24/07/2006 21:09 |
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| | | OFFLINE | Post: 14.035 | Registrato il: 30/07/2005 | Città: CODOGNE' | Età: 42 | Sesso: Maschile | Staff | |
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Ci mancava solo questo, nell'estate più drammatica nella storia della Juventus: un vuoto di potere per l'egemonia della curva e i gruppi organizzati che si danno in pratica appuntamento ad Alessandria, sede della prima uscita stagionale della truppa di Deschamps, per un regolamento di conti. Risultato, del regolamento: mezz'ora prima dell'inizio della partita si sono fronteggiati da un lato gli Arditi e i Drughi, dall'altro i Viking e Tradizione (eredi dei gloriosi Fighters). Tutti in tenuta da combattimento: bastoni, volti coperti e anche coltelli. Come dire che, con l'aria che tirava e che negli ambienti del tifo caldo era stata ampiamente prevista, è già andata bene non ci sia scappato il morto: alla fine, il bilancio parla di un paio di accoltellati e una cinquantina di persone accompagnate in Questura per accertamenti. Ovviamente, a costoro della partita interessava nulla o quasi. In palio, il controllo della curva nell'anno che verrà.
Dopo l'addio di Moggi infatti, anche i rapporti con il tifo organizzato andranno ridisegnati: Arditi e Drughi erano filo-moggiani e fino al termine dell'ultimo campionato hanno rappresentato il punto di riferimento per chi volesse tifare dalla Curva Scirea. Di contro, Viking e Tradizione stavano, per così dire, all'opposizione e a questo punto sognano di prendere il potere: non hanno partecipato alla marcia del 1° luglio, organizzata guarda caso dai Drughi, ma sono arrivati ad Alessandria per regolare i conti con i rivali e diventare i nuovi capi della curva |
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