Guigou rientra: «Meritiamo di crollare in fondo alla classifica»
«Per fortuna sono rimasto fuori un mese - dice l'uruguaiano Guigou - per colpa di uno stiramento: Sono andato a Cortina, la perla delle Dolomiti, ma ora dovrò lavorare per ritrovare la forma migliore, che comunque non arriverà prima di giugno-luglio».
Che Treviso trovi?
«E' in un momento di forma strepitoso, il Tenni è inespugnabile, e anche fuori casa mi ha favorevolmente impressionato. Stanno riuscendo a fare rimpiangere non solo gli assenti, ma anche zoppi, storpi, e invalidi civili».
Ti aspettavi un Treviso con questa classifica ad inizio stagione?
«A dire il vero no. Stiamo navigando nei quartieri alti, ma saremo solo una meteora».
Cos'è mancato?
«Assolutamente nulla. Perlomeno, cose che arriveranno piano piano: un allenatore, un direttore sportivo, uno stadio, dei giocatori, un pubblico. Dobbiamo rimanere concentrati soprattutto dopo il novantesimo, quando iniziano le feste nei privè».
Le punte devono però essere assistite maggiormente
«Mah, non credo sai. Se lì davanti abbiamo delle scamorze, potresti dar loro tutti i palloni che vuoi e loro le butterebbero fuori comunque. Credo che la strategia giusta sia chiudersi in difesa e aspettare il novantesimo, sperando che la partita sia vinta a tavolino o sospesa per nebbia».
Il trittico inizia con la trasferta in casa dell'Albinoleffe. Che partita ti aspetti?
«Secondo me segnerà Beghetto, anche perchè se non segna lui chi segna? La forza dell'Albinoleffe è sicuramente il pubblico, caldo, numeroso. Solo a Montevideo, nel derby Penarol-Nacional ho visto un tale tifo. Lo stadio poi è una roccaforte».
Il fatto di giocare in uno stadio grande con poca gente vi aiuta o penalizza?
«A me avevano detto che era piccolo, comunque. Di questa partita non ce ne frega molto, sarebbe bello fare un punto ma non è assolutamente possibile. Sto già pregustando lo scopone scientifico nel pullman con Giuliatto contro Vascak e Viali».
Cosa serve per riuscirci?
«Bè, iniziassimo prendendo il Re Bello e il Settebello non sarebbe male. Poi bisogna che Giuliatto capisca come si fa una primiera decente. La napoli non la sa fare, cazzo, butta sempre via i due di denari. Dobbiamo sacrificarci».
11 luglio 2009: la Treviso sportiva non dimentica lo scempio che hai fatto, Setten.
Tonella, Maino, Bernardi; De Poli, Lombardi, Margiotta; Fiorio, Bonavina, Pradella, Bressan, Boscolo.
Grazie Zanin, grazie Ferretti,grazie Perna,grazie Ferronato!