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Storia A.P. Treviso

Ultimo Aggiornamento: 11/03/2005 19:12
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11/03/2005 19:12
 
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Trevisan
La storia del basket a Treviso ha radici molto profonde, infatti la società Duomo Folgore Treviso nasce nel 1954.
Gli inizi di questa avventura fanno ben sperare e dopo alcuni anni, nel 1961, la società viene promossa in serie A per la prima volta in assoluto; l’anno seguente però si chiude male per la squadra trevigiana che non riesce ad evitare la retrocessione.
Poco piu tardi nasce l’A.P Treviso e la squadra ,e dopo molti scivoloni la squadra scende nelle categorie minori fino ad arrivare addirittura in serie D. Nel 1976 però arriva il primo vero sponsor: la Faram, e la squadra ne risente subito di questo tanto che risale in serie C, nel 1977 conquista la serie B e si ricomincia a scalare la cima verso in serie A.
Il 1978 segna una svolta, arriva a Treviso il primo allenatore professionista e lo sponsor diventa la Liberti. Il campo da gioco, negli anni ’70 è la famosa palestra delle piscine, che ogni domenica si riempie di persone tanto da essere un campo molto caloroso,seppur piccolo: Treviso inizia a seguire con passione il basket.
Le mani del nuovo coach De Sisti si vedono subito, nel 1979 la squadra ,allora con i colori della città biancocelesti, raggiunge la serie A2 grazie ad una squadra ben completa e con talenti come il pivot Tom Scheffler, l’ala Dave Sorenson e il capitano Adriano Zin.
In questo anno (1979) anche negli spalti si intravede una novità, nasce infatti la Gioventù Biancoazzurra (che poi diviene biancoverde), primo gruppo ultras nel basket, segno di una forte passione e di un grande amore di Treviso per questa squadra.


L’anno seguente la Libertì raggiunge la serie A grazie a risultati strepitosi, la palestra delle piscine è troppo piccola per giocare a questi livelli e la squadra è costretta ad emigrare a Padova, non avendo un palazzo all’altezza. Nell’81 arriva lo sponsor Benetton, i colori sociali diventano biancoverdi (e di conseguenza il gruppo ultras viene rinominato Gioventù Biancoverde), e Mario De Sisti viene sostituito dal coach Piero Pasini che pero non riesce ad evitare la retrocessione in serie A2. nel 1983 viene costruito il gioiello del palaverde che verrà inaugurato nel settembre dello stesso anno, la nuova benetton dunque (con i suoi colori biancoverdi) puo tornare a giocare a Treviso.
Agli inizi degli anni ’80 nascono altri club: il Nuovo basket club, uno dei più numerosi per numero di iscritti e gli Yankees.


L’allenatore intanto viene nuovamente cambiato e a prendere questo posto è Mauro Di Vincenzo nella stagione 1983/’84. Anche nel rooster si inseriscono giocatori di livello come Massimo Minto, Paolo Vazzoler e il capitano Vittorio Ferracini. Nella stagione seguente nuovo cambio di panchina, Massimo mangano è il nuovo coach che riporta la squadra in serie A. In questi anni la Gioventù biancoverde è uno dei migliori gruppi ultras, il palazzo è sempre strapieno e la squadra è seguita da tantissimi tifosi in trasferta, la benetton mobilità la città intera. Alcune volte si scatenano vere guerriglie con i gruppi di tifoserie opposte, soprattutto con i veneziani, mestrini, goriziani e senesi.
Nel 1986 la benetton retrocede ancora in serie A2 e ancora una volta l’allenatore cambia: arriva Riccardo Sales, mentre nel rooster arrisva la stella (ex Barcellona) Audie J. Norris. La squadra torna in serie A e ci resta anche per l’anno seguente. Nell’89 al termine di una stagione stupenda la benetton guadagna la 5 posizione in classifica ed un posto nella coppa korac. Arrivano a Treviso i rinforzi Vianini e Generali e il campione italiano Massimo Iacopini mentre il capitano diventa Paolo Vazzoler.
Sul finire degli anni ’80 nella curva trevigiana, denominata Curva Sud, nasce un nuovo gruppo: la brigata Conegliano, rinominata poi con il nome del suo fondatore b.c.r.. Dopo alcuni anni questo gruppo prende il nome Rolingans, pur precisando che il gruppo leader della curva restava indiscutibilmente la gioventù. Ogni domenica il palaverde è un luogo sempre più bollente dove, l’attaccamento dei trevigiani alla squadra e alla città, si fa sempre sentire in maniera decisa.
Tornando al basket giocato nella stagione 1989/1990 la squadra rischia la retrocessione ma rimane nella massima serie. L’anno seguente arriva come coach Peter (pero) Scansie dalla NBA arriva il fuoriclasse Vinny del Negro che trascina Treviso, che chiude il girone d’andata al primo posto e la stagione regolare al 5, nei play off deve arrendersi al Messaggero Roma.


Nella stagione 1991/’92 Treviso comincia a sognare e le ambizioni dei trevigiani sono ben altre delle conseute promozioni in serie A, arriva infatti Toni Kukoc il campione europeo che nei 3 anni precedenti con la Jugoplastica Spalato aveva vinto tutto (3 coppe dei campioni consecutive) ed era stato votato ,nella stagione precedente, miglior giocatore europeo. Il campione croato viene accolto da centinaia di tifosi che invadono la Ghirada il giorno della sua presentazione.Come se non bastasse, arriva a Treviso da Varese un altro big :Stefano Rusconi, probabilmente il miglior centro italiano in quegli anni La squadra ora offre un potenziale notevole con gli esterni Del Negro, Iacopini (passato capitano l’anno precedente) e Mian, i neoacquisti Kukoc e Rusconi e l’ala Nino Pellicani. L’inizio della stagione pero non è dei migliori, Kukoc e Rusconi si infortunano, e la benetton esce dalla coppa korac, e la coppa italia viene persa in finale contro la Scavolini. In campionato i biancoverde pero giocano alla grande e chiudono in seconda posizione, nei play off giungono in finale sempre contro la formazione pescarese. Si parte e la scavolini vince gara1 di un punto mente la benetton vince gara2 di 2 punti. Gara 3 ,giocata all’hangar di pesaro davanti ad un pubblico bollente, vede la benetton all’intervallo sotto di 10 e con un piede nella fossa. A Suonare la carica di pensa Vinny Del Negro che con 34 punti trascina Treviso alla gara 4. Il 9 maggio 1992 è il giorno che tutti i trevigiani attendevano, la gara che puo consegnare a Treviso il primo scudetto della storia. Il palaverde è una scatola pronta ad esplodere, 7000 e forse più, saranno i presenti e chi non ce l’ha fatta a trovare il biglietto per il big macht si raduna in piazza dei signori, dove per l’avvenimento è stato allestito un megaschermo. La gara è dura, pesaro per metà gara è avanti, ma la riscossa trevigiana non tarda e Treviso vince il suo primo scudetto della storia. Al palazzo la gioia è incontenibile in città inizia la festa biancoverde con caroselli, cori, bandiere. Tutta Treviso è in festa.


Dopo la strepitosa stagione la guardia Vinny Del Negro se ne torna in Nba e la benetton ingaccia l’ex Lakers Terry Teagle e gli italiani Ragazzi ed Esposito.Treviso continua il suo grande momento e a Forli, davanti a 3.000 Trevigiani festanti, vince la sua prima coppa italia battendo la Knorr Bologna. E’ anche la prima volta di Treviso in coppa Campioni e la competizione viene onorata al meglio, la benetton giunge alle final four batte ,in grecia davanti a 16.000 ellenici, il favorito Paok ed approda in finale contro il Limoges. Piu di mille sono i trevigiani accorsi ad atene per tentare di coronare il sogno che, dopo una gara in cui Treviso a dominato per 20 minuti, si infrange e a vincere è la formazione meno quotata d’europa: il Limoges. Per quanto riguarda i Play off la benetton è nuovamente in finale scudetto contro la Knorr Bologna, non riesce pero a bissare il successo che va ai bolognesi. Nella stagione 1993/’94 parte per gli u.s.a Toni Kukoc, ingaggiato dai Chicago Bulls. A Treviso però giunge il gioiellino di Milano Riccardo Pittis e in panchina arriva Fabrizio Frates e la squadra vince per la seconda volta consecutiva la coppa italia a bologna. Nella stagione 1994/995 arrivano il macedone Petar Naumoski e lo statunitense Orlando Woolridge mentre in panchina siede Mike D’antoni. La coppa italia viene nuovamente vinta a Casalecchio di bologna, ed arriva il primo trofeo europeo, la coppa europea: incontenibile la gioia dei trevigiani. In campionato, la benetton arriva fino ai play off e nuovamente in finale contro la Buckler bologna che pero vince il titolo. Al termine della stagione però se ne vanno due grandi giocatori, Stefano Rusconi vola in NBA ai Phoenix Suns, e Massimo Iacopini che dopo 10 lunghi anni ,nei quali ha avuto l’onore di essere capitano, lascia la benetton dopo gioie e vittorie.


Nel 1995 Arrivano da Verona gli esterni Williams e Bonora , e viene ingaggiato anche il pivot serbo Zelino Rebracà ma la stagione prosegue tra alti e bassi. La stagione 1996/’97 si apre con il gran ritorno di Rusca dall’NBA e con l’innesto di Sekunda e Niccolai, mentre il capitano è Andrea Gratis. La stagione si chiude alla grande, 10 sono i punti di vantaggio dalla seconda classificata, record per il campionato italiano, e Treviso giunge in finale scudetto contro la fortitudo. Gara 1 è dominata dalla benetton che pero non si ripete in gara 2 e gara 3 giocate a casalecchio di bologna. Gara 4 rimarrà probabilmente una delle più belle partite degli annali biancoverdi. La fortitudo si gioca il tutto per tutto, mentre la benetton deve assolutamente vincere per restare in gara. Il palaverde è tutto esaurito, notevole la coreografia offerta dalla gioventu ad inizio gara nella quale veniva rappresentata piazza dei signori. La gara inizia e si gioca sull’equilibrio. Alla fine bologna sul punteggio di parità, sbaglia un tiro da tre e un tiro da sotto canestro, quest’ultimo con il capitano Myers, che non ci crede di aver buttato via cosi uno scudetto vinto. Ai supplementari la benetton dilaga con un grande Rebraca (40 punti) e si va a gara 5. L’atmosfera è quella di 5 anni prima il palaverde aspetta solo la sirena per festeggiare e cosi a fine gara Treviso vince e la città scatena la festa.


L’anno seguente Mike D’antoni approda ai Denver Nuggets ed arriva alla guida della benetton Zelimir Obradovic il coach più vincente d’europa. A Settembre la benetton vince la sua prima supercoppa al palaverde contro la Virus Bologna, mentre in coppa italia viene sconfitta in finale dalla fortitudo, in Eurolega raggiunge le final four ed esce in semifinale per mano dell’Aek Atene. In italia giunge ai play off ma esce molto preso, ai quarti, sconfitta dalla neo promossa Reggio Emilia. Il capitano intanto diventa Riccardo Pittis dopo il ritoro di Gratis.
Nel 1998 arriva a Treviso l’argentino Marcelo Nicola, poi Tomas jofresa, Billy Di Spalato e Casey Schimdt. In coppa italia la benetton arriva in finale, ma prede solo dopo due tempi supplementari. Esaltante invece è il cammino biancoverde in coppa saporta, i trevigiani battono a Belgrado il Partizan, passano sul Buducnost giungono a Saragozza per la finale. Davanti il Pamesa Valencia che però non fa paura, nonostante il grande seguito dei tifosi spagnoli. Ricky Pittis alza cosi la sua prima coppa. In campionato, giungono ai play off fino in finale, battendo in semifinale la fortitudo (memorabile la stoppata di Marconato su Karnisovas all’untimo secondo) ma perdono il titolo ai per mano di Varese.
Intanto nella curva trevigiana una decina di “mohjkani” si sciolgono dalla gioventù, causa liti interni, e formano un nuovo gruppo i Rebels Treviso 1998.
I due nuovi gruppi convivono per un anno poi la gioventù scompare del tutto e lascia posto al nuovo gruppo ultras. Vent’anni di storia se ne vanno con la gioventù biacoverde.
Nel 1999 viene riformata la squadra, Williams, Bonora, Sekunda, Rebracà se ne vanno, ma arrivano il play ex NBA Tyus Edney Jeff Sheppard e Tim Nees. Cambia anche il coach, via Obradovic dentro Piero Bucchi. La squadra vince la coppa italia a Reggio Calabria dopo una finale dominata contro la Virus Bologna, Nei play off Treviso arriva ancora in finale, battendo in semifinale 3 – 0 la virus, ma si arrende alla fortitudo che dopo 4 gare vince lo scudetto a Treviso, seguono incidenti dopo la partita tra tifosi trevigiani e bolognesi, molti danni al palaverde e tra gli scontri restano feriti alcuni poliziotti.



Nel 2000/’01 torna il macedone Petar Naumoski, arriva la guardia americana Marcus Brown, lo spagnolo Jorge Garbajosa e il centro Tomidy. In eurolega la benetton è eliminata dall’Aek Atene, mentre in campionato esce in semifinale di play off contro la virtus.
La stagione seguente appradona a Treviso il russo Sergei Chikalkin, il giovane Stojic, ma la cosa più importante sono i ritorni di Tyus Edney e Mike D’antoni. La squadra cambia e si vede, il primo obiettivo stagionale pero sfuma in semifinale: la coppa italia. In eurolega Treviso raggiunge la Final four a bologna e si trova di fronte la Kinder bologna. Nel derby italiano la benetton sembra possa farcela nonostante il palazzo sia tutto bianconero, nel finale pero la virus allunga e vince. Nei play off, la strada avanza fino alla finale, un 3 – 0 secco inflitto a ,bologna sponda fortitudo, cucie sul petto dei trevigiani il terzo tricolore della storia e dopo 5 anni la città puo tornare a festeggiare.
L’anno seguente vede il ritorno di Mike D’antoni negli u.s.a. e l’arrivo del coach”bolognese” Ettore Messina. Nel rooster vengono aggiunti l’americano Trajan Langdon.La stagione si apre con la vittoria della supercoppa a Genova. I biancoverdi in campionato fanno capire che chi vuole vincere lo scudetto deve venirlo a prendere al palaverde, e si mettono subito al comando, in coppa italia la benetton batte prima Reggio Calabria, poi Napoli e in finale sconfigge cantù e si agiundica la coccarda tricolore. Esaltante è il cammino in eurolega che vede Treviso approdare alla final four di Barcellona. In semifinale trovano la montepaschi siena che all’inizio sembra mollare subito la gara, poi si riprende ed alla fine treviso riesce a vincere per la gioia dei quasi 2000 trevigiani. La finale si svolte in un clima tutto Bleugrana, infatti la benetton gioca contro la “casalinga” Barcellona sospinta da più di 17.000 persone. Treviso gioca bene, ma contro una squadra, e soprattutto un pubblico cosi, non puo far niente: sopo 10 anni di distanza cede acora in finale il trofeo più prestigioso d’europa. Nel play off la rabbia per il mancato successo europeo si sfoga, Treviso giunge in finale ancora contro la fortitudo, superando pero ostacoli duri, nei quarti batter per 3- 2 Reggio Calabria dopo essere stata sotto nella serie per 2 - 0. In finale vince gara 1, perde gara 2 e con la doppia vittoria in gara 3 e gara 4 vince il suo quarto tricolore. Incontenibile la gioia dei quasi 400 trevigiani accorsi (di giovedì) al paladozza, la festa continua tutta la notte prima per le vie di treviso, poi alla ghirada.
Nella stagione 2003/’04 è ancora treviso la squadra da battere nonostante la sconfitta in supercoppa italiana. Nella rosa viene inserito un grande giocatore: Maurice Evans, mentre se ne va Trajan Langdon. La potenza della benetton è davvero enorme, in regia c’è il folletto Tyus Edney, Jorge Garbajosa è ormai uno dei migliori giocatori d’europa e sul finire della stagione viene ingaggiato Ademola Okulaja. La coppa italia per la sesta volta viene vinta da Treviso davanti ad un pubblico praticamente tutto pescarese, i pullman trevigiani non arrivano causa neve al palafiera. In eurolega treviso arriva ad un passo dalla final four, la gara una vittoria trevigiana non basta, serve il risultato negativo di siena. Dopo la gara di Treviso il palaverde con il fiato sospeso guarda gli sgoccioli di partita dei mensanini che pero espugnano atene e passano il turno, Treviso è fuori. Nei play off la benetton esce in semifinale contro siena che poi vincerà il tricolore.
A fine stagione dopo 10 anni si ritira dal basket il campione Riccardo Pittis, per dieci lunghe, indimenticabili stagioni con la maglia biancoverde.
La stagione 2004/’05 si apre all’insegna dei rinnovi e del cambiamento totale. La società ,probabilmente incomprensioni interne, taglia subito Garbajosa, Nicola; Edney, gli artefici degli ultimi trofei, per la delusione dei tifosi trevigiani. Evans se ne trona in NBA. Arriva, dopo la grande olimpiade l’ala Matteo Soragna, e la guardia tiratrice Ramunas Siskauskas, affincati da Marcus Goree, Paccelis Molende, Joey Beard e Marlon Garnett. Cambia totale, ma la mentalità vincente resta, benetton prima assoluta in campionato e vittoriosa in coppa italia contro Reggio Emilia, per la settima volta la coccarda tricolore prende la strada di Treviso.

[Modificato da Kukoc.n.1 11/03/2005 19.25]

[Modificato da Kukoc.n.1 11/03/2005 19.27]


TREVISO NEL CUORE
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