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Promozione 2017/2018: TREVISO-Villorba

Ultimo Aggiornamento: 17/09/2017 22:59
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15/09/2017 00:10
 
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Se giochiamo come in coppa prima dell'espulsione di Nichele non c'è storia.
[Modificato da giotv 15/09/2017 09:03]
16/09/2017 09:53
 
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Col campo fradicio forse si complicano le cose.
17/09/2017 17:44
 
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Risultato umiliante considerando tutto. Un Treviso che non mi è parso così superiore, troppo macchinosi nelle azioni, molti passaggi e pochi tiri. Mi fermo qua.
17/09/2017 18:16
 
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Assolutamente d'accordo con LMC: di giocatori di 'serie superiore' ne ho visti due: Guercilena (migliore dei suoi) e Cesca, una specie di Luca Toni che purtroppo risulta sprecato se non viene rifornito decentemente, o rifornito punto e basta. Non male Callegaro, i nostri terzini senza infamia e senza lode, per il resto stendiamo un velo pietoso.

Villorba che nonostante un arbitro che ha dato licenza di pestare Guercilena agli avversari per tutta la partita, in fondo non ha rubato granche', anche se il pareggio sarebbe stato risultato giusto.

Gli spazi per penetrare sulle fascie c'erano e pure per vie centrali, ma si son spesso preferiti cross pietosi al povero Cesca che si e' sbattutto l'anima per cercar di tirar fuori il classico coniglio dal cilindro (e forse si meritava pure un rigore). Ma quando non hai gente che sia capace a mettere dentro un cross che sia UNO - tutti immancabilmente fuori o sul portiere - non c'e' Cesca che tenga. Pala avra' anche le sue colpe (x es. Pasqualini dentro prima?), ma con dei piedi del genere....non parliamo poi di Meite, oggi assolutamente irritante e che avrei preso a calci nel fondoschiena quando ha sparato il pallone del pareggio nell'unico posto dove non doveva tirare: in bocca al portiere.

Infine, non so che domenica passera' Nichele quando dovra' marcare Gnago...

PS: Titolo della domenica: 'Come NON raggiungere 300 tessere abbonamento' [SM=g2172102]

17/09/2017 22:59
 
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SILURATI Ripresa da incubo: Treviso punito da un missile del Conte di Villorba (0-1)


Pesante, fragorosa caduta del Treviso, che stecca il debutto casalingo in campionato contro quello stesso Villorba battuto e dominato – almeno fino all’evitabile rosso di Nichele – appena due settimane prima, nel secondo turno di Coppa Italia.
Prima del fischio d’inizio i biancocelesti si presentano con un’assenza pesante (ma che non basta a giustificare la deludente prova del collettivo): uscito per infortunio a Vedelago, l’esterno offensivo Garbujo è indisponibile, così Pala punta su Banzato a supporto di Guercilena e Cesca, con Meite “sacrificato” sulla fascia, in un centrocampo a 4. Sicuramente pesante dell’ex Montebelluna e Nervesa, ma nel primo tempo, almeno, il Treviso riesce a tradurre in parte la propria superiorità numerica, anche se davanti all’area e sotto porta denota quella mancanza di cinismo e concretezza già notata nelle partite precedenti (escluso l’ingiudicabile 6-0 all’Union Sile). Cinismo che invece non sembra mancare al navigato Villorba, poco appariscente ma molto più concreto. Tant’è che la prima occasione capita nei primi minuti proprio agli ospiti, che con pochi tocchi servono un bella palla in area alla boa centrale Schifano. La sua mezza girata imprecisa (palla a lato) mette comunque in apprensione Niero. Il piccolo rischio suona la sveglia del Treviso: cross dalla fascia, Cesca controlla spalle alla porta, lascia sfilare la palla alla propria sinistra e fa partire una bella girata che attraversa tutta l’area piccola e termina di poco a lato. E’ l’unico vero squillo del gigante d’attacco biancoceleste, che al 10′ sfrutta malissimo l’ottima sponda di Meite, facendo partire un tiraccio più degno di Monigo che del Tenni. E cinque minuti, come prima dimostrazione che non è giornata buona per il Treviso, arriva la prima (nella ripresa ce ne sarà un’altra altrettanta colossale) frittatona difensiva che per poco non costa cara: persa banalmente in un’azione d’attacco del Treviso, il Villorba è bravo a ripartire in contropiede e con un tocco il ventenne De Marchi si trova lanciato a rete, marcato stretto da Rosina e con Niero in sucita disperata. Incompresione tra i due compagni di squadra o prima, grande incertezza di giornata del giovane portiere, fatto sta che l’attaccante avversario riesce ad anticiparli entrambi e spedire il pallone verso la porta, ma per fortuna l’estremo difensore riesce a rimediare al pasticcio difensivo. Villorba che peraltro reclama, dopo una punizione dalla sinistra, per un fortuito tocco di mano di Marchiori: dopo i due rigori generosi di due settimane fa sarebbe stato troppo…
Il Treviso, comunque, non sembra trovare il bandolo della matassa, con una manovra lenta e macchinosa. Eppure i biancocelesti sfiorano il vantaggio, grazie al primo vero pasticcio difensivo degli ospiti. Furiosa incursione di Nichele, che sfonda verso l’area e serve Banzato; il difensore ospite Guarnieri entra alla disperata, ma invece di sventare il pericolo apre un’autostrada allo stesso Nichele, il cui sinistro viene smorzato dal portiere, mentre Meite, pronto al tap in vincente, viene anticipato all’ultimo dal provvidenziale intervento di un altro difensore gialloblu. Il Treviso, come detto, attacca in maniera un po’ confusionaria (ma vista l’involuzione che si vedrà nella ripresa non ci sarebbe nulla di cui lamentarsi…), tuttavia sembra vicino a un vantaggio tutto sommato meritato, ancora una volta più grazie a uno svarione difensivo avversario che ad un’azione di gioco sapientemente costruita. Ottima incursione sulla destra di Callegaro, che serve Banzato, la cui scialba conclusione (o assist?) viene malamente rinviata da un difensore ospite: Tessari non ci pensa due volte e fa partire un tiro potete ma troppo centrale, che Urban devia sopra la traversa sentra troppi timori.
Nell’ultimo quarto d’ora i biancocelesti continuano a premere. Prova a salire in cattedra un Meite, globalmente abulico e spesso confusionario, ma forse troppo depotenziato e lontano dalla porta nello scacchiere predisposto da mister Pala. Al 34′ l’ivoriano prende l’iniziativa da posizione centrale, e fa partire un bel destro potente che finisce di poco fuori alla destra di Urban. E’ un fuoco di paglia, visto che il Treviso spende il resto del tempo (e della partita, come si vedrà) in sterili “torelli” e improbabili triangolazioni al limite dell’area, preferendoli a concretezza e semplicità, doti decisamente più utili in una categoria come la Promozione.

Il rodato Villorba di mister Da Rold, invece, gioca semplice ed è anche un po’ fortunato: così, dopo appena due minuti, trova il gol del vantaggio con un bolide da 35 metri di Mirco Conte, che sorprende il giovane Niero. Doccia gelata sul Tenni, e su un Treviso che di fatto non si sveglierà più.
La reazione dei biancocelesti è confusionaria e inconcludente, tant’è che in tutta la ripresa l’unica vera grossa occasione arriva appena dieci minuti dopo lo svantaggio: punizione dalla sinistra di Tessari con deviazione aerea di Banzato e miracoloso intervento di Urban, mentre sulla ribattuta a porta vuota Nichele viene disturbato quel tanto che basta da Mirco Conte (che dopo aver fatto un eurogol, decisivo per la vittoria finale, ne sventa di fatto uno del Treviso risultando senza dubbio l’Mvp del match), e la sua ribattuta attraversa tutta l’area piccola strozzando l’urlo in gola alla curva Di Maio. Sembra il grido di battaglia che apre una mezz’ora abbondante di furiosi assalti all’area del Villorba, il preludio di un terribile assedio… E invece il Treviso attacca senza lucidità, con una manovra lenta e prevedibile, arrivando spesso dopo sul pallone rispetto a un Villorba grintoso, organizzato difensivamente e, nonostante tutto, pronto a ripartire in contropiede con pochi tocchi. Niente di eclatante, ma si vede una squadra con un minimo di organizzazione, nonostante un livello tecnico complessivamente inferiore (ma non troppo per quanto visto oggi) a un Treviso bravo solo a perdersi in infiniti, estenuanti fraseggi, destinati a concretizzarsi in una quantità industriale di lenti e “telefonati” cross dalle fasce (specialmente da sinistra) sui quali Urban dorme quasi sempre sonni tranquilli. Dopo un primo tempo a tratti buono, la ripresa del Treviso è quasi imbarazzante nella sua pochezza, e il pubblico comincia ben presto a rumoreggiare. Un piccolo sussulto arriva troppo tardi, nel finale, quando dopo una percussione biancoceleste in area Meite si trova tra i miei la palla del pari, ma il suo tiro di fronte all’area piccola è troppo centrale per Urban, che controlla in due tempi. Nell’azione successiva, partita da un lancio lungo di Urban, per poco non arriva il raddoppio dopo un’altra frittata difensiva, a dimostrazione che non è proprio giornata per tutti i reparti del Treviso: a seguito di uno sciagurato retropassaggio di Tessari che sorprende Niero (per lui giornata da incubo, pur essendo stato meno impegnato de n. 1 avversario), il neoentrato Pizzolato si ritrova con la palla del ko definitivo tra i piedi ma, da posizione defilata, spedisce sull’esterno della rete.
Nemmeno nei miseri tre minuti di recupero (davvero pochi viste le perdite di tempo degli ospiti) concessi dall’arbitro Castellini di Este il Treviso riesce a creare grossi pericoli, esclusa una deviazione area di Pasqualini finita abbondatemente a lato.

Poco, troppo poco per una squadra che si candida pubblicamente (e a ragione, visto il mercato estivo e le parole spese dal presidente) a giocarsi la vittoria con lo scatenato Portomansuè degli ex Sakajeva, Del Papa e il sempre devastante Gnago. Uno che in questa categoria ha dimostrato di poter fare una grsande differenza proprio con la maglia del Treviso. Il campionato è lungo, giornate storte come questa possono capitare anche contro squadre più scarse del Villorba, specie per una squadra completamente nuova come il Treviso, ma questo clamoroso ko interno, un primo campanello d’allarme da non sottovalutare assolutamente, deve servire veramente da lezione. Perché il Treviso di oggi, specialmente del secondo tempo, non sembra ancora una squadra che si è calata nella categoria.

Dopo l’incubo surreale vissuto lo scorso campionato, esserci ancora e con una squadra in grado di giocarsi il ritorno immediato in Eccellenza è già qualcosa di importante e, fino a qualche mese fa, insperato. Inoltre la recente ricomparsa di uno dei tanti grotteschi “spettri” che hanno animato il nostro 2017 da incubo, ci ricorda quanto sia facile spezzare il fragile equilibrio faticosamente raggiunto. Ma proprio per evitare pericolose ricadute, specialmente dopo gli sforzi profusi da una società che si sta lentamente guadagnando la fiducia di una tifoseria ormai scettica per natura, bisogna subito riscattare l’impronosticato scivolone odierno. Mercoledì c’è il terzo e decisivo terzo turno del Trofeo Promozione, a Preganziol (il Tenni, quasi a voler riflettere i tempi attuali, è “senza luce”…), contro il Lovispresiano. Un appuntamento da non sbagliare, visto l’importanza che questa Coppa Italia di categoria riveste per la promozione in Eccellenza. Urge un riscatto immediato, per allontare i soliti sciacalli e i gufi sempre ansiosi di cantare il de profundis del Treviso calcio e, soprattutto, dello stadio Tenni…

TREVISO-VILLORBA 0-1 (0-0)

RETE: 2′ st Conte.
TREVISO (3-4-1-2): Niero; Marchiori, Nichele, Rosina (st 45′ Casarin); Callegaro (st 15′ Pegoraro), Tessari, Meite, Carraro; Banzato (st 34′ Pasqualini); Cesca, Guercilena. All. Pala
VILLORBA (4-4-2): Urban; Guarnieri, Pol, Moretto, De Longhi; Conte, Carniato (st 45′ Vacilotto), Guidolin, Allegri; Schifano (st 20′ Pizzolato), De Marchi. All. Darold.
ARBITRO: Castellini di Este.
NOTE: giornata soleggiata, terreno in discrete condizioni.

RISULTATI

Vazzola – Conegliano 2-1
Lovispresiano – Opitergina 3-1
Noventa – Fontanelle 0-1
Portogruaro – Vedelago 2-2
Portomansuè – Miranese 2-0
San Gaetano – Città di Caorle-La Salute 2-2
TREVISO – Villorba 0-1
Union Sile – Caerano 1-1

CLASSIFICA

Portomansuè 6
Vazzola 6
Lovispresiano 4
Fontanelle 4
Città di Caorle-La Salute 4
Portogruaro 4
Villorba 4
TREVISO 3
Conegliano 3
San Gaetano 2
Vedelago 1
Unione Sie 1
Caerano 1
Noventa 0
Miranese 0
Opitergina 0
[Modificato da ZakkTV 18/09/2017 02:43]
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