 13/07/2014 08:52 |
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«Sono Inzaghino Mason, qui per far gol»
Calcio Eccellenza. Il nuovo bomber biancoceleste si presenta: «Pronto a sfruttare gli errori altrui, le mie sono reti di rapina»
Presentare Damiano Mason, il nuovo bomber del Treviso, non è così difficile: il suo curriculum parla da solo. Dopo le giovanili a Montebelluna passò alla Primavera del Modena (3 reti), quindi 2 in D a Montebelluna, 35 nei quattro anni al Giorgione in Eccellenza, 28 nel biennio a Noale, infine il record di 20 quest’anno in maglia Piovese. 26 anni, di Castelfranco, Mason a Vedelago gestisce con il padre un’azienda che commercia veicoli ed è al settimo cielo: l’approdo in biancoceleste oggi, per chi ha sempre bazzicato nei Dilettanti, è un gran colpo.
«Dico la verità: avevo offerte anche dalla D e la voglia di tornarci era tanta, ma quando mi ha chiamato il Treviso non ho avuto dubbi. Non ci sono solo i soldi ma anche motivazioni, visibilità, immagine e progetto: del tutto felice di essere qui. La presentazione mi ha colpito molto, si vede che Treviso è una piazza importante che vuole tornare in categorie più elevate: lo si capisce dal calore che ho subito trovato, dall’interesse della stampa, dalla passione dei tifosi».
Vediamo di saperne di più su di te dal lato tecnico.
«Nasco come prima punta, mi ispiro a Inzaghi: sempre sul filo del fuorigioco, pronto a sfruttare l’errore altrui, gol di rapina. Ma da quando ero allievo ho iniziato a giocare più dietro, da trequartista dietro gli attaccanti, anche perché non sono un gigante, e così ho scoperto di avere qualità che non sapevo, ossia la capacità di verticalizzare, di fare l’assist per il compagno. Devo dire però che ultimamente tendo ad alternarmi nei due ruoli, per cui riesco anche a essere più imprevedibile per gli avversari. I miei gol li ho sempre fatti, ma certamente non sono uno che si accontenta, i record sono fatti per essere superati».
Se ne fai altri 20, a Treviso nessuno certo si lamenterà.
«Farne tanti è gratificante, non dico di no, ma gli interessi personali vengono dopo, la precedenza va al risultato ed alla squadra. Quelle 20 reti con la Piovese li avrei sicuramente barattati con un’altra classifica».
Conoscevi già qualche tuo nuovo compagno di squadra?
«Come no: Ton per averlo avuto a Noale, Campagnolo due anni fa era al Giorgione, di nome conosco Lazzari, Gregorio Granati, Pilotto e Fonti, suo padre mi ha allenato».
Sei esperto di Eccellenza: che torneo bisogna attenderci?
«Credo che saremo nel girone B e sarà un bel campionato. Dopo la unificazione della C la qualità dei tornei inferiori è destinata ad aumentare. Bello ma anche difficile: penso che le squadre da battere siano Lia Piave e Nervesa, che hanno conservato gran parte dell’organico, ma anche la Mestrina. Naturalmente vogliamo che ci sia anche il Treviso, sono convinto che abbiamo tutto per fare una bella stagione».
Silvano Focarelli
12 luglio 2014
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