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Capitan Ton: «Adesso serve una reazione sul campo»
26 novembre 2014 — pagina 51 sezione: Nazionale
Per la squadra parla il capitano: Matteo Ton è abituato ai cambi di allenatore, visto che nel 2011 a Pisa ne vide passare addirittura tre: Cuoghi, Semplici e Pagliari. Tre anche da quando è al Treviso: Piovanelli, Tentoni ed ora Rorato. «Un po’ banalmente si può dire: questo è il calcio - dice Ton - sono decisioni della società e vanno rispettate, anche se dispiace perché viene interrotto un rapporto non solo professionale ma anche personale». Tu sei stato l’involontario pomo della discordia: i tifosi gli hanno rimproverato l’utilizzo di Lazzari al posto tuo. «Dopo che mi ero infortunato con l’Opitergina, il mister aveva stabilito che, non avendo molto allenamento nelle gambe, non fossi pronto per i 90 minuti. Così ha deciso la staffetta con Lazzari. Personalmente non lo sapevo, probabilmente sarei entrato dopo un’ora di gioco». Questo è un dettaglio: ha pesato la sconfitta. «Sicuramente: direi il primo tempo, non certo uno dei nostri migliori. Comunque nella ripresa abbiamo avuto una grande reazione rabbiosa, non facile se sei sotto 2-0, e sul 2-2 abbiamo avuto la partita in mano; purtroppo è successo quel piccolo infortunio a Bortolin, e non so se sia stato il responsabile dell’esonero del mister: la dirigenza ci avrà pensato bene, non è certo una decisione campata in aria. Rorato lo conosco come allenatore degli juniores, me ne hanno parlato tutti bene. Credo però sia arrivato il momento che la squadra tiri fuori qualcosa in più, non abbiamo più alibi. Questo esonero deve darci la forza per capire che è il momento di cambiare passo: non possiamo più permetterci di fare due-tre gare buone e poi beccarci gli schiaffoni. Immagino che non sarà una settimana facile, però davvero ora serve una reazione, dobbiamo rialzare la testa perchè alibi non ne abbiamo più». La conferma che Rorato potrebbe restare sino a fine stagione arriva dal diesse Roberto Tonicello: «Gli abbiamo chiesto di darci una mano per domenica, ma non è detto che non possa diventare una soluzione definitiva. Abbiamo anche altri colloqui in corso (Fonti? Susic? ndr), però Gianluca ha doti e competenza sufficienti. In quanto a Tentoni, mi dispiace tanto per la persona: sto imparando anch’io che questo è un ambiente che ha molta fretta e dove è difficile fare ciò che mi auspicavo ad inizio dell’anno, cioè costruire qualcosa con calma. Dico questo probabilmente perché ero abituato al Dolo: a Treviso, dove tutto è più grande, evidentemente è diverso». (s.f.) GUARDA LE FOTOGALLERY DI TREVISO-LIVENTINA WWW.TRIBUNATREVISO.IT
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