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Mister Marco Conte: pareggio giusto, nella ripresa pagata la stanchezza
Pubblicato: Lunedì, 26 Ottobre 2015
Carenipievigina CONTE MarcoMister Conte incassa con il sorriso il secondo pareggio consecutivo che, complici le frenate anche delle concorrenti, continua a mantenere l’Eclisse Carenipievigina al secondo posto in classifica, a -3 dalla capolista Vigontina.
“Per me resta un punto in più sulla strada verso la salvezza, non penso ad altro”, glissa subito il 47enne tecnico originario di Conegliano, da qualche anno residente a Montebelluna. Un punto meritato per un pareggio giusto quello contro il Treviso di Ottoni, riconosce, nella mix-zone del "D'Agostin" di Pieve di Soligo Marco Conte (nella foto a sinistra).
“Il 4-2-4 nel finale ? Sì, ho provato a vincere la partita, ma volevo anche alleggerire la pressione sui nostri difensori, un po’ in difficoltà nella ripresa. Ma è stata solo una questione fisica, di stanchezza, dopo un primo tempo nel quale tutta la squadra ha speso molto”. Di fatto, mentre Villanova va sotto la doccia con i guanti pressoché immacolati, il portiere del Treviso si è reso protagonista di almeno due parate decisive. “Sì, è vero. Nel primo tempo abbiamo avuto quelle tre palle-gol con le quali potevamo davvero cambiare volto alla partita. Ma va bene così, penso che il pareggio sia il risultato più giusto. Il Treviso? Il vero Treviso lo vedremo più avanti, diamogli tempo. Oggi, probabilmente, temevano la partita più di noi e la loro gara è cambiata con l’accentramento di Furlanetto. Ma siamo stati bravi noi ad adeguarci nonostante la stanchezza”.
Carenipievigina VILLANOVA SimoneSugli scudi il grande ex Gianfranco Nardi, a 37 anni autentica colonna della squadra in attacco e pure in difesa, concorde con il proprio tecnico: “Pareggio giusto”.
Tesi ribadita da capitan Simone Villanova (nella foto a destra): “Non dimentichiamo che continuiamo a fare punti contro squadre costruite per vincere. Il nostro segreto ? Una grande voglia di giocare. E una grande umiltà, perché siamo pur sempre una neo promossa”.