14/01/2007 17:15 |
|
| | | OFFLINE | Post: 4.304 | Registrato il: 15/08/2004 | Città: TREVISO | Età: 39 | Sesso: Maschile | Trevisan | |
|
Il centro storico di Treviso rischia di morire a causa del progressivo svuotamento (siamo arrivati intorno ai settemila abitanti), ma potrà essere salvato se si cambia direzione: per esempio basta con i bar nei quali ci sono troppi clienti che disturbano anche in ore notturne, basta con manifestazioni come l'Ombralonga, fuori dalle Mura il mercato bisettimanale, più attenzione alla cultura e più attenzione anche al modo in cui si pubblicizza ciò che si fa per la città. Con un invito agli amministratori: ascoltate di più i bisogni dei residenti. A dirlo non è un politico di opposizione, è Riccardo Pittis, milanese di origine ma trevigiano di adozione ed ex capitano della Benetton basket, che in centro storico ha un locale piuttosto famoso, "Amici miei".
Ricky Pittis si dice fortunato di vivere in una città «a misura d'uomo», anche se è consapevole di alcuni disagi che devono sopportare i residenti, a partire da quello della ricerca di un parcheggio. E a proposito di parcheggi, dopo aver ammesso di essere uno che di multe ne prende («E le pago»), sostiene che gli addetti alle soste dovrebbero essere più flessibili in certe situazioni.
Parlando dello sport, avverte del pericolo che potrebbero correre basket, rugby e volley se i Benetton un giorno decidessero di non sostenerlo più («Gilberto è uno degli ultimi mecenati ma un giorno potrebbe decidere, per qualsiasi motivo, di lasciare»). E in un periodo in cui si parla tanto di sicurezza, va controcorrente: «Se la gente sente il problema della sicurezza a Treviso dovrebbe andare un paio di giorni a Milano, a Roma o a Napoli».
"Il Gazzettino" |
|
|