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Una sassata di Gnago Il Treviso mette le ali
19 maggio 2014 — pagina 24 sezione: Nazionale
di Silvano Focarelli Edizione speciale ieri al Tenni della… Treviso Marathon: 132’ totali, una fatica boia per vedere alla fine il Treviso guadagnarsi il secondo turno dei playoff in casa della Godigese. Cassola degno contendente: gara di resistenza, sofferenze, emozioni, una scalata di sesto grado: ai biancocelesti bastava il pari, la ciliegina l’ha messa Gnago, erano tre partite che questa squadra non faceva gol, tabù caduto. Non l’imbattibilità di Bortolin, arrivata a 966’: bellissimo record, tutta la squadra, non solo il diretto interessato, ne deve andare fiera. Treviso iniziale tatticamente inedito: difesa a tre con Orfino recuperato in extremis e La Cagnina centrocampista centrale, modulo che verso la fine del primo tempo Tentoni modifica in 4-3-3, con Vio ad arretrare in difesa. Il primo pericolo arriva al 14’ con un colpo di testa, dopo corner, di Bortoli che fa ballare la palla davanti alla porta del quasi omonimo portiere prima che Del Papa spazzi via. Poi però è Giuliato a divorarsi il vantaggio arrivando di gran carriera su un suggerimento delizioso da sinistra di Bidogia ma sparando sopra la sbarra. La partita non è noiosa, però deve tenere conto che la squadra obbligata a vincere è l’Eurocalcio, il Treviso ad ogni buon conto fa la sua partita ed il povero Dal Compare nella prima mezz’ora subisce cinque falli proditori, tre da Cantele, senza che il flemmatico Santi senta mai il dovere di estrarre il cartellino giallo. Il primo tempo scivola via così, spezzettato e ricco di falli quasi tutti colorati di blaugrana, senza grosse occasioni da rete ma con un Treviso piuttosto propositivo, anche se il brivido conclusivo prima della pausa lo regala Mauro Dissegna al 42’ che, dopo palla persa di Giuliato, si invola e spara un destro sul quale Bortolin vola: sfera a lato. Intanto il nervosismo cresce, il Cassola continua nel gioco duro, la contesa resta incerta, avvincente. I biancocelesti nella ripresa si presentano con un paio di corner, sul secondo (7’) girata di Orfino troppo strozzata. Capovolgimento di fronte e sinistro di Mauro Dissegna: Bortolin lo gestisce in due tempi. Si ha l’impressione che lo stallo prima o poi possa essere sbloccato, il problema è che Bidogia resta una punta impalpabile; Tentoni allora cambia di nuovo e prova il 4-3-1-2 con davanti la coppia d’attacco di colore e Dal Compare in appoggio. Potrebbe passare il Treviso, che un po’ più di birra ce l’ha, al 31’: cross basso da sinistra di Gnago, Mensah manca d’un soffio il tap in sulla linea. Nient’altro: si va ai supplementari. E subito sono emozioni: al 2’ cross di Vio deviato di braccio da Cantele in area, qualche dubbio c’è ma Santi non fa una piega. 5’: Mensah a destra si beve Cantele ma non vede il libero Gnago; 7’, angolo ospite, salva Giuliato sulla linea, mischia paurosa con Fonti e Craciun che cozzano di testa. Il gol liberatorio arriva all’11’: Cassola lento a rientrare e Gnago si libera sulla sinistra, entra in area, ha tutto il tempo per mirare e scaraventare di shoot il pallone sotto la traversa. Gran gol, veramente. Vio (3’ del secondo overtime) spara due volte addosso a Frison, ormai c’è gente piegata in due o a terra per crampi, scenario da campo di battaglia, a qualcuno servirebbe una bombola d’ossigeno. Ma alla fine termina anche questa sofferenza. Fra sei giorni altro gran derby: il Treviso stavolta dovrà vincere laddove erano tramontate le sue ultime speranze di promozione. GUARDA LA FOTOGALLERY DI TREVISO-CASSOLA WWW.TRIBUNATREVISO.IT
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19 maggio 2014 — pagina 24 sezione: Nazionale
TREVISO-EUROCALCIO CASSOLA 1-0(dopo i tempi supplementari)
TREVISO (3-5-2): Bortolin 7; Orfino 6.5 (st 32‘ Pilotto 6), Ton 7, Zamuner 6; Giuliato 6, La Cagnina 6 (st 18’ F. Mensah 6), Del Papa 7, Vio 6, Fonti 6; Bidogia 5 (st 21’ Gnago 6.5), Dal Compare 6.5. A disp. Vincenzi, Livotto, Balzan, Viteri. All. Tentoni 7 EUROCALCIO CASSOLA (4-4-2): Frison 6.5; Marin 6, Savio 5.5, Morosin 6, Cantele 5; Bortoli 6.5, Marco Dissegna 6, Frigo sv (pt 21’ Puppi), Contiero 5 (st 32’ Cogo 5); Craciun 5.5 (sts 1’ Pantarollo 5), Mauro Dissegna 7. A disp. Delogu, Battistello, Cuman, Freda. All. Zanon 6 Arbitro: Santi di Verona 5 Rete: sts 11’ Gnago Note: ammoniti Contiero, La Cagnina, Del Papa, Puppi, Vio. Angoli 9-4 per il Treviso. Rec. pt 3’ st 5’. Supplementari: pt 2’, st 2’ Spettatori 413, incasso 2.930
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le pagelle
Ton è un muro, Bortolin imbattibile
Del Papa sempre nel vivo dell’azione, Mensah su ogni pallone
BORTOLIN 7 A parte il record, strepitoso, dà sempre l’impressione di freddezza e senso del piazzamento. Certo, avere davanti una difesa come quella aiuta non poco…
ORFINO 6.5 Autonomia limitata, ha stretto i denti finchè ha potuto dando comunque una più che discreta mano. Poi PILOTTO 6 l’ha rimpiazzato degnamente.
TON 7 Chiamiamolo pure "the wall", il muro trevigiano: lì al centro davvero non si passa. Resta a terra 3 minuti colpito alla tempia ma non fa una piega e poi riprende.
ZAMUNER 6 Un paio di disimpegni col brivido, se n’è stato quasi sempre sulle sue. Ed ha fatto bene.
GIULIATO 6 Il gol salvato compensa quello mangiato. In mezzo ci ha messo tanta quantità ed abnegazione.
LA CAGNINA 6 Un po’ spaesato davanti alla difesa, ma ha tanto mestiere che se l’è cavata anche nel nuovo ruolo.
F. MENSAH 6 In ritardo sulla palla di Gnago, che poi non vede però corre, va su ogni pallone e dà tanta energia.
DEL PAPA 7 Sempre nel vivo dell’azione, svaria su fronti diversi, motorino inesauribile: il migliore dei suoi.
VIO 6 18enne che potrebbe fare di più: davanti al portiere non ha la freddezza di scavalcarlo e gli tira addosso.
FONTI 6 Niente grossi errori ma anche scarsa inventiva.
BIDOGIA 5 Ennesima prestazione né carne né pesce: meglio in difesa, a spazzare la palla sui corner avversari.
GNAGO 6.5 Più lucido delle ultime volte, rete tipica di chi ha piedi buoni. Ma perché non li mostra più spesso?
DAL COMPARE 6.5 Quando si incaponisce a tirare appena ha la palla sarebbe da fucilazione; però avrà subito una decina di falli: bravo a non perdere mai la pazienza.
TENTONI 7 Cambia tre volte l’assetto, mescola le carte ed alla fine i conti gli tornano. L’importante è questo. (si. fo.)
19 maggio 2014
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«Niente calcoli, ora battere i cugini castellani»
Mister Tentoni ha saputo cambiare più volte il modulo della sua squadra adattandola agli avversari
I bei tempi in cui Davide Tentoni giocava sono andati, ma si soffre anche in panchina se bisogna sorbirsi oltre due ore di partita. «E certo che si soffre»sbuffa il mister, «all’esterno non si riesce a sfogare tutta la tensione che si accumula, ma mi rendo conto che fa parte del ruolo. Da parte mia devo avere equilibrio e trasmetterlo ai ragazzi».
Vi bastava il pari, avete vinto: è una buona mentalità.
«Niente calcoli, anche se poi nell’intervallo ho detto ai ragazzi che non mi piaceva il trend della partita, che si stava adattando troppo alle esigenze del Cassola: sarebbe bastato un episodio per rovinare tutto. Cambiando assetto siamo migliorati un pochino, e sono contento per Gnago che è tornato al gol, lo voleva come non mai, tanto che lo condizionava nelle sue prestazioni. Niente, abbiamo ripreso il cammino in una situazione per noi non ideale, visto che dopo le soste facciamo sempre fatica. Ora siamo in ballo e balliamo, bisogna recuperare i tanti acciaccati, martedì leggera ripresa, quindi domenica avremo un solo risultato: averne due su tre non sempre è un vantaggio».
Schieramento iniziale nuovo di zecca: come mai mister?
«Sono idee di gioco che nascono a seconda delle caratteristiche dell’avversario: il Cassola faceva un 4-4-2 o 4-2-3-1 concedendoci la linea tra il centrocampo e la difesa; là volevo creare superiorità con Del Papa, l’ideale per scardinare una retroguardia abbastanza lenta. Con il 4-4-2 ritengo tuttavia di aver trovato equilibri migliori, in ogni caso faccio un forte applauso ai ragazzi, hanno mostrato grande voglia di sacrificio e di lottare, per loro un giusto premio in una stagione che sta andando verso una situazione importante. Lo dicevo prima della partita: vogliano consolidare un anno nato in un modo, poi pian piano sistemata, ed ora serve la ciliegina sulla torta».
Carletto Bortolin si gode l’accresciuta imbattibilità con misurata soddisfazione: «Una bella soddisfazione ma il merito va a tutta la squadra, che impedisce agli avversari di tirare spesso in porta. Speriamo di continuare così e di finire la stagione solo l’8 giugno. Quota mille sarebbe una bella cifra ma sinceramente non ci perdo il sonno, tanto so che prima o poi finirà: l’importante è vincere». (si. fo.)
19 maggio 2014
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