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Il Treviso torna sul mercato: i biancocelesti cercano tre rinforzi
12 novembre 2014 — pagina 50 sezione: Nazionale
Il Treviso è la classica squadra dalle potenzialità più che buone, che però riesce ad esprimere solo a sprazzi perché le manca ancora qualcosa, e cioè uno o due giocatori in grado di esaltare le caratteristiche tecniche del gruppo. Non è un mistero che Tentoni abbia chiesto un ragionatore di metà campo, un sapiente smistatore di palloni per rendere più razionale una manovra altrimenti spesso legata a lunghi lanci improduttivi. E magari anche una punta di peso. La società a quanto pare alla prossima finestra di mercato, a dicembre, si darà da fare. Roberto Tonicello, il direttore sportivo, preferisce fare il sibillino: «Il mercato ci vedrà protagonisti, ma non dico dove…. Stiamo valutando il da farsi, ma anche in uscita, perché abbiamo dei ragazzi che stanno giocando poco e che desiderano probabilmente essere maggiormente utilizzati. Sarà un gioco di equilibri fra chi arriva e chi parte. Comunque ci sarà da fare un ragionamento sereno con il mister e con la società, al tempo stesso ribadisco la grandissima fiducia nei giocatori che già ci sono, ad esempio domenica ho visto un grande Lazzari. Elementi come lui, Campagnolo, Marangon, Del Papa e Vianello a mio avviso non li hanno in tanti, per cui a suo tempo ci sarà molto da ragionare». Quattro rigori subiti in tre gare: le cose vanno male… «Malissimo, anche perché commettiamo errori banali per superficialità, dovremmo metterci più attenzione. Il rigore per l’Opitergina c’era, abbiamo sbagliato noi; poi è vero che ce n’era uno netto anche per noi nel primo tempo commesso su Lazzari. Sul mani di Pilotto (un fallo simile contro il Nervesa costò un altro penalty, ndr) siamo mezzo e mezzo, mi ha detto che ha cercato di tenere il braccio vicino al corpo, onestamente non mi pareva clamoroso». Il primo tempo di domenica è stato piuttosto deludente. «In realtà se andiamo a vedere bene, con Mason dietro Dal Compare e Conte abbiamo creato un paio di situazioni importanti, il problema invece è che ci mettevamo troppo tempo nel passare dalla fase difensiva a quella offensiva. Sì, poi già meglio nella ripresa con il 4-4-2 ma non tutta questa differenza. Il Treviso può giocare con moduli differenti in un campionato veramente difficile, guardate il Calvi Noale che ha battuto il Quinto solo nei minuti finali. Finchè non si riesce a sbloccare il risultato è dura». E ci vuole anche un po’ di fortuna, vedi il rigore fallito. «Io in questi casi non parlo di fortuna, è stato bravo Bortolin, il portiere è lì anche per parare i rigori. Poi altri interventi suoi non ne ho visti. La sfortuna vera è quando, in 10, si fa male Ton: questa sì che è sfiga…». (s.f.)
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