Maccabi è campione d'Europa

Il finale è quello dello scorso anno. Lo sfondo non è la Nokia Arena, l’avversario non è la Fortitudo Bologna e i tifosi vestiti di giallo non sono il novanta per cento dei presenti. Tuttavia il Maccabi Tel Aviv si aggiudica anche l’Eurolega 2004/2005, battendo in finale un Tau Cerámica Vitoria mai domo.




Dopo il dilungarsi dell’attesa dovuta ai due supplementari della finalina ed alla rottura di un canestro, la sfida inizia all’interno di un’Universal Sports Hall tutt’altro che piena (8000 canarini e un numero a quattro cifre anche di spagnoli). Si parte subito con Scola che risponde a Vujcic e Baston che segna con il fallo rispondendo a sua volta Macjiauskas. L’equilibrio è però spezzato dalle triple di Burstein e Jasikevicius (12-5), che costringono Dusko Ivanovic a chiamare il primo time-out della gara. Scola prova a riportare sotto i suoi, ma in un minuto il Maccabi raggiunge il massimo vantaggio (21-11 a 2:45 dal termine del quarto). In attacco Macjiauskas è imbrigliato dalla marcatura di Burstein e dai raddoppi degli uomini di Pini Gershon, mentre Kommatos e Baston puniscono la rotazione basca, chiudendo la prima frazione sul 26-15.

L’inizio del secondo quarto è segnato da molti errori del Tau su buoni tiri, con David e Vidal nelle vesti di sfortunati protagonisti. I baschi provano timidamente a rientrare, ma il sempre più sorprendente Kommatos colpisce i ragazzi di Ivanovic con due triple di fila, facendoli sprofondare sul meno sedici (36-20 a 5:20 dal termine del quarto). Anche l’altro leader del Tau, Scola, è reso inefficace da Kommatos, così tocca a Splitter e Calderón provare a tenere in partita i baschi. Il numero otto spagnolo segna la prima tripla della sua squadra dopo diciannove minuti di gioco, dopodiché si arriva alla sirena di metà gara con un finale di quarto scoppiettante (alley-oop schiacciato Vujcic-Baston, poi tripla di Hansen) sul 50-39.



Hansen, uno dei migliori tra i suoi
Il copione iniziale del terzo quarto sembra il medesimo dei precedenti, con Scola sempre più in difficoltà, ma Calderón e soprattutto l’inatteso protagonista Hansen guidano la rimonta in attacco ed in difesa fino al meno due (62-60 a 1:15). Sarà poi Jasikevicius, già proiettato al premio di MVP, a castigare un errore avversario con la tripla del più cinque (65-60). Ancora Hansen troverà infine Scola per il 65-62 dopo trenta minuti. La partita è riaperta.

L’equilibrio dell’inizio di quarto quarto è rotto ancora una volta da Jasikevicius, che, dopo tre punti di fila di Vujcic, costringe al time-out Ivanovic, che vede i suoi ripiombare a meno otto (74-66 a sei minuti dal termine). Diversi errori si susseguono per quasi due giri di lancette, dopodiché l’impreciso Parker mette i due pesantissimi liberi del più dieci (76-66). Un ulteriore time-out basco non cambia di molto le cose e, nonostante l’uscita per cinque falli di Burstein, i canarini israeliani volano verso la vittoria sospinti dal tap-in schiacciato dell’ottimo Baston per il più undici (78-67). Infatti, quando Parker arrotonda il bottino per il più quindici (86-71 a meno di un minuto dal termine), si capisce che la partita è definitivamente terminata. Da questo momento in poi è accademia, con un altro tap-in schiacciato di Baston, una tripla di Calderón, un canestro dell’esordiente Assaf e un inutile canestro di Scola sulla sirena che sanciscono il 90-78 finale.

Il Maccabi, quindi, trionfa per il secondo anno di fila, battendo a Mosca il Tau Vitoria dopo aver travolto la Fortitudo tra le mura amiche nella finale passata, confermandosi squadra vincente in ogni situazione. Si conferma vincente anche coach Gershon, e con lui l’MVP Jasikevicius, che dovrà scegliere verosimilmente tra Tel Aviv, Barcellona e NBA per il suo futuro.
Scola e compagni escono comunque a testa alta, sapendo di essersi concessi il lusso di battere i padroni di casa e di aver fatto tutto il possibile in una finale che ha premiato effettivamente la squadra più forte. Il Maccabi è ancora la squadra da battere.

finchè hanno parker...
dove si giocano le final four il prossimo anno?

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Scritto da: centro storico 09/05/2005 13.21
dove si giocano le final four il prossimo anno?

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A Praga.

Stex

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Scritto da: centro storico 09/05/2005 13.21
finchè hanno parker...
dove si giocano le final four il prossimo anno?

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parker ha giocato di stramerda..

ad un certo punto il suo tabellino segnava..

2/10 da 2 .. 3/3 tiri liberi

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Scritto da: Stex86 09/05/2005 14.21


A Praga.

Stex

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impianto stracapiente.. e nuovissimo!

20mila posti

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Scritto da: HaRdFr3qu3ncy 09/05/2005 15.03


parker ha giocato di stramerda..

ad un certo punto il suo tabellino segnava..

2/10 da 2 .. 3/3 tiri liberi

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ieri ha giocato alla grande il lituano (non sto a scrivere il nome)
cmq parker se fortissimo...alla tv ieri hanno anche detto che è praticamente un dio a telaviv

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Scritto da: centro storico 09/05/2005 18.27

ieri ha giocato alla grande il lituano (non sto a scrivere il nome)
cmq parker se fortissimo...alla tv ieri hanno anche detto che è praticamente un dio a telaviv

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il play lituano è jasikevicius !! ha fatto davvero il degheio.. mi pare 26 punti e smazzolato un casotto di assist!

parker è un autentico fenomeno!! xo' come ho detto prima ieri non è brillato ..

pensa ke parker giocava a roma.. ke mongoli ke l'han lasciato andare

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Scritto da: HaRdFr3qu3ncy 09/05/2005 18.52


il play lituano è jasikevicius !! ha fatto davvero il degheio.. mi pare 26 punti e smazzolato un casotto di assist!

parker è un autentico fenomeno!! xo' come ho detto prima ieri non è brillato ..

pensa ke parker giocava a roma.. ke mongoli ke l'han lasciato andare

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sapevo si chiamava così ma non avevo cazzi di scrivere il nome

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Scritto da: centro storico 09/05/2005 18.55
sapevo si chiamava così ma non avevo cazzi di scrivere il nome

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bastava ke facevi copia e incolla

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Scritto da: HaRdFr3qu3ncy 09/05/2005 19.00


bastava ke facevi copia e incolla

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ti sembro il tipo che abbia voglia di fare copia incolla?

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Scritto da: centro storico 09/05/2005 19.05

ti sembro il tipo che abbia voglia di fare copia incolla?

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Con l’etichetta di vincenti antipatici, con l’atteggiamento snob del suo allenatore Pini Gershon, con la tenace classe di Sarunas Jasikievicius. Il Maccabi Tel-Aviv entra così nella storia del basket europeo: dopo il triplice trionfo della Jugoplastik Spalato a cavallo tra gli anni ’80 e gli anni ’90, nessuna squadra aveva vinto due edizioni consecutive della massima competizione europea. Ci riesce invece il Maccabi, vincente dodici mesi fa, ma con l’asterisco del fattore campo, vincente oggi in una finale vera, bella, di cui è protagonista anche il Tau Vitoria. Ma meglio ancora fa Jasikevicius, imbattibile in suolo europeo da tre anni a questa parte: presente nella vittoria casalinga del Barça, poi titolato con la sua nazionale e quindi protagonista nella doppietta dei gialli israeliani. E’ lui l’Mvp di queste Final4 che ci regalano un inedito atto conclusivo, senza il Cska: si sfata il primo tabù, quello che nelle ultime due edizioni aveva visto vincere la squadra “padrone di casa”. Eppure il primo tempo sembrava la fotocopia, perfetta, della semifinale con il Panathinaikos: un Maccabi che mostra la sua classe a sprazzi, che prova anche a difendere e che di colpo si spegne. Un elastico che allungano e accorciano quelli del Maccabi, già oltre la doppia cifra di vantaggio quando il primo quarto non è finito, mentre Ivanovic deve fare i conti con i problemi di falli di Hansen (3) e Calderon (2), che tolgono pericolosità sul perimetro al suo Tau. Ma come il Pana, i baschi tengono alta la guardia contro il miglior attacco d’Europa e quando anche la difesa sembra poter limitare la democrazia offensiva del Maccabi, ci pensano i singoli, anche quelli meno o nemmeno attesi. Il terzo tre punti di Kommatos, già oltre la doppia cifra, firma un pesante 36-20, il Maccabi ha già più punti di vantaggio che minuti giocati (36-20 al 14’). Però come spesso capita gli israeliani si perdono ad allungare ed accorciare l’elastico, il Tau non alza lo sguardo al tabellone e aumenta il ritmo: i liberi di Macjauskas e l’impatto di Splitter riportano vicino il quintetto di Ivanovic, ad un passivo accettabile (39-31 al 17’). E come sempre, l’orgoglio giallo viene fuori, bastano due possessi per rivoltare nuovamente la gara, bomba di Jasikievicius, apertura-assist del lituano per il contropiede di Baston e arcobaleno vincete di Halperin, contro un solo punto del Tau. Finale in mano al Maccabi, soprattutto leggendo il tabellino di un Parker anonimo, con 4 punti e 2/7 dal campo, a far da contraltare però al 7/9 di squadra dalla grande distanza (a un certo punto era addirittura 100% su sei tentativi) e ai 50 punti concessi dalla minuziosa difesa di Ivanovic. Ma il problema più importante da risolvere per lo stratega slavo era quello di ottimizzare i possessi dei suoi terminali: cifre gonfiate per Scola e Macjauskas rispetto al reale impatto sulla partita, anche se i loro 17 punti in coppia erano il vero motivo di un Tau ancora con la testa fuori dall’acqua. Non a caso il miglior momento è coinciso con il prendere fiducia dell’argentino e della variabile Hansen, positivo in difesa contro Parker (che dopo tre quarti aveva solo 6 punti a referto) e ancora più efficace con due triple. Come spesso accade però una rimonta va in porto se si effettua anche il sorpasso, al Tau non riesce per colpa di Jasikievicius che rialza il Maccabi con una tripla di pura classe per chiudere il terzo periodo e mette cinque punti tra le due squadre con il primo canestro dell’ultimo quarto. L’ultimo segno di vita dei baschi è una delle migliori giocate della Final4, partenza sul fondo, scivolata e schiacciata volando sopra Baston di Luis Scola, Tau ancora vicino, ma sempre alla disperata (e vana) ricerca di un Macjauskas che segna undici dei suoi 13 punti dalla lunetta (solo cinque tiri, uno a bersaglio e labili tracce nell’economia del match). Dura poco l’equilibrio, il tempo che il Maccabi torni a innestare le marce alte. Il break decisivo è ancora del play lituano, che trascina anche Nikola Vujcic: la difesa del Maccabi concede solo 4 punti in sette minuti, più lucida ed esperta in tema di finale di quella avversaria, che lavora egregiamente su Parker ma pecca nelle piccole cose. Lì vince il Maccabi, con il maggior talento dei singoli e la maggior lucidità nei possessi chiave, nello stesso modo in cui aveva battuto il Pana. Sempre così i gialli chiudono la finale, con la stessa giocata che decideva la semifinale e partiva con Jasikievicius per finire con una schiacciata, che oggi vede in veste di ricevitore Baston e allungare, fin quasi a rompere quell’elastico che illude e distrugge i sogni di gloria degli avversari di questo Maccabi. Lo passano sulla propria pelle anche quelli del Tau, i grandi protagonisti della due giorni moscovita, che finalmente tagliano il traguardo delle Final4 e, probabilmente, chiudono un ciclo. Ivanovic in procinto di passare al Barcellona (forse con l’Mvp Jasikievicius), Scola con un biglietto per San Antonio. Si spengono anche le speranze di alzare la coppa più grande, con la cabala che vede ribaltati i suoi verdetti, ben tre: il Cska si era fermato per ben cinque volte in semifinale e chi lo aveva battuto, si era laureato Campione d’Europa; Ivanovic e il suo presidente Querrejeta (“il migliore” come l’ha definito Scariolo) avevano battuto in due diverse edizioni il Maccabi, sempre in finale. Ma oggi, il più attento ai dettagli è stato Jasikievicius, che ha scelto di far entrare dalla porta giusta della storia la sua squadra e si è finalmente tolto la soddisfazione di oscurare la stella del Bodiroga e del Parker di turno. Con una finale da Mvp.

Jasikevicius il prossimo anno ha già firmato per Oderzo.

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Scritto da: enricoutv83 10/05/2005 15.11
Jasikevicius il prossimo anno ha già firmato per Oderzo.

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riserva di menegon presumo..

Complimenti al Maccabi...e anche al Tau che ha buttato fuori il Cska...

Però mi sarebbe piaciuto vedere Maccabi-Cska in finale.

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Scritto da: enricoutv83 11/05/2005 13.00
Però mi sarebbe piaciuto vedere Maccabi-Cska in finale.

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io sono contento perche finalmente non ha vinto la squadra che ha organizzato le final four...bella inculata per le mosche

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Scritto da: centro storico 11/05/2005 15.34

io sono contento perche finalmente non ha vinto la squadra che ha organizzato le final four...bella inculata per le mosche

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Si, ma sulla carta Cska e Maccabi sono le squadre più forti. E' ovvio che non ho parlato per le condizioni ambientali.