Insulti razzisti a Grosso
PARIGI (Fra), 21 aprile 2008 – Fabio Grosso? “Un italiano di m...”. L’insulto non arriva da un ultrà frustrato, ma da un allenatore: Jean-Marc Furlan. Il tecnico dello Strasburgo ha digerito male la sconfitta subita sabato contro il Lione (1-2). Una partita decisa da due episodi chiave: un’espulsione e il gol vittoria del terzino sinistro azzurro.
Ma 24 ore dopo sono arrivate le scuse di Furlan, tra l'altro cittadinio onorario di Cinto Caomaggiore (in provincia di Venezia), cittadina di provenienza della famiglia del padre. Di questa località, tra l'altro, erano originari anche i genitori di Patrick Battiston, difensore della Francia di Michel Platini, e l'ex giocatore del Milan Walter De Vecchi, uno degli artefici dello scudetto della stella. "Vorrei sottolineare che le parole espresse sono state forzate. Ammiro molto e rispetto l'Italia - ha detto Furlan - e chiedo scusa in ogni caso a Fabio Grosso".
RAZZA – Sabato, lo Strasburgo era passato in vantaggio, ma l’espulsione di Mouloungui ha di fatto rimesso in careggiata il Lione. Espulsione legittima dopo due interventi assassini, da cartellino giallo. Il secondo proprio su Grosso. Per Furlan, l’italiano avrebbe fatto la solita sceneggiata e a fine gara ha dichiarato senza mezzi termini: “
Non si può dire che l’italiano abbia rinnegato i suoi geni e la sua razza”. Parole pesanti che in francese si traducono in un’offesa grave.
INSULTI - Ma non è tutto. Furlan durante la gara se l’è presa direttamente con il giocatore. Anche qui, in uno stile non proprio chic. L’allenatore infatti è stato pescato dalle telecamere di Canal+ mentre dice: “
Italiano di m..., razza di macaronì (altro termine dispregiativo per indicare gli italiani, ndr)”. Grosso ha replicato sul campo, segnando il gol vittoria (1-2) che vale tre punti e soprattutto mezzo scudetto. Il presidente Jean Michel Aulas, secondo un giornale locale di Lione, potrebbe portare il caso in tribunale.
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