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CALCIO ECCELLENZA
Il segreto di Ottoni: «Porto serenità»
«Se il Treviso saprà continuare così otterremo risultati importanti»
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13 ottobre 2015
TREVISO. Ora sarebbe troppo facile dire: visto? Bastava cambiare il mister. Sarebbe facile e pure ingeneroso verso Susic, esonerato proprio alla vigilia del rientro di Furlanetto ed Antoniol, i due che con Mastellotto gli erano mancati di più. Però è un fatto che il Treviso sia tornato dalla trasferta più breve con un bottino da sogno, segnando in nemmeno mezz’ora più reti di quante non ne avesse fatte nelle cinque gare precedenti.
Ottoni, in questo Treviso cosa ha messo di suo in pochi giorni?
«Ho cercato di dare ciò che mancava, la tranquillità. C’era qualcosa che non andava sotto l’aspetto mentale, ho detto loro di aiutarsi reciprocamente ma anche di cercare di ottenere il massimo, traducendo in campo ciò che si era fatto in settimana, impegno compreso. Sono rimasto soddisfatto».
Per dire che avete cambiato marcia servono altre prove?
«Certo, una partita non conta niente. Dobbiamo dare continuità ai risultati, solo così potremo vedere il vero volto del Treviso. E già da domenica sto pensando al CornudaCrocetta, la squadra lo farà oggi alla ripresa».
Uno come Furlanetto però qualcosa di più ve lo dà.
«Martedì avevo visto che era a disposizione, stava bene e l’ho mandato in campo, anche se non potevo sapere quanti minuti avrebbe fatto. Giovanni è uno che fa la differenza: le giocate le ha, salta l’avversario o mette il compagno davanti al portiere. Da parte mia ribadisco che metterò tutto me stesso al servizio di squadra, società e piazza: se sapremo continuare così otterremo risultati importanti».
Ed eccolo, Furlanetto. Che fra l’altro s’è fatto tutta la partita…
«Non credo di avere ancora i 90 minuti nelle gambe, speriamo di migliorare già dalla prossima partita».
A segno anche Moretto e Cattelan: l’attacco s’è sbloccato.
«Abbiamo usato le verticalizzazioni: in settimana Gheller era andato a vederli, loro hanno la difesa abbastanza alta con due centrali non velocissimi. La differenza l’abbiamo fatta nel secondo tempo, anche se per la verità già nel primo avremmo potuto passare in vantaggio».
Due successi di fila servono anche dal lato psicologico.
«Un risultato e una prestazione
così importante in trasferta credo ci diano il là per farne altre. Mogliano per noi deve essere un punto di partenza, tre punti che ci danno grande fiducia, anche se visti alcuni passaggi errati la palla per qualcuno di noi scotta ancora; e questo non deve capitare più». Silvano Focarelli
13 ottobre 2015