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Martedì, 29 Marzo 2005
Treviso
NOSTRA REDAZIONE
Raggiunta la salvezza, Bepi Pillon e il Treviso si apprestano a inaugurare un chilometrico sprint promozione
Treviso
NOSTRA REDAZIONE
Raggiunta la salvezza, obiettivo primario nella scaletta delle ambizioni societarie e personali, Bepi Pillon e il Treviso si apprestano a inaugurare un chilometrico (undici partite) sprint promozione. Terzo in graduatoria, a cinque lunghezze dal Genoa, a due dall'Empoli e con un solo punto sul Torino (quarto), l'undici biancoceleste marcia su Piacenza, prima avversaria da affrontare di qui alla conclusione. Delle undici gare, la squadra ne avrà sei in campo avverso (Piacenza appunto, quindi Verona, Bari, Catania, Catanzaro e Modena) e cinque in casa (Cesena, Venezia, Crotone, Empoli e, "dulcis in fundo", Torino).
«Non bisogna fare calcoli - ammonisce Bepi Pillon appena rientrato dalla gita fuori porta di Pasquetta in quel di Fregona - Centrata la salvezza, traguardo prefissato 21 partite addietro, adesso possiamo concentrarci su un altro obiettivo. Va detto però che se ci perdessimo in calcoli e tabelle finiremo per vanificare e scemare l'entusiasmo. Ammesso che per lottare per la A bisogna vincere il maggior numero di partite, l'unica operazione che mi concedo è quella di affermare che dovremo centrarne almeno sei. Così facendo saliremo a 70 punti, quota che potrebbe permetterci il salto».
- Spiegati meglio.
«Giunti a questo punto penso che il pareggio serva a poco. Quelle che stanno davanti sono favorite, ecco perché diventa fondamentale vincere più che pareggiare. Certo, puoi incappare in una giornata storta e doverti accontentare di un punto o, peggio, di una sconfitta. Tuttavia questo sarà lo spirito e l'atteggiamento con il quale d'ora in avanti proseguirà il Treviso».
- Un'eccellente condizione fisica (grazie anche al lavoro di Giacomo Tafuro), entusiasmo e voglia di stupire, questi gli ingredienti di una compagine che, negli ultimi due mesi, risulta assai più concreta in casa che in trasferta.
«È vero. Abbiamo rimediato a un paio di risultati negativi con altrettanti successi interni. Spero di rivedere presto la squadra "formato trasferta" di gennaio».
- Nelle ultime due s'è assistito a un primo tempo a rimto indemoniato ma anche a una ripresa più controllata.
«Siamo partiti fortissimo e questa è una prerogativa, salvo poi cercare di controllare la gara. A Bergamo non ci è riuscito forse perché non era nel nostro Dna e nel bagaglio d'esperienza, viceversa col Vicenza siamo riusciti a gestire meglio».
- Viscidi, esonerato dal Vicenza per far posto a Bellotto (altro ex trevigiano), afferma che il Treviso pratica il miglior calcio della B.
«Lo ringrazio e al contempo mi spiace per l'esonero. Anch'io mi chiedo dove potremo arrivare e per quanto tempo potremo ancora reggere questi ritmi. Riuscissimo fino alla fine, significherebbe centrare il traguardo della serie A».
- Paura dei primi caldi?
«No, perché giocheremo sempre di sera».
- Gallo va a mille.
«Incredibile, e Parravicini lo integra alla perfezione. Tatticamente prezioso è Centi, senza dimenticare D'Agostino. Reginaldo? È cresciuto moltissimo. Barreto? Un talento (nato per giocare a calcio n.d.r.)».
- Sabato prima tappa a Piacenza.
«Fondamentale. Loro sono a una sorta di ultima o penultima chiamata, noi dobbiamo vincere. Sarà una gara a viso aperto e a tutto campo, a decidere potrebbe essere il tatticismo o qualche episodio».
Piergiorgio Zavarise
Da: Gazzettino.it |