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fonte: notiziariocalcio.com
Campodarsego, Masitto: «Mio futuro? Non ho parlato con Treviso e Dolomiti Bellunesi»
22.05.2023 17:45
Il pari con la Luparense dopo oltre 120' minuti di gioco è valso la vittoria play-off del girone "C" di Serie D per il Campodarsego. Un successo che quasi certamente non servirà ad ottenere il ripescaggio, la squadra biancorossa è dietro nella graduatoria ripescaggi (clicca qui) e non è ancora ufficiale la posizione del club sull'eventualità, ma che certifica l'ottima stagione della squadra allenata da Cristiano Masitto.
Proprio a margine della finale di ieri ha parlato, come ripreso da padovaoggi.it, il tecnico Masitto: «Due anni fa, quando mi ha chiamato il presidente Pagin dopo la salvezza raggiunta nelle ultime giornate, mi ricordo che le parole erano state 'Mister c'è da rifare tutto, te la senti?' Se penso a dove siamo partiti, a quanto ci siamo rimboccati le maniche e dati da fare, la finale vinta è il coronamento di qualcosa di importante. Dedico questa finale alla famiglia Pagin e alla madre di Perez. Il ragazzo ha fatto un gesto eccezionale venendo a giocare contro la Luparense, a cui vanno i miei complimenti. Abbiamo centrato l'obiettivo, migliorando il percorso dello scorso anno, per questo motivo faccio i complimenti ai miei giocatori. Aver raggiunto il risultato prefissato ad inizio stagione, contro una squadra forte come la Luparense, che ha fatto una grande partita e merita solo complimenti, non era facile. Sarebbe stato un dispiacere se avessimo concluso l'annata perdendo su un errore tecnico di uno dei migliori giocatori della stagione come Oneto. Il gol al 94' avrebbe potuto ammazzare chiunque, ma noi non ci siamo 'sdraiati' e Buratto ha fatto gol. Era destino che dovessimo vincere questo playoff, non potevamo sbagliare. Credo si sia visto uno spirito importante. Resta un solo rammarico: essere arrivati a sei punti dal primo posto del Legnago. In un campionato così aperto, chissà... In finale è sempre difficile vedere bel calcio, ma credo si è vista una gara intensa, con la volontà di giocare palla a terra. Lo spirito nostro è sempre stato quello di giocare con una filosofia di gioco chiara. Non è mai stato semplice, sia chiaro, ma ci abbiamo sempre provato. Sono felice del gol arrivato su corner, il 24esimo su 51 realizzati, vuol dire che la squadra è cresciuta. Senza Farebegoli ho riportato Buratto in mezzo e con l'assenza di Buongiorno in avanti, i cambi erano obbligati. La mossa di Cuppani ala sinistra e di Rivi nella ripresa, lo puoi fare se hai una rosa forte. Dovevamo soffocare il palleggio dei Lupi, caratteristica in cui sono maestri. Poi la fatica si è fatta sentire e i cambi, tutti giovani molto istintivi, sono stati meravigliosi. Futuro a Treviso? Non c'è niente al riguardo. Treviso, Dolomiti Bellunesi, non ho mai parlato con nessuno. In queste settimana sono stato focalizzato solo sul Campodarsego. Ora ho un appuntamento con il presidente Pagin nei prossimi giorni e vedremo. Chiaro c'è da alzare l'asticella, come è giusto che sia, continuando a portare il Campodarsego dove merita: in alto. Se raggiungi grandi risultati, anche giocatori potenzialmente bravi possono approdare in questa squadra. Sono testardo e voglio vincere».
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