Il dopo partita tra Treviso e Arezzo è riservato ai saluti. La formazione toscana lascia la serie B e scende in C1 mentre per l'allenatore Ezio Rossi potrebbe essere stata l'ultima partita sulla panchina biancoceleste. Al suo posto arriverà Bepi Pillon.
«Martedì dice Rossi - mi incontrerò con Giovanni Gardini e faremo il punto della situazione».
Qual è la sua impressione?
«Non lo so ma da parte mia c'è la disponibilità di continuare ma solo a certe condizioni».
L'ha disturbata la voce di Pillon suo probabile sostituto?
«Assolutamente no perché questo è il nostro lavoro e Bepi è un amico. Mi sorprende invece che un allenatore come lui che ha fatto vedere cose importanti anche nella massima serie accetti di ritornare in serie B».
Il Treviso ha chiuso il campionato con una sconfitta
«Di più non potevamo dare visto le molte assenze che avevamo e i tanti giovani in campo ma credo che il Treviso debba essere valutato per quello che ha saputo fare durante questo campionato».
Tra le altre cose ha avuto il merito di lanciare molti giovani e anche contro l'Arezzo ne ha fatto esordire altri.
«Il merito non è mio ma di Giovanni Bosi, tecnico della Primavera, perché ha saputo plasmare dei ragazzi di buone qualità in giocatori veri».
Su quale giovani è pronto a scommettere?
«Su Acquafresca e Russotto ma non vorrei dimenticare Fietta e Moro».
Diverso invece lo stato d'animo di Antonio Conte, allenatore dell'Arezzo. «Ai miei giocatori non posso rimproverare nulla dice - perché alla fine siamo risuciti a conquistare 51 punti».
È stato punito due volte dalla sua Juventus.
«Nelle ultine tredici partite abbiamo perso solamente contro la Juve che sembrava stesse giocando la finale di coppa Campioni e oggi siamo stati ancora punti dai bianconeri perché hanno perso in casa contro lo Spezia. Davvero un brutto colpo».
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