Il teatro della vergogna

Il cambio societario (su cui peraltro non mancano e non mancheranno le ombre finchè i diritti interessati non faranno luce sui protagonisti), non ha certo alleggerito il mio giudizio sulla precedente (indi)gestione, anzi. Specialmente quando prendendo in mano il portafogli mi continua a saltare in mano una ricevuta che ormai sta perdendo l'inchiostro. Domenica avrei potuto far vedere rapidamente un foglietto di carta igienica allo steward e sarei entrato lo stesso. Molti tendono a minimizzare il problema dell'abbonamento farsa, o a sorvolarci su, come se fosse un problema da nulla di fronte alla situazione globale. Invece la questione, ancora più delle bollette non pagate come successo più volte nel corso della nostra storia recente, è l'immagine della gestione societaria giugno-ottobre.

E per tornare alla società attuale e sui mister x che ci sarebbero alle sue spalle, domenica è tornato il totonome che da anni alimenta i pettegolezzi del tifosi, specialmente tra i tribuni e vegliardi. Oltre al mister B. tirato in ballo dai giornali, non poteva mancare quello del più recente e appassionato finanziatore dei colori biancocelesti. Il suo attaccamento lo si è visto in estate, a fine giugno: mai avevo visto una rimozione tanto rapida di tanti striscioni pubblicitari dal Tenni Insomma certi vizi non li perdiamo mai, anche se per una volta vorrei tanto essere smentito. Anzi, per una seconda volta, visto che avevo liquidato come bufala la trattativa dei ferraresi annunciata due mesi fa.