2004-05: Pescara-Treviso

Per Varricchio merda:ti odiavo prima adesso ancor di più!Bastardo oltretutto vai a simulare il rigore!!!!!

Lunedì, 7 Febbraio 2005


Il Treviso si ferma a Pescara. Una sconfitta di ...


Pescara
Il Treviso si ferma a Pescara. Una sconfitta di misura, ma comunque evitabile visto che i veneti hanno potuto giocare quasi l'ultima mezz'ora in superiorità numerica per l'espulsione del pescarese Terra. A un primo tempo soporifero ha fatto seguito una ripresa più accesa, che ha messo in mostra un Treviso spuntato davanti e un Pescara estremamente pragmatico.

Non è stata una gran prestazione da parte degli uomini di Pillon, anche se il match è stato deciso da un episodio da rivedere. Simonelli riuncia a modificare la squadra dopo la debacle di Bergamo e schiera lo stesso undici ad eccezione di Fanucci al posto di Sbrizzo; nel Treviso, spazio dal primo minuto all'acciaccato Reginaldo, mentre Dall'Acqua comincia in panchina.

Minuti iniziali di studio poi, al 13', è la squadra di casa a farsi pericolosa: punizione a effetto dalla destra di Minopoli, Antonini si erge e di testa impegna Ballotta. Qualche attimo dopo, Varricchio (un ex) prova un diagonale da posizione ravvicinata ma decentrata, stavolta Ballotta deve fare solo ordinaria amministrazione.Al di là di qualche episodio, la partita sonnecchia un po', probabilmente perché il Pescara teme molto la velocità dei possibili contropiedi dei trevigiani. Brivido al 25', quando Zaninelli fa da ponte per D'Agostino, che prova a concludere ma ci si mette Zeoli a sbrogliare la matassa. Bella azione di Job al 34', fino al limite dell'area, quando decide di servire Croce, che però preferisce passare piuttosto che concludere. Tutto qui, insomma ci si diverte a intermittenza. Poi Terra si fa sfuggire Barreto, troppo più veloce di lui per essere un confronto proponibile (39'), il brasiliano arriva fino al fondo e lambisce il palo sinistro di Ivan con una parabola spettacolare e improbabile allo stesso tempo.

La gara si accende giusto sul finire del tempo, complice un fallaccio di Fusco su Di Venanzio: Fusco viene ammonito, idem Galeoto (altro ex) che cerca a sua volta di aggredire il difensore del Pescara. Un attimo prima del fischio, ecco un tiro al volo di Gallo che scheggia il palo. Pari e patta. Un contropiede del Pescara condotto da Job e Lo Nero apre di fatto la ripresa (9'), dal canto suo il Treviso ha una chance di sfruttare un errore difensivo di Fusco, ma non affonda il colpo. Nel frattempo Pillon ridisegna la sua formazione con un paio di cambi quasi contemporanei, idem Simonelli che toglie un discreto Minopoli per un piu' offensivo Giampaolo, passando così al 4-2-3-1.

La partita ha un sussulto, il minuto è il 21'. Giampaolo inventa per Varricchio, rasoterra che beffa Ballotta (la smorza soltanto), ma Zaninelli salva sulla linea tra le proteste dei pescaresi. Nel frattempo Terra aveva colpito duro Gallo e Nucini, fatta terminare l'azione, gli esibisce il rosso diretto: Pescara in inferiorità numerica negli ultimi 25'. Ora le emozioni si susseguono: contatto Zaninelli-Varricchio, per l'arbitro è calcio di rigore. Sul dischetto si posiziona Giampaolo, botta potente e Ballotta è infilato, al 32'. Per Giampaolo è il secondo gol della stagione. Anche il Treviso potrebbe usufruire di un penalty su un episodio dubbio, quando (40') Fusco in scivolata tocca la palla con un braccio; Nucini opta per l'involontarietà.

La formazione di Pillon si getta all'assalto del pari, a cui va vicino al 44': cross col contagiri di Gallo, testa solitaria di Cottafava che non centra lo specchio della porta. Allo stesso tempo i biancazzurri potrebbero raddoppiare, perché in pieno recupero il solito Giampaolo imbecca perfettamente Varricchio, colpo di testa e miracolo di Ballotta.


Da: Gazzettino.it

Lunedì, 7 Febbraio 2005


Ballotta riscatta un paio di svarioni con un grande intervento


BALLOTTA 6 -Non è una prestazione impeccabile la sua, condita da un paio di svarioni che potrebbero essere decisivi. Ma si salva alla grande nel finale su un colpo di testa di Varricchio.
GALEOTO 6 -Era un ex, avendo militato per tre anni al Pescara. Nervosissimo per i fischi che gli riserva il pubblico, si fa notare anche per una reazione su Fusco. Nel complesso, però disputa una prova sufficiente, tutta grinta e dedizione.
ZANINELLI 5.5 -Prima protagonista positivo, poi negativo. Positivo quando salva sulla linea, dopo un intervento "sporco" di Ballotta, negativo quando si trova a contatto con Varricchio e l'arbitro fischia il calcio di rigore. Lui giura di non aver toccato l'avversario.
COTTAFAVA 5.5 -Si fa vedere nella ripresa con un colpo di testa solitario che poteva e doveva aver miglior sorte. Per il resto, pero', soffre un po' troppo la pressione dell'unica punta del Pescara, Massimiliano Varricchio.
MARCHESE 5.5 -Specie nel primo tempo, Job lo mette spesso in difficoltà. Una prestazione molto prudente.
D'AGOSTINO 6 -Una buona palla per lui, nel primo tempo. Esce perche' acciaccato.
BELLOTTO 6 -È lui a rilevare D'Agostino. Si posiziona ugualmente a destra, si mette in mostra per alcune buone incursioni con cross.
GALLO 6.5 -Ispira tutte le azioni principali del Treviso. Onnipresente, però non riesce a trovare compagni che lo seguano nella stessa misura.
PARRAVICINI 6 -Prestazione dignitosa, senza particolari sussulti ne' in positivo nè in negativo.
DI VENANZIO 5.5 -Ingaggia un duello rusticano con il suo dirimpettaio Fusco. Duello non vinto.
REGINALDO 5.5 -Non al meglio della condizione. Fatica molto e gira spesso a vuoto.
DALL'ACQUA 5.5 -Rileva Reginaldo, ma non incide in modo migliore. Anche lui e' acciaccato, avendo i punti in testa.
BARRETO 5.5 -Nel primo tempo cerca di sfuggire ai suoi avversari grazie alla sua velocità. Nella ripresa si spegne fin troppo evidentemente.


Da: Gazzettino.it

Lunedì, 7 Febbraio 2005


Pillon: «Può capitare di perdere una partita»


Pescara
Bepi Pillon è sereno, nonostante la sconfitta e una prestazione grigia del suo Treviso. La filosofia è quella giusta: «Può capitare di perdere una partita, non siamo mica dei robot».

Stessa filosofia quando gli chiedono di commentare l'episodio del rigore: «Francamente non saprei che dire, nel senso che non l'ho visto bene. So solo che i miei ragazzi mi hanno detto che era inesistente».

Poi si addentra a parlare della gara nel suo complesso e ammette: «Abbiamo giocato male, non eravamo i soliti e si è visto. Forse stanchezza, forse ci è mancata la fame di punti. Sono sereno perché conosco la mia squadra e ho la certezza che avrà la forza di ripartire». Potevate fare di più?

«Difficile dirlo, questa volta eravamo così... Certo, nel primo tempo qualche chance l'abbiamo avuta e non siamo stati capaci di essere concreti. Forse anche da questi particolari si nota che ci è mancato il giusto approccio alla partita».

Il Pescara ha meritato di vincere?

«A mio giudizio il risultato ci puo' anche stare, episodio del rigore a parte. I nostri avversari sono stati bravi soprattutto quando sono rimasti con l'uomo in meno: un grande merito».

Quali obiettivi si pone il Treviso?

«Vedremo, non bisogna fare voli pindarici perché la serie B è un campionato difficile ed equilibrato. Intanto facciamo i punti che ci mancano per stare tranquilli, poi faremo in conti».


Da: Gazzettino.it

Martedì, 8 Febbraio 2005


CALCIO La squadra di Pillon si arena a Pescara
Treviso, domenica dolceamara
Gallo: «Eravamo in riserva, nessun dramma»


Treviso
Il Treviso fallisce la cinquina. Sulla ruota di Pescara esce l'1 e la squadra biancoceleste di Pillon non riesce dunque ad inanellare la quinta vittoria consecutiva.

Si tratta di una sconfitta che poteva essere evitata sia perché la formazione abruzzese era rimasta in inferiorità numerica negli ultimi 25 minuti della gara, ma soprattutto perché il Treviso non ha giocato come nelle precedenti partite.

Una sconfitta ogni tanto dice il capitano Fabio Gallo - ci può anche stare e non credo sia il caso di farne un dramma.

Cos'è successo?

Dopo 15 partite giocate con grandissima intensità agonistica abbiamo pagato i tre incontri ravvicinati dove, probabilmente, non siamo riusciti a recuperare le energie fisiche e mentali.

Pesa questa battuta d'arresto?

Assolutamente no visto che sono sconfitte che vanno messe in preventivo. Credo anzi che questa sconfitta ci farà bene perché ci ha fatto capire che di scontato non c'è nulla e il fatto di vincere in casa del Torino e Empoli non dà diritto o per scontata la vittoria anche a Pescara, su un campo dove si potrebbe pensare ad una passeggiata.

Le ultime due sconfitte, Modena e Pescara, sono arrivate durante, o dopo, un turno infrasettimanale. Cosa vuol dire?

Queste due partite non le collegherei tra loro. Contro il Modena era la seconda dopo uno stop di venti giorni per la sosta natalizia mentre a Pescara era la terza gara in otto giorni e quindi ognuna di queste va letta e interpretata in maniera diversa.

Cosa sarebbe cambiato con un pareggio?

La nostra classifica sarebbe stata ancora più sorridente ma, dobbiamo ricordarlo, siamo ancora al terzo posto anche se raggiunti dal Perugia e tallonati dall'Ascoli che tra una settimana ospiteremo al Tenni nel posticipo di lunedì sera.

Quali sono stati i risultati che ti hanno sorpreso?

Senza dubbio la vittoria della Salernitana soprattutto per il risultato mentre la vittoria dell'Empoli, dove noi avevamo invece vinto meritatamente, sul Verona insegna che ogni partita rappresenta una storia a sé stante.

RIPOSO - A Pescara la squadra ha dato segni di stanchezza e allora l'allenatore Pillon e il preparatore atletico Tafuro hanno deciso di concedere ai giocatori due giorni di riposo e si ritroveranno mercoledì mattina a Lancenigo.

Giampaolo Zorzo


Da: Gazzettino.it