36-3 per il Benetton Treviso, che sale così per almeno ventiquattro ore in testa alla classifica in solitaria e a punteggio pieno.

www.benettonrugby.it/novita.aspx?idC=909
[SM=x397168] [SM=x397209] [SM=x397168]
enricotv
00sabato 19 settembre 2009 04:53
Non ho ricordi di un derby perso a MoniGo con il Petrarca (anche se ammetto di non avere una grossissima memoria rugbistica).
Il problema, semmai, è quando si va a giocare da loro: negli ultimi 4 anni il Benetton ha sempre perso.
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