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Treviso-Tritium, le considerazioni degli allenatori
15.04.2013 10:20 di Roberto Pagnan articolo letto 321 volte
Romano Cazzaniga
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
È un Giovanni Bosi sconsolato quello che si presenta nella sala stampa dello stadio Tenni, dopo che il suo Treviso non è riuscito a vincere lo spareggio salvezza con la Tritium. Solo la matematica non condanna ancora i veneti, ma è l'allenatore stesso ad ammettere che alla sua squadra servirebbe quasi un miracolo.
"È inutile che ci giriamo attorno, oggi per noi era obbligatorio vincere e non ci siamo riusciti. Non siamo riusciti a concretizzare e questo è un nostro limite. La responsabilità è mia anche se penso di aver visto più episodi sfavorevoli in queste ultime tre partite che in tutta la mia carriera. Rimane grande amarezza perché la gara era alla nostra partita. Treviso timoroso? Inevitabilmente la classifica condiziona i giocatori. Comunque finché la matematica ce lo consente siamo obbligati a crederci, anche se è logico che dovremmo vincere tutte e tre le gare che ci mancano e sperare molto negli altri. La mia espulsione? Nulla di che, piuttosto ero ancora arrabbiato per la punizione del primo tempo da cui è scaturito il gol della Tritium: penso che l'arbitro avrebbe dovuto fischiare fallo a nostro favore".
Tira un sospiro di sollievo invece l'allenatore degli ospiti Romano Cazzaniga. E non potrebbe essere altrimenti: dopo essere riuscita a mantenere inalterate le distanze, per la Tritium i playout rappresentano ormai un obiettivo (quasi) centrato.
"Risultato giusto, anche se prendere gol a cinque minuti dalla fine fa male. Siamo venuti qua per fare risultato e il pareggio ci sta bene. Sul gol abbiamo sbagliato perché Piccioni non poteva essere lasciato libero in quel modo. Siamo abbastanza tranquilli adesso, il Treviso domenica non gioca e quattro punti sono un buon margine, anche se nel calcio non c'è mai niente di sicuro. Per noi sarebbe importante non perdere la prossima partita con la Cremonese".
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