Ivan Basso, 28 anni, assediato dai giornalisti.
La direzione gara ha comunicato l'espulsione del vincitore del Giro che poco dopo è stato pure sospeso dalla sua squadra, la Csc. Escluso pure lo spagnolo Mancebo
STRASBURGO (Francia), 30 giugno 2006 - Ivan Basso non correrà il Tour de France. L’Aso, il gruppo che organizza il Tour, e l’Associazione dei corridori professionisti hanno deciso che chi è coinvolto nell’operazione Puerto sul doping in Spagna non correrà il Tour. E immediatamente dopo la clamorosa decisione è arrivata anche dalla Csc la comunicazione che il varesino è stato sospeso dalla squadra. "Spetta alla mia responsabilità sospendere Basso - ha detto il team manager della Csc Bjarne Riis - devo pensare alla squadra, che è la cosa importante. Ho fiducia in Ivan ma ora spetta a lui e ai suoi avvocati portare le prove contrarie".
Alle 12.25, nel Centro stampa, Christian Proudhomme, direttore dell’Aso, ha voltato pagina: "I documenti ufficiali che aspettavamo dalle autorità spagnole sono arrivati. Vengono dalla Guardia Civil e dal ministero degli Interni spagnolo, e sono passati attraverso la Federazione spagnola di ciclismo. Stamattina ci siamo riuniti con le 21 squadre che partecipano al Tour e, alla unanimità, è stato deciso che i corridori coinvolti nell’inchiesta non potranno correre. E ci siamo immediatamente felicitati con la decisione della T-Mobile di sospendere dall’attività Jan Ullrich, Oscar Sevilla e il direttore sportivo Rudi Pevenage. Il doping è il nemico del ciclismo, ma il ciclismo è uno sport sano, vero, e il Tour de France ha il compito di far sognare attraverso le imprese del ciclismo".
Patrick Lefevre, responsabile della Quick Step-Innergetic, ha precisato: "I corridori che non prenderanno il via non saranno sostituiti. Vogliamo dare un segnale molto forte a una situazione molto grave per il nostro sport". I nomi dei corridori sotto accusa non sono stati ancora ufficialmente comunicati: "Abbiamo chiesto alle squadre - ha aggiunto Lefevre - di informare direttamente i propri atleti. Alcuni di loro, come Ivan Basso e Francisco Mancebo, si stavano allenando. Se poi vorranno, potranno venire qui al centro stampa e spiegare le loro ragioni". Diversa la situazione per la squadra Astana-Wurth. "Gran parte dei suoi corridori è coinvolta in questo caso di doping - ha detto Proudhomme - e molti sono qui al Tour". Ma Alexandre Vinokourov, anche se fosse solo, sarà alla partenza.
[Modificato da HaRdFr3qu3ncy 30/06/2006 14.26]