Ricordiamo che in questa sezione si parla del Treviso FBC, solo del Treviso FBC, nient'altro che del Treviso FBC. Qualsiasi altro messaggio non inerente a questi argomenti (ad es. il tifo e la curva) sarà quanto prima cancellato.


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Come prendersi gioco di una città intera e non pagarne le conseguenze

Ultimo Aggiornamento: 16/03/2017 20:08
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18/02/2017 00:50
 
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Brohi31, 17/02/2017 18.05:

un'azienda europea specializzata nella realizzazione degli ammortizzatori ufficiali per la Fiat Panda. Uno sponsor prestigioso che garantirà alla società un futuro sereno e luminoso.



[SM=g9310] [SM=g10655]
18/02/2017 08:43
 
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Però ghe ne el panda, forse farà na s-cianta compassion a qualcheduni che magari vol meter e man dentro sta merda de società
18/02/2017 12:58
 
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Ahaha e quel coglione su fb che scrive "noi a Roma facciamo le cose" "noi di Roma di qua" "noi a Roma di là" "non siate pessimisti"...Ma vaffanculo va'! Tu e i pagliacci che propongono ragazze pon pon

11 luglio 2009: la Treviso sportiva non dimentica lo scempio che hai fatto, Setten.

Tonella, Maino, Bernardi; De Poli, Lombardi, Margiotta; Fiorio, Bonavina, Pradella, Bressan, Boscolo.

Grazie Zanin, grazie Ferretti,grazie Perna,grazie Ferronato!
18/02/2017 13:12
 
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17/02/2017
La squadra si sta preparando per affrontare domenica il Sedico

NUOVI GIOCATORI ARRIVATI NELLA ROSA DEL TREVISO
A giorni Dondi sarà presidente anche per la Figc


TREVISO Il Calcio Treviso irrobustisce la rosa con l'arrivo di altri giocatori: i nuovi tesserati, già a disposizione per il match di domenica a Giavera contro il San Giorgio Sedico, sono: i portieri Leonardo Pontrelli, classe 1994 da Barletta e Mattia Mussi, 1997, ex Spezia e Siena; i centrocampisti Ousmane Wane, 1997, da Casarano e Lucas Berton, 1999; nonché la punta Antonio Vassetti, 1995, da Napoli.

A livello societario all’inizio della prossima settimana il presidente del Comitato Regionale veneto Giuseppe Ruzza consegnerà a Isidoro Dondi la nuova password federale, in tal modo anche la FIGC, dopo l’Agenzia delle Entrate, riconoscerà ufficialmente l’imprenditore mantovano come numero uno dell’ACD Treviso. Dondi fra l’altro da martedì ha già reso operativo un conto corrente e, non appena gli arriverà la password, incontrerà Luca Visentin, l’ex presidente della Triestina che ha già dichiarato di essere interessato a partecipare all’amministrazione della società biancoceleste assieme a Stefano Bisogno.
18/02/2017 13:17
 
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L'unica cosa decente sarebbe che se fosse vero Nardin si caverebbe dai maroni...in teoria. Ma troppi galli nel pollaio comunque, come al solito. Ripeto, ormai la mela è stramarcia, e Dondi- se effettivamente diventasse presidente- dovrebbe ritirare la squadra e ricominciare dal 2018 con o senza Visentin.
22/02/2017 12:16
 
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LUCA VISENTIN: "VOGLIO COMPRARMI IL TREVISO"
TREVISO - Poichè tre presidenti (nardin, Vissoli e Dondi) non erano sufficienti, nell'interminabile telenovela del Calcio Treviso è spuntato chi vorrebbe diventare il quarto: Luca Visentin. Imprenditore trevigiano, già vice presidente della Triestina, attende dalla Federcalcio romana una risposta su come comportarsi in una situazione come quella biancoceleste. "La risposta ce l’avrò domani ma è paradossale che ci siano due presidenti e nessuno sappia come gestire la situazione. Siamo all’assurdo. Fra l’altro chi segue le compravendite delle società ci ha risposto che il codice civile non è una barzelletta.

Il mio interesse è reale, una decina di giorni fa sono andato anche a casa di Nardin. A me interessa fare chiarezza, dopodichè chiedo a Dondi e Nardin: volete venderlo il Treviso o mandarlo allo sfascio? Nel primo caso ok, nel secondo addio, non ho tempo da perdere. Quindi credo sia necessario che io, Dondi e Nardin ci incontriamo faccia a faccia per trovare una soluzione definitiva: che mettano da parte le polemiche, tanto mi pare di aver capito che qua non paga né l’uno né l’altro.

Intanto i giocatori stanno aspettando, se non sono pagati se ne vanno. Ed avrebbero ragione. Fra l‘altro non sono io ad aver chiamato Tonella ma il contrario, chiedendomi cosa doveva fare. Ed io gli ho detto di fare il suo lavoro, così non si metteva dalla parte del torto."

Ecco, la caduta del "mito" e' stata indotta, a quanto pare. Fosse rimasto a casa sarebbe stato il KO definitivo e nessuno vuole prendersi 'sta responsabilita', che a veder bene, non spetta ne' a Tonella ne' a Bianconi, bensi' alla dirigenza, effettiva e/o presunta!

Cosi' Bianconi ha chiesto a Dondi, il quale ha risposto praticamente 'cavoli tuoi'; Tonella ha chiesto a Visentin e l'oracolo ha parlato, stavolta dando il pollice dritto, visto che ancora ha un interesse a tener su la baracca...

Perche' Visentin non si e' fatto avanti alla fine della stagione scorsa?
Anche comprasse, continuerebbe a pagare un manipolo di schiappe fuori forma per retrocedere in Promozione a pagamento?
L'allenatore che fa al caso nostro - non un altro Maurizi - dove lo trova?

[SM=g2172033] [SM=g2172092] [SM=g2172020]
[Modificato da FrankUK 22/02/2017 12:17]
22/02/2017 13:10
 
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ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2011/01/19/UD_14_PR...

Non paga i leasing, nei guai un'impresa

/I/BBIAMARO. /I/BTutto era iniziato in novembre con un controllo di routine a un'auto. Ora da quella verifica della Polstrada di Amaro ha preso il via un'indagine che rischia di mettere all'angolo una delle imprese di costruzioni più importanti dell'isontino, la Eurocos srl con sede in via Chico Mendes a Monfalcone, una ditta che dà lavoro a un centinaio di dipendenti. Intanto a carico dei titolari, Luca e Simone Visentin, rispettivamente di 41 e 38 anni c'è un'accusa di appropriazione indebita. A coordinare l'inchiesta è il pubblico ministero Giuseppe Salvo della Procura della Repubblica di Gorizia che si è avvalso in questi mesi dell'appoggio della Polstrada di Amaro. Tutto era partito con un controllo a un'automobile intestata all'impresa edile, ora sotto sequestro sono finiti una dozzina di mezzi dell'impresa, tutti acquistati in leasing. Due mezzi sono già stati restituiti al proprietario, per gli altri la restituzione è questione di giorni.BRL'accusa nei confronti dei titolari dell'impresa è semplice: le rate del leasing non venivano pagate da più di un anno. Tutto molto semplice. Le imprese, che avevano concesso il leasing alla ditta da mesi stavano con il fiato sul collo all'Eurocos srl, che ha una sessantina di cantieri aperti tra Friuli e Veneto, ma anche nel nord d'Italia. In molti casi si tratta di contratti per la pubblica amministrazione. Poi è arrivato quel controllo casuale a novembre della Polstrada. Gli agenti sulla A23 hanno fermato una Bmw X6 intestata all'azienda. Dalle verifiche di rito subito avviate dai poliziotti attraverso il terminale è emerso come a carico degli intestatari il mezzo vi fosse una denuncia per appropriazione indebita da parte dell'impresa di leasing. L'Eurocos, che è anche socio di minoranza della Triestina calcio, secondo la società di leasing non pagava le rate del leasing da mesi. Per questo la potente auto è stata subito posta sotto sequestro. BRE da lì verso l'azienda di costruzioni è partita una vera e propria valanga. In seguito a una serie di accertamenti complessi disposti dalla Procura, gli uomini della Polstrada di Amaro hanno eseguito l'ordinanza di sequestro di altri undici veicoli, tutti in leasing e tutti con le rate scoperte da tempo. Ecco allora che due Fiat Punto sono state sequestrate dal cantiere del Tribunale di Tolmezzo, una in un cantiere di Monfalcone; e ancora una Bmw X6 a Gorizia. Nella rete degli inquirenti sono poi finite pure tre Porsche Cayenne date dai titolari in uso ai responsabili di cantieri a Udine, Jesolo e Padova e tutte poste sotto sequestro, come una gru, sempre acquistata in leasing dall'Eurocos srl, a cui gli agenti hanno posto i sigilli in un cantiere di Jesolo. Alla Fingestim Leasing di Udine, poi il Tribunale di Gorizia ha già restituito due Mercedes classe R utilizzate dall'impresa. E così per l'Eurocos potrebbe solo essere l'inizio della bufera.


ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2011/10/15/news/travolta-dal-fallimento-scompare-l-eurocos-1...

Travolta dal fallimento scompare l’Eurocos

Solo per gli operai l’esposizione finanziaria della Srl supera i 100mila euro cui si aggiungono i crediti vantati dai fornitori. Molti i cantieri bloccati

Travolta dal fallimento scompare l’Eurocos

di Laura Borsani

Una delle più importanti imprese edili di Monfalcone sparisce dal mercato, inghiottita dalla procedura fallimentare. Si tratta della Eurocos Srl, dei fratelli Simone e Luca Visentin, per la quale è già stato avviato il procedimento, affidato ai commissari liquidatori. Si parla di una ventina di dipendenti e di un’esposizione finanziaria stimata, solo per i lavoratori, almeno attorno ai 100mila euro.

La sentenza di fallimento risale al 29 luglio scorso, contro la quale peraltro i due imprenditori monfalconesi hanno opposto ricorso. L’impresa di costruzioni, con sede in via Chico Mendes 2, in zona industriale Schiavetti, è nata nel 1996, dopo che il padre degli attuali titolari, agli inizi degli anni Novanta, era incorso in un’altro fallimento.

Sono una ventina, dunque, i dipendenti in città, tra impiegati e operai. Ai tempi di maggiore espansione, l’azienda aveva raggiunto anche una cinquantina di occupati.

Le prime avvisaglie risalgono all’agosto dello scorso anno, quando si sono registrati ritardi nei pagamenti degli stipendi, ritardi che avevano interessato anche i fornitori. I lavoratori si sono pertanto rivolti ai sindacati, denunciando il reiterato mancato pagamento delle mensilità spettanti. «I dipendenti - ha spiegato Livio Menon, della Fillea–Cgil - si sono rivolti a noi nel novembre scorso. Abbiamo quindi proceduto alla ingiunzione di pagamento nei confronti dell’impresa per poi approdare al licenziamento per giusta causa al fine di poter percepire l’assegno di disoccupazione».

E a fine luglio è scaturita la sentenza del Tribunale di Gorizia di dichiarato fallimento, in virtù non solo delle mancate corresponsioni nei confronti dei lavoratori, ma anche dell’esposizione in ordine alle imprese dell’appalto.

Si ipotizza che, solo per quanto riguarda i dipendenti, tra mensilità e straordinari non percepiti e il Trattamento di fine rapporto, l’ammontare si aggiri attorno alle centinaia di migliaia di euro. Ciò, peraltro, senza contare la parte contributiva e quella spettante dalla Cassa edile.

Attualmente, spiega ancora Livio Menon, il sindacato ha avviato le procedure ai fini del recupero del credito vantato dai lavoratori, attraverso il commissario liquidatore, ma anche avvalendosi del Fondo di garanzia dell’Inps. «Confidiamo di poter chiudere questa vertenza - ha aggiunto il sindacalista - per la prossima primavera».

L’impresa rappresenta una delle realtà edili più significative del Monfalconese, che in passato ha ottenuto numerosi appalti, anche pubblici, come per il Tribunale di Tolmezzo e per l’Ater dell’Alto Friuli. In città l’impresa aveva assunto un appalto sempre per conto dell’Ater. A Staranzano sempre la Eurocos ha aperto un’altro cantiere, ora in stato avanzato di realizzazione, un condominio situato nell’area del polo scolastico. L’edificio in costruzione è tuttora imbragato nelle impalcature. tutto fermo.

Una situazione critica, dunque, alla luce della procedura fallimentare, per la quale i fratelli Visentin hanno opposto ricorso. Prima del procedimento deciso dal giudice, nel maggio scorso, è stata costituita un’altra società, la Villas Costruzioni. È stato tentato il concordato per Eurocos, al fine di recuperare attraverso la neocostituita impresa, gli appalti in corso.

Ma a luglio il giudice ha dichiarato
il fallimento. L’impresa vanta una lunga tradizione di famiglia, già portata avanti dal padre dei fratelli Visentin, assime agli zii, ma anche allora, agli inizi degli anni Novanta, a seguito di una condotta poco oculata, venne decretato il fallimento.



ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2012/01/20/news/l-eurocos-ammessa-al-concordato-preventivo-1...

L’Eurocos ammessa al concordato preventivo

Revocata la procedura fallimentare per l’impresa edile Eurocos Srl, storica azienda del Monfalconese, gestita dall’amministratore Luca Visintin.

L’impresa è stata infatti ammessa al concordato preventivo, già presentato e depositato il 20 luglio 2011 e che allora il Tribunale di Gorizia ritenne di non accogliere. A disporre il nuovo provvedimento, depositato lunedì, è stata la Corte d’Appello di Trieste, a fronte del ricorso opposto da Visintin alla procedura fallimentare decretata dal Tribunale di Gorizia. La procedura fallimentare, pertanto, è stata revocata disponendo contestualmente l’ammissione del concordato preventivo. Si tratta del primo caso in Italia di ammissione da parte della Corte d’Appello, non risultando altre procedure simili nel territorio nazionale.

Con il concordato preventivo la società gestita da Luca Visintin procederà al pagamento differenziato dei creditori, suddivisi in sei classi, in primis i quindici lavoratori dipendenti che verranno integralmente rimborsati di quanto spettante. Il procedimento prevede altresì il subentro di un’altra società, la già costituita Villas Costruzioni, sempre riconducibile alla famiglia Visintin, che, quale impresa “assuntrice”, rileverà la Eurocos che cesserà l’attività.

In questo modo verranno così garantiti i pagamenti e la famiglia Visintin, nel contribuire fattivamente all’operazione di salvataggio aziendale, rimarrà radicata nel territorio monfalconese.

Soddisfazione è stata espressa dal legale difensore, l’avvocato Stefano Petronio, che si è avvalso della valida collaborazione dei commercialisti Roberto De Luca, di Gorizia, che ha attestato il piano di Eurocos sostenendone la fattibilità, e Giuseppe Alessio Vernì di Trieste, che ha curato il piano concordatario.

Il legale ha riconosciuto anche l’ottima collaborazione intercorsa con il curatore fallimentare, Giovanni Caccamo, «che ha gestito la vicenda con grande equilibrio».

L’azienda edile vanta una
grande tradizione nel territorio monfalconese, avendo rappresentato una delle più importanti realtà produttive cittadine.

Negli anni Novanta, il padre e i suoi fratelli incorsero in un’altra procedura a rischio, conclusasi con un concordato fallimentare.(la.bo.)



messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2016/01/29/news/giustizia-federale-1....

Crac Triestina e false fatture, Fantinel dal giudice sportivo

Chiuso il procedimento penale, l’ex presidente e il Cda a processo in febbraio. Nei guai anche lo storico dirigente dell’Udinese, Franco Dal Cin, e un giocatore. La Procura romana contesta a tutti di avere contribuito alla cattiva gestione e al dissesto economico-patrimoniale della società di calcio poi dichiarata fallita di Luana de Francisco

UDINE. Compensi “fuori sacco” ai giocatori, fatture per operazioni inesistenti, bilanci fuori controllo. Sono soltanto alcuni dei comportamenti che la Procura della Federazione italiana giuoco calcio (Figc) ha contestato, a vario titolo, a Stefano Fantinel, a sua sorella Maria Elena e ai consiglieri di amministrazione in carica dal 2009 al 2011, nell’ambito dell’inchiesta avviata anche a Roma sulla scorta del processo per bancarotta seguito al fallimento della “Triestina calcio spa”.

Una trasposizione delle contestazioni già rilevate in sede penale, insomma, di cui gli allora vertici della società alabardata dovranno ora rispondere anche davanti al tribunale sportivo.

La data dell’udienza in cui il procedimento sarà discusso è stata fissata per il prossimo 22 febbraio. Ossia, a quattro anni esatti dall’apertura del procedimento disciplinare, che la procura federale aveva messo in moto e, poi, in qualche modo “congelato”, in attesa di conoscere le decisioni del giudice per l’udienza preliminare di Trieste.

Un crac milionario, quello contestato all’allora presidente Stefano Fantinel, e concluso nel maggio 2014 con la pena patteggiata dal suo difensore, avvocato Luca Ponti, in 1 anno 4 mesi e 20 giorni (sospesa con la condizionale), nonostante il lungo elenco di bancarotte e reati fiscali, per una distrazione complessiva di quasi 8 milioni di euro, di cui era stato inizialmente accusato.

Per sua sorella Maria Elena, coinvolta in qualità di legale rappresentante della “Punto logistica & distribuzione” srl di San Daniele del Friuli, e chiamata a rispondere dell’emissione di due fatture asseritamente false alla Triestina per complessivi 540 mila euro, l’avvocato Roberto Mete aveva sollevato l’eccezione di incompetenza territoriale, ottenendo la trasmissione degli atti a Udine.

Dove, lo scorso ottobre, si è difesa ribadendo sia la propria totale estraneità dai fatti di bancarotta, sia che l’attività era gestita «da altri». Tesi che saranno ripetute davanti al giudice monocratico nel processo al via dal 22 luglio. Giorgio De Giorgis, ex giocatore e procuratore sportivo della Triestina, era stato assolto dalle bancarotte e il suo avvocato Giovanni Borgna aveva patteggiato con una multa di 45 mila euro l’ipotesi derubricata della truffa. Per lui, già nel 2013, la Procura federale aveva disposto lo stralcio della posizione.

Ora, completati gli ulteriori accertamenti condotti sull’enorme mole di documenti a sua volta acquisiti dalla magistratura sportiva, a comparire davanti alla sezione disciplinare del tribunale federale nazionale saranno, oltre a Stefano e Maria Elena Fantinel, anche gli allora consiglieri d’amministrazione Luca Visentin, Antonio Manzato, Marco Fantinel, Federico Santi (anche in qualità di ex vice presidente), Furio Avanzini e Franco Dal Cin, storico dirigente dell’Udinese, nonchè Gianfranco Fantinel, in qualità di presidente del Cda e legale rappresentante della Mfi, socio di maggioranza della Triestina (di cui Maria Elena era consigliere d’amministrazione), Elisa Aletti, amministratore unico della “Aletti spa”, socio unico della Ravenna calcio, e presidente della stessa società, ed Emanuele Pesaresi, all’epoca calciatore tesserato con la Triestina.

A tutti si imputa di «avere contribuito, ciascuno in relazione al ruolo ricoperto, alla cattiva gestione e al dissesto economico-patrimoniale della società, già in stato di grave crisi al momento della loro cessazione dalla carica». L’ex presidente, in particolare, avrebbe pattuito e poi corrisposto con assegni e bonifici, nel giugno 2008, ai calciatori della rosa “speciali gratificazioni” in aggiunta al contratto economico depositato in Lega.

Il fascicolo penale aveva contestato una distrazione di 90 mila euro, quali pagamenti in “nero” distribuiti tra Allegretti, Granoche e Petras.

Nel “calderone”, anche le fatture emesse a favore della srl presieduta dalla sorella e le «non meglio definite “prestazioni pubblicitarie” per complessivi 600 mila euro a favore dell’Asd “Triestina
Camp”, inattiva dal 2006, cui si contesta di avere «simulato pagamenti a soggetti terzi che in realtà non avevano percepito nulla».

Il denaro sarebbe stato prelevato dai conti dell’Asd e consegnato in contanti a Fantinel per quasi 500 mila euro.

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22/02/2017 14:09
 
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Caos Treviso, Visentin: “Mai autoproclamato presidente, sto tentando di comprare il club”

Riceviamo e pubblichiamo da Luca Visentin: “COMUNICATO: articolo pubblicato in data odierna 22 febbraio 2017 sul Gazzettino di Treviso scritto dal sig. Zorzo Giampaolo.

ADESSO BASTA: queste le parole del signor Visentin dopo aver letto quanto pubblicato sul quotidiano locale il Gazzettino di Treviso dall’ autore dell’ articolo signor Zorzo Giampaolo;
Il signor Visentin smentisce categoricamente quanto da lui riportato, difatto il signor Visentin non HA MAI CONTATTATO alcun allenatore, ma ha solo ricevuto una telefonata sabato notte dal preparatore Tito Tonella, telefonata che si è risolta con un “faccia quello che si sente di fare e lo faccia bene”, inoltre non si e’ mai proclamato come nuovo proprietario del Treviso Calcio ASD, come non e’ assolutamente vero che ha già raggiunto accordi con i signori Nardin e Dondi. Di fatto la telefonata che è stata fatta al signor Dondi dal signor Visentin era solo per avere un incontro per trattare la cessione del club, al signor Dondi non sono mai state chieste le password per FIGC, notizia Falsa atta solo a screditare l’ operato del signor Visentin. A Dondi e’ stato chiesto solamente ulteriore documentazione per valutare l’ acquisizione del Club semmai fosse disponibile a cederlo.

Quanto ai passaggi societari ci limitiamo a dire che non necessitiamo di consigli da giornalisti su come vanno trasferite le ASD Calcio, in quanto siamo ben seguiti da commercialisti e avvocati, e replichiamo all’ autore di questo articolo artifizioso dicendogli che ognuno si occupi del proprio mestiere invitandolo a non modificare la realtà dei fatti con invenzioni di pura sua fantasia. Il signor Visentin disturbato dall’ articolo pubblicato dal signor Zorzo, lo stesso Visentin ha contattato immediatamente il signor Zorzo, invitandolo a non pubblicare ne tanto meno menzionare più il proprio nome attribuendogli fatti e parole MAI dette dal Visentin stesso e ne tanto meno fatti o azioni riconducibili a lui stesso.
Un tanto per dovuta precisazione rimarchiamo che quanto pubblicato dal Gazzettino in data odierna attribuibile al signor Visentin e’ tutto NON VERITIERO.

Il signor Visentin si riserva ogni azione necessaria a sua tutela.
Sperando di aver chiarito esaurientemente, invitiamo la stampa a riportare la veridicità dei fatti senza alcuna mistificazione”
22/02/2017 14:11
 
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Sti cazzi...GPZ nelle peste ancora una volta...
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Crac Triestina e false fatture, Fantinel dal giudice sportivo

Chiuso il procedimento penale, l’ex presidente e il Cda a processo in febbraio. Nei guai anche lo storico dirigente dell’Udinese, Franco Dal Cin, e un giocatore. La Procura romana contesta a tutti di avere contribuito alla cattiva gestione e al dissesto economico-patrimoniale della società di calcio poi dichiarata fallita di Luana de Francisco

UDINE. Compensi “fuori sacco” ai giocatori, fatture per operazioni inesistenti, bilanci fuori controllo. Sono soltanto alcuni dei comportamenti che la Procura della Federazione italiana giuoco calcio (Figc) ha contestato, a vario titolo, a Stefano Fantinel, a sua sorella Maria Elena e ai consiglieri di amministrazione in carica dal 2009 al 2011, nell’ambito dell’inchiesta avviata anche a Roma sulla scorta del processo per bancarotta seguito al fallimento della “Triestina calcio spa”.

Una trasposizione delle contestazioni già rilevate in sede penale, insomma, di cui gli allora vertici della società alabardata dovranno ora rispondere anche davanti al tribunale sportivo.


Ora, completati gli ulteriori accertamenti condotti sull’enorme mole di documenti a sua volta acquisiti dalla magistratura sportiva, a comparire davanti alla sezione disciplinare del tribunale federale nazionale saranno, oltre a Stefano e Maria Elena Fantinel, anche gli allora consiglieri d’amministrazione Luca Visentin, Antonio Manzato, Marco Fantinel, Federico Santi (anche in qualità di ex vice presidente), Furio Avanzini e Franco Dal Cin, storico dirigente dell’Udinese, nonchè Gianfranco Fantinel, in qualità di presidente del Cda e legale rappresentante della Mfi, socio di maggioranza della Triestina (di cui Maria Elena era consigliere d’amministrazione), Elisa Aletti, amministratore unico della “Aletti spa”, socio unico della Ravenna calcio, e presidente della stessa società, ed Emanuele Pesaresi, all’epoca calciatore tesserato con la Triestina.

A tutti si imputa di «avere contribuito, ciascuno in relazione al ruolo ricoperto, alla cattiva gestione e al dissesto economico-patrimoniale della società, già in stato di grave crisi al momento della loro cessazione dalla carica». L’ex presidente, in particolare, avrebbe pattuito e poi corrisposto con assegni e bonifici, nel giugno 2008, ai calciatori della rosa “speciali gratificazioni” in aggiunta al contratto economico depositato in Lega.

Il fascicolo penale aveva contestato una distrazione di 90 mila euro, quali pagamenti in “nero” distribuiti tra Allegretti, Granoche e Petras.

Nel “calderone”, anche le fatture emesse a favore della srl presieduta dalla sorella e le «non meglio definite “prestazioni pubblicitarie” per complessivi 600 mila euro a favore dell’Asd “Triestina
Camp”, inattiva dal 2006, cui si contesta di avere «simulato pagamenti a soggetti terzi che in realtà non avevano percepito nulla».

Il denaro sarebbe stato prelevato dai conti dell’Asd e consegnato in contanti a Fantinel per quasi 500 mila euro.

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Quindi non solo personaggio dubbio, ma pure recidivo e fresco di mandato di comparizione.... Posso dirlo? Per lui la gogna sarebbe ancora + appropriata visto che si professa Trevigiano DOC....
[SM=g4174346]
22/02/2017 14:16
 
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Caos Treviso, Sundas si autoproclama direttore tecnico e paga i campi di allenamento
Non c’è pace per l’Acd Treviso. I presidenti sono due, uno per la Figc (Nardin) e l’altro per l’Ufficio delle Entrate (Dondi) ed entrambi hanno un loro Direttivo. Quattro sono invece i diesse: Frandoli per il progetto di Dondi, Sundas che rappresenta se stesso, Biasin per Bisogno e Blanditi per Visentin. Intanto arrivano i primi problemi per l’ultimo corso. Dopo i solleciti, i campi di allenamento sono pagati da Sundas che si è autoproclamato responsabile area tecnica e addetto al marketing. Qualche giocatore attende però dei rimborsi come i mister Bianconi e Tonella. Non si deve dimenticare Bisogno che si dice pronto a rilevare la società ma dopo due mesi non ha fatto passi in avanti.
[…]
Dondi intanto cade dalle nuvole. «Visentin – dice l’imprenditore mantovano – mi ha contattato per capire come deve muoversi per convincere Nardin a cedergli la password ma non ha mai affrontato il discorso legato alla mia presidenza. Intanto mi hanno anche chiesto di pagare gli affitti dei campi di allenamento ma ho risposto che il presidente sportivo è Nardin e che io non ho mai fatto richiesta di campi di allenamento e neppure di nuovi tesseramenti. La situazione è sempre più intricata ma siccome non sono da solo in questa avventura a Treviso, mi devo relazionare anche con gli altri imprenditori che non mi pare abbiano intenzione di mollare».
[…]
(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
22/02/2017 14:19
 
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Questi non sono + in possesso delle proprie facolta' mentali: Tonella, e le si va a consigliare da questa gente?? Se ne resti a casa, per decenza e rispetto dei tifosi - altro che onorare la maglia...

E Bianconi dica a quelli della Juniores di non prestarsi a sto sporco gioco: nemmeno uno deve rensersi disponibile alla Domenica.
22/02/2017 18:54
 
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www.trivenetogoal.it/2017/02/22/caos-treviso-zorzo-gazzettino-replica-a-visentin-mai-viste-trattative-condotte-in-questo-mod...

Caos Treviso, Zorzo (Gazzettino) replica a Visentin: “Mai viste trattative condotte in questo modo”

mercoledì 22 febbraio 2017 - Ore 16:10


Riceviamo e pubblichiamo dal giornalista del Gazzettino Giampaolo Zorzo a proposito del comunicato odierno inviatoci da Luca Visentin: “Mi spiace molto aver creato “disturbo” al sig. Visentin ma se gli basta così poco, deve farsi anche delle domande e non solo dare risposte. Il signor Visentin si sta muovendo con una media di un comunicato al giorno cosa che un semplice tifoso non mi risulti faccia e se, come dice, sta trattando l’ACD Treviso, generalmente prima l’acquista e poi lo comunica invece in questo caso prima si parla, poi si scrivono comunicati e infine, forse, si cerca di comperare. Mai viste trattative condotte in questo modo. Infine, smentisce di aver telefonato al sig. Tito Tonella dove lo invitava ad andare a Giavera del Montello come allenatore per il match contro il Sedico. Ebbene, alla presenza di altri giornalisti, Tonella ha dichiarato che il sig. Visentin lo aveva chiamato la sera precedente l’incontro per convincerlo a sedersi sulla panchina.Questa mattina è vero, il signor Visentin mi ha contattato telefonicamente ma non sono riuscito a capire cosa volesse perché i decibel che ha usato per far uscire le parole di bocca erano da “inquinamento acustico” e dopo averlo invitato (inutilmente) ad avere un comportamento e un atteggiamento più civile ho riagganciato. Da sempre parlo e ascolto tutti ma le conversazioni devono avere un contraddittorio e non essere un monologo altrimenti non si trova la minima collaborazione. Ringrazio comunque il “trevigiano di nascita” e “triestino di adozione” perché mi sta dando una grande lezione professionale e di vita che io, dopo 40 anni che faccio questo lavoro, evidentemente non avevo ancora colto. Per fortuna è arrivato lui…”
22/02/2017 18:57
 
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Stavolta bisogna applaudirlo [SM=g9310]
22/02/2017 19:04
 
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Come sempre, dilettanti allo sbaraglio....se penso a Tonella, mi viene in mente un'espressione Inglese che fotografa esattamente la sua posizione: 'piggy in the middle'...un motivo in più per farsi da parte.

Visti gli altarini scoperti dal buon Zakk con i suoi due post, direi che tra i 4 corsari all'arrembaggio, l'unico che abbozza commenti un po' sensati e mostra una parvenza di competenza è il tortello... Vediamo chi andrà in panchina domenica a dirigere le ciofeche...
22/02/2017 19:13
 
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Visentin....quando gli è stato fatto notare l'articolo di Zakk ha risposto che lui è stato poi assolto.

Classico all'italiana, "ero in mezzo alla merda, con gente che è fallita, con tramacci e fatture false, ma per il tribunale sono pulito e non ne sapevo nulla."

Carta canta...ma la morale è sporca, personalmente uguale agli altri individui che stanno perseguitando il Treviso da un pò di anni.

bora.la/2010/07/21/obiettivo-serie-b-la-triestina-chiede-lanticipo-sullabbo...

anche qui compare come vice presidente....deve essere stata la gestione Fantinel, fatture false e processi per svariati milioni.

Insomma, Visentin può vantarsi di quello che vuole...per me più distante sta meglio è, tanto con questi la sofferenza non è ancora tanto lunga!!!

ricordiamoci, che questo poi ha scoperto che poteva essere interessato al Treviso da un post in facebook!! Ma dove voemo ndar!!!
22/02/2017 19:44
 
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Nel 2009 il fratello aveva provato a prendere l'allora disastrato Potenza in Prima divisione.

www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/notizie-nascoste/141544/il-friulano-visentin-vorrei-il-pote...

Il friulano Visentin: «Vorrei il Potenza»

POTENZA - Il Potenza Calcio (Prima divisione, girone B) potrebbe trovare un acquirente, dopo la decisione di cedere la società, annunciata la scorsa settimana dall’attuale proprietario, Giuseppe Postiglione: un condizionale d’obbligo, poichè l’imprenditore friulano Simone Visentin, giunto nel capoluogo lucano per avviare le trattative, non è riuscito a incontrare Postiglione «poiché irreperibile». È quanto ha spiegato in serata, a Potenza, lo stesso Visentin. L’imprenditore nel pomeriggio ha però incontrato il direttore generale del Potenza, Vittorio Galigani, il quale ha confermato la «disponibilità alla cessione della società».

La trattativa, però, va avviata con gli uffici legali di Postiglione, come confermato anche da una nota dell’ufficio stampa del Potenza. Sull'assenza dell’attuale proprietario, però, non ci sono state notizie certe: rispondendo alle domande di giornalisti e tifosi, Visentin ha spiegato di «non aver avuto spiegazioni», mentre la nota della società parla di «impossibilità a intervenire di Postiglione». Tutto è rimandato alla prossima settimana, quando serviranno «bilanci e dati del Potenza» per riflettere su trattative e offerte.


www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/notizie-nascoste/141544/il-friulano-visentin-vorrei-il-pote...

POTENZA: Cessione Potenza, Visentin si spazientisce

sabato 7 novembre 2009
in Lega Pro

L´imprenditore friulano è infastidito dalla lunghezza dei tempi e dall´impossibilità di visionare le carte contabili del club e si chiede: «Ma Postiglione vuole vendere o no?»

“VOGLIO che Postiglione si esponga in modo chiaro, deve farmi capire se vuole davvero vendere il Potenza”. Simone Visentin, non possiamo ancora dire se a torto o a ragione, dà l’idea di uno che sta per esaurire la pazienza. Aspetta un cenno esplicito da Postiglione, vuole incontrarlo di persona, pur sapendo del grave momento di difficoltà che sta vivendo il patron rossoblu.
L’imprenditore friulano non vede di buon occhio l’attuale andazzo di una trattativa che stenta a decollare. Vuole un contatto diretto, faccia a faccia, con Postiglione. “Voglio avere il piacere di conoscerlo - ci spiega - voglio che davanti ad un caffè mi dica che vuole vendere il Potenza, da quel momento possono entrare in gioco tutti i consulenti di questo mondo, sia i miei che i suoi”.
E’ il ragionamento di un friulano rigido, quadrato. Per lui il mancato incontro de visu è un particolare assai importante, “una banalità che però sta facendo diventare tutto talmente difficile”. Il ragionamento di Visentin non è contorto, dal suo punto di vista. “Una trattativa per vendere eventualmente la mia azienda di Monfalcone - ci spiega al telefono - non la intavolerei certo a Palermo, per quanto mi riguarda parliamo di una società che ha sede a Potenza, quindi la trattativa si deve svolgere nel capoluogo lucano”. Poi però corregge il tiro, convintissimo solo di non voler mettere piede a Salerno: “se Postiglione è d’accordo a questo punto potremmo incontrarci anche a Roma, risparmierei metà strada, ma il suo indirizzarmi a vari consulenti non fa altro che complicare le cose”.
Quel che apprendiamo, in ogni caso, è che Visentin ha letto quanto riportato sull’edizione di ieri del nostro giornale. Il Potenza, ad oggi, costa circa 260mila euro al mese. “Credo che bisognerebbe essere soltanto grati a chi dimostra seriamente di volersi sobbarcare un onere del genere, Postiglione un prezzo non me l’ha mai fatto ma leggendo varie cifre bisogna ricordarsi di una cosa: la Triestina, in B, è stata acquistata per quattro milioni di euro”. Parametro, da quel che sottintende il costruttore di Monfalcone, su cui regolarsi per una valutazione congrua di una società di Prima Divisione che naviga in cattive acque.
Ancora Visentin: “per me si tratta di una normale cessione d’azienda, possono bastare anche due o tre giorni per portarla a compimento se c’è forte volontà in tal senso”.

Fonte: www.ilquotidianodellabasilicata.it

La Redazione
22/02/2017 20:56
 
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«Domenica vogliamo vincere il derby»
www.oggitreviso.it/%C2%ABdomenica-vogliamo-vincere-derby%C2%B...

TREVISO - “Domenica prossima il Treviso Calcio si gioca una grossa fetta di salvezza. E' il momento di mettere da parte divisioni e personalismi ed andare in massa a Castelfranco Veneto per sostenere la squadra nel derby con il Giorgione”.

A suonare la carica è Alessio Sundas (nella foto), direttore della Sport Man e responsabile unico del settore tecnico del Treviso Calcio che, in vista dell'atteso scontro salvezza, ha lanciato un messaggio forte e chiaro alla tifoseria biancoceleste.

Comprendiamo che i tifosi del Treviso Calcio siano ancora scottati dalle tumultuose vicende societarie di un recente passato – prosegue Sundas – ma ci sono momenti nella storia di un club in cui occorre indossare l'elmetto ed andare all'attacco. Il Treviso Calcio è un patrimonio con 108 anni di storia che non può essere dissipato per antichi rancori.

Negli anni cinquanta sulla panchina biancoceleste sedeva un allenatore mito del calcio italiano come Nereo Rocco, questa società deve essere protetta e rilanciata ad ogni costo.

Abbiamo evitato la cancellazione della società con uno sforzo non indifferente, portando in Veneto giocatori di ottimo livello che possono evitare la retrocessione nelle categorie inferiori. Un'onta che il Treviso Calcio non merita.

Ma per acciuffare la salvezza abbiamo bisogno dei tifosi, la squadra deve sentire il calore di una intera città, chiediamo fiducia per centrare questo importante obiettivo. Mancano nove partite al termine del campionato di Eccellenza, saranno nove battaglie da affrontare con il coltello tra i denti. Battaglie che possiamo vincere solo se avremo al nostro fianco la tifoseria biancoceleste”.

Il manager Sundas ha poi rivelato come sia iniziata la grande corsa dei giocatori svincolati ad essere tesserati dal Treviso Calcio. Con richieste che arrivano da tutta Italia.

“In questi giorni stiamo tesserando altri atleti di buon livello, rispondiamo con i fatti a tutti quelli che sui social o sui mass media ci accusano di fare solo proclami.

Abbiamo ingaggiato il terzino senegalese Diou Papa Aya, ma la notizia più interessante è che stiamo per concludere il tesseramento del difensore Raul Ferrari, che giocò col Treviso quattro anni fa. Infine, per rinforzare e collaborare con lo staff tecnico stiamo facendo arrivare dalla Sicilia l’allenatore Anthony Privitera. Collaborerà con l’attuale allenatore”.

Infine il manager Sundas ha parlato forte e chiaro a mass media e personaggi che accusano la Sport Man di non essersi rimboccata le maniche concretamente.

“Desideriamo chiarire che le spese degli hotel e le altre uscite economiche per garantire la sopravvivenza del Treviso Calcio sono coperte in questo periodo dalla Sport Man. Che sta investendo per lanciare una scommessa alla tifoseria ed a tutta la cittadinanza. In tre anni riporteremo il Treviso in Lega Pro.

E non sarebbe la prima volta visto che il Treviso è l'unica squadra in Italia ad aver ottenuto 3 promozioni consecutive nel 1994-95, 1995-1996 e 1996-1997 dalla Serie D, alla Serie B, giungendo sempre al primo posto in classifica a fine campionato. Chiediamo solo fiducia e possibilità di lavorare. E domenica tutti a Castelfranco Veneto per vincere”.
[Modificato da FrankUK 22/02/2017 20:59]
22/02/2017 21:07
 
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Qualcuno gli cacci un tappo di damigiana in bocca, per pieta'!

Calore...coltello...sospetto gia' dove finirebbe se entrambe finissero nelle mani di chi ha 'sistemato' Nardin... [SM=g4174368]

Addirittura si sporca la bocca col nome di Nereo Rocco e invoca la gestione Caberlotto....pure bestemmie in bocca ad uno - l'ennesimo - che non ha capito proprio una mazza...

Invocare la vittoria col Giorgione vuol dire moltiplicare per 10 gli sfotto' che ogni volta che scendono in campo si generano durante e dopo la partita.

Purtroppo se questo racatta dalla Sicilia il fantomatico mister mentre Tonella e/o Bianconi gli reggono il moccolo, si continuera' a soffrire.... [SM=g10950] [SM=g10255]
23/02/2017 13:47
 
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Caos Treviso, incontro a tre spostato a domani. Visentin: “Tentennamenti che non mi garbano…”
Avrebbe dovuto svolgersi ieri ma è stato spostato a domani: è l’incontro a tre fra Luca Visentin, l’imprenditore che intende acquisire l’Acd Treviso, Isidoro Dondi e Tiziano Nardin, gli attuali presidenti del club biancoceleste, uno riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate, l’altro dalla Federazione regionale. Una matassa davvero ingarbugliata, che pare difficile sciogliere. «Mi ha chiamato Dondi dicendo che non poteva per impegni di lavoro – spiega Visentin – e Nardin senza Dondi chiaramente non viene, anche se ha ribadito la volontà di dare le dimissioni, a patto che lo faccia anche Dondi. In ogni caso Nardin non è un grosso problema, è solo l’ultimo passaggio da compiere. In verità tutti questi tentennamenti non mi garbano granchè, però va bene, aspettiamo ancora».

[…]

Visentin, lei chiede chiarezza, merce che quest’anno al Calcio Treviso sostanzialmente non s’è mai vista: domani, ammesso che ci sia questo incontro, cosa pensa potrà produrre? «Dondi mi ha detto che è in trattative con un’altra società (il Mantova, ndr) e che mi porterà tutto un incartamento, sul quale poi dovrò fare le mie valutazioni, aggiungendo che lui comunque è disponibile a trattare. Mah, io lo spero vivamente, anche se mi sto accorgendo che fra il dire e il fare c’è di mezzo non il mare, ma l’oceano».

(Fonte: Tribuna di Treviso. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)

Nardin non e' un grosso problema??? E il tortello ha la testa da un'altra parte....campa cavallo..
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