da
www.gazzettino.it
BASKET Il club nel cercare di costruire una formazione di atleti motivati e talentuosi sta andando incontro ai desideri dei fans
La nuova Benetton promossa dai tifosi
Tutti d’accordo: è l’ora del cuore e della voglia di lottare. Aprezzato il clima di dialogo e l’investimento sul vivaio
Treviso
La nuova Benetton, che ha recentemente preso forma, convince gli appassionati del Palaverde. Il club trevigiano ha infatti cercato di coniugare gente motivata e talentuosa, costruendo una squadra capace di far divertire ed incarnare quello che l'appassionato cestistico biancoverde vorrebbe sempre vedere sul parquet, ossia tanto cuore e voglia di lottare. Non era stato così la passata stagione, almeno in alcune circostanze, poiché i molti americani si dimostravano, per lo meno negli atteggiamenti, poco legati alle sorti della Benetton. Stavolta il discorso sembra essere totalmente differente.
«Sapevamo già di questa serie d'iniziative - afferma Stefano Bobini, capo dei Rebels, ultras della "sud" - a seguito di colloqui avuti col presidente Buzzavo, con Lefebre e Iacopini. Avvicinare squadra al pubblico era la priorità ed il club finalmente ha pensato al nostro territorio, invece che inseguire l'idea d'essere la 30. franchigia Nba. Appoggiamo quindi questa scelta per dare entusiasmo all'ambiente. Da qui ripartiremo, sono convinto che sia la strada giusta!».
«Già a maggio la società aveva ascoltato i tifosi - ricorda con soddisfazione Roberta Cacco, abbonata storica del settore Centrali - con un incontro che aveva il sapore di una ripartenza daccapo. Certamente è già apprezzabile che il club cerchi di instaurare un rapporto famigliare col proprio pubblico, non vincolando poi gli appassionati a sottoscrivere l'abbonamento alla cieca, ma posticipando l'apertura della campagna e dando modo di conoscere chi andremo a sostenere. I nomi sono forse meno noti del passato, ma sono molto felice che non ci siano più Gigli e la truppa di americani osceni quali Chalmers, Gaines ed Austin. Magari questa squadra sarà più vicina ad uno stile europeo, anche se mi preoccupa un po' la scelta di Rullo quale unico secondo play, nonché Maresca quale riserva della guardia al posto dell'esperto Mordente. Tuttavia questi sono dettagli che verranno valutati dal coach».
«Penso che il segnale sia stato recepito dalla società - conferma Lele Donà, tifoso storico al Palaverde - e sia stata ascoltata la piazza ed i tifosi. Chiaro che puntando sui giovani non si può pretendere di vincere subito, ma l'investimento è importante e vale la pena rischiare! Ora attendiamo di conoscere il costo degli abbonamenti. Adesso però non ci sono più scusanti, neppure per il coach: tutti, dal presidente Buzzavo in giù, saranno sotto esame. Però, ripeto, mi sembra ci sia il giusto clima per ricominciare».
"I giocatori non sono forse molto famosi - dice Andrea Tedesco, abbonato dei Distinti - però è una buona iniziativa quella d'aver presentato già la squadra. Io avrei comunque fatto l'abbonamento, per una questione di fede, ma è lodevole conoscere prima la squadra, così chi si abbona non incorrerà a sorprese. Mi pare uno stile "casareccio", tarato sulla nostra realtà! Giustissimo ricordare le nostre radici, avvicinare il pubblico e far conoscere la squadra in questo modo!.
Francesco Maiano