Borrelli è ancora al lavoro. Ora il nuovo calcio ripulito può ripartire più bello che pria, malgrado proprio ieri il Sole 24 Ore abbia raccontato che l'unica delle grandi squadre italiane rimaste fuori da questo scandalo,
l'Inter, sia stata beccata dall'organo di controllo dei bilanci (la Covisoc) per aver taroccato i conti attraverso la vendita fittizia del proprio marchio per 158 milioni di euro. La stessa cosa ha fatto il Milan, ma per 185 milioni. Secondo la Covisoc, Inter e Milan non avrebbero potuto iscriversi alla serie A, a meno che non avessero ricapitalizzato subito con 100 milioni di euro. L'altro
ieri la Federcalcio ha scelto di ammorbidire la richiesta della Covisoc, chiedendo all'Inter soltanto 20 milioni, oltre al congelamento di altri 20 provenienti dal calciomercato (richieste simili per il Milan).
L'Inter, peraltro, è al secondo scivolone consecutivo extra "moggiopoli" in un mese e mezzo. Il 25 maggio, infatti, un suo alto dirigente (Oriali) e un suo calciatore (Recoba) sono stati condannati in sede penale a sei mesi di reclusione (sostituiti con pena pecuniaria) per aver concorso a falsificare un passaporto, che in sede sportiva equivale ad aver schierato in campo un calciatore che non avrebbe potuto giocare.
Quindi, in fondo, il nuovo calcio senza più centri di potere non parte benissimo, considerato che altre squadre di serie A non sfiorate dallo scandalo in passato sono state salvate dal "vecchio regime" malgrado avessero regalato Rolex d'oro agli arbitri, fornito fideiussioni false, taroccato i bilanci e acquistato campioni grazie al fatto di non aver pagato tasse miliardarie. Tar a parte, non è finita qui. Il capo dell'ufficio indagini, Francesco Saverio Borrelli, è ancora al lavoro: Reggina, Messina e Siena sono sotto inchiesta nel secondo troncone dello scandalo.
(da IL FOGLIO, "INTER CAMPIONE...D'IPOCRISIA 2005/2006")
11 luglio 2009: la Treviso sportiva non dimentica lo scempio che hai fatto, Setten.
Tonella, Maino, Bernardi; De Poli, Lombardi, Margiotta; Fiorio, Bonavina, Pradella, Bressan, Boscolo.
Grazie Zanin, grazie Ferretti,grazie Perna,grazie Ferronato!