L’amarcord di Barazza «Conegliano nel cuore»
Jenny Barazza, 27 anni, centrale azzurra di Codognè, domenica prossima con la Foppapedretti Bergamo, seconda in classifica nel massimo campionato femminile di volley, salirà a Conegliano per affrontare la Spes Zoppas.
Jenny, proverai qualche emozione particolare a tornare a casa?
«Certo, sarò emozionata a tornare a Conegliano e sono contenta che la Zoppas sia in serie A. Avrò tanti amici e parenti in tribuna che verranno a fare il tifo per me».
Affrontare una formazione che gioca con una sola centrale cambierà il vostro modo di giocare?
«Non è un grosso problema affrontare una squadra che gioca con quel modulo. Il loro gioco per essere efficace deve avere una buona ricezione e quindi cercheremo di metterle in difficoltà con la nostra battuta come, tra l'altro, cerchiamo di fare sempre. Dovremo piuttosto abituarci subito a prendere le misure con il campo e con l'illuminazione del loro palazzetto. Speriamo di ripetere il risultato dell'andata dove a Bergamo abbiamo vinto con un netto 3 a 0».
Ce la farà la squadra di Martinez a centrare i playoff?
«E' difficile da dire adesso. Il loro risultato finale dipende molto dalle prestazioni di Brakocevic e Pavan. Di solito le neopromosse giocano meglio il girone di andata che non il ritorno ma secondo me hanno buone possibilità».
Con la Foppapedretti hai perso l'unica partita contro la corazzata Pesaro, è davvero una squadra imbattibile?
«Sicuramente sono molto forti, contro di noi hanno meritato di vincere ma non sono imbattibili. I primi scontri diretti sarebbe bene vincerli per mettere qualche tarlo in testa all'avversario. Comunque c'è tempo per rimediare».
Cosa ti aspetti dal nuovo anno?
«Mi aspetto che sia migliore del 2008 e ci vuole veramente poco perché accada. Chiedo solo di avere la salute per me e per la mia famiglia e poi sul piano sportivo proverò io a far quadrare i conti. In ordine di importanza metto scudetto, coppa Campioni e coppa Italia».
In nazionale quali sono i prossimi obiettivi?
«Sinceramente per il momento non ci penso proprio alla nazionale, l'ho detto anche a Massimo Barbolini. Comunque dò sempre la mia disponibilità per le convocazioni».
Quanto ti è pesato aver giocato in campionato sia a Santo Stefano che il giorno dell'Epifania?
«Mi è pesato parecchio soprattutto allenarmi la vigilia di Natale e passare le feste da sola visto che i miei non sono potuti venire a Bergamo. Giocando anche in settimana in Champions abbiamo davvero poco tempo per riposarci».
Dando uno sguardo al campionato maschile, ti aspettavi di vedere una Sisley così in difficoltà?
«Dall'esterno è sempre difficile dare un giudizio. So che anche l'anno scorso hanno avuto qualche problema. Prendendo i giocatori uno per uno sono tutti campioni, forse c'è un problema di amalgama all'interno del gruppo».
www.gazzettino.it[Modificato da Mat-tv 09/01/2009 19:55]