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Il Treviso punta a un 2020 d’altra categoria
Pinzi, presidente del Consorzio: «Siamo già in 65, le aziende premono per entrare. A marzo grande evento al Tenni»
Andrea Dossi 30 Dicembre 2019
Si chiude un anno di svolta per il Treviso. A parte (forse) la parentesi dell’era Visentin di due anni fa, da quanto non si passavano delle feste natalizie (abbastanza) tranquilli? Abbastanza tranquilli poiché il secondo posto in Promozione non era certo tra le migliori speranze, ma d’altro canto c’è una maggiore stabilità e l’elemento si svolta del 2019 è stato il consorzio Treviso Siamo Noi, che costituisce la base economica, e non solo, del Treviso. Chiamato in causa, il presidente del Consorzio Marco Pinzi è soddisfatto dei primi sei mesi di vita del progetto, oltre la prima squadra, anche se non parla di risultati sportivi, però lascia intendere le ambizioni.
Pinzi, come si chiude il 2019 del Consorzio?
«Partiamo dal presupposto che, dopo aver creato il consorzio, volevamo 50 aziende per fine anno. Siamo arrivati a 65 e con tantissime richieste che valuteremo a inizio anno. Il risultato è più che soddisfacente. Oggi come oggi siamo equilibrati con il budget prefissato: a livello di sponsorizzazioni con il Treviso siamo in linea con quello che ci siamo prefissati per portare al termine la stagione».
Oltre ai “schei”, cos’altro ha portato il Consorzio al Treviso?
«C’è un po’ di tutto. Il consorzio nasce per mettere in contatto le aziende: il concetto è di creare incontri. Vogliamo mettere in cantiere degli eventi tra consorziati e puntare su un evento al Tenni con tutti i consorziati, verso marzo: fare una festa in cui tutti promuovono i propri prodotti. E per il 2020 ci sono sicuramente in preventivo dei lavori allo stadio».
Dal punto di vista sportivo, come giudicate la prima parte di campionato del Treviso?
«Tutto sommato siamo soddisfatti. Ci sono stati mezzi passi falsi che speriamo di sopperire nel ritorno, c’è stata una squadra che non ha veramente perso un colpo. Una cosa di cui sono veramente soddisfatto sono i risultati del settore giovanile che per me è la cosa più importante del progetto, una cosa basilare affinché funzioni tutto il resto».
L’obiettivo del 2020 è andare in Eccellenza?
«L’obiettivo è di arrivare al miglior posto possibile. Parlerei di migliorare la posizione attuale».
Come vede il Treviso nei prossimi anni?
«Spero di vederlo molto bene tra cinque anni. Questo vuol dire avere una società consolidata, avere un consorzio consolidato e, in rapporto a questo, avere dei risultati sportivi. La speranza di questo progetto è ovvio, migliorare e crescere di anno in anno. La crescita sportiva, oltre a quella del settore giovanile, vuol dire anche l’escalation della prima squadra. L’obiettivo da centrale, però, è quello di avere una società e un consorzio consolidati, cioè non un anno siamo qua e l’anno dopo non c’è più nessuno, com’è successo altri anni».
Giovanissimi al Tenni. In questa sosta natalizia l’attività del Treviso non si ferma: stamattina alle 10.30 il Tenni è aperto per accogliere la partita dei giovanissimi regionali tra i biancocelesti, primi in classifica, e il Ponzano. La società vuole dare risalto al settore giovanile e tenere lo storico impianti fruibile al pubblico. —
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