Qualificazioni Mondiali 2010: Bulgaria-Italia

Berbatov sfida l'Italia
"Manca Buffon, ci crediamo"
Il centravanti della Bulgaria: "È il portiere più forte del mondo, siamo stati fortunati. Mi aspettavo in campo Toni-Del Piero. Nessuno pensava a Giuseppe Rossi. L’Italia in passato ci ha dato spesso grandi delusioni, è la nostra occasione per riscattarci"

MILANO, 9 ottobre 2008 - All’inizio c’era Marco Van Basten. Il 15enne Dimitar Berbatov restò folgorato dalle prodezze dell’olandese a Euro ’96, provò a imitarlo e prese a tifare Milan. Poi venne Alan Shearer. Il giovane Berbatov usava la casacca del Newcastle come pigiama e cominciò a studiare l’inglese attraverso i film del "Padrino". Oltre alla lingua, deve aver imparato le maniere spicce per risolvere questioni intricate. Lo dimostrò piantando in asso il Lecce di Corvino, che lo stava arruolando nell’estate del 2000, per sistemarsi al Bayer Leverkusen; e lo ha ribadito quest’estate, mollando gli Speroni del Tottenham, per volare verso i milioni del Manchester United, a bordo della Bentley di Sir Ferguson, riciclatosi autista pur di strappare il bulgaro agli arabi del City.
BUFFON - Quelli che vivono di gol, se ne fregano delle buone maniere. Mica bussano alla porta e chiedono: "Posso entrare?" Tirano dritti e parlano chiaro. Infatti ieri Dimitar Berbatov ammetteva sereno: "Sono felice che Buffon non giochi. E non solo io, credo. È il simbolo dell’Italia, il portiere più forte nel mondo. Diciamolo: siamo stati fortunati". Ha ammesso pure la sorpresa per la convocazioni di Lippi: "Io mi aspettavo in campo Toni-Del Piero. Nessuno di noi pensava a Giuseppe Rossi. Rossi è giovane, non può fare tutto da solo. Avrà bisogno d’aiuto. All’Italia i campioni non mancano. Gilardino, per esempio, è uno che può decidere con una giocata. L’Italia in passato ci ha dato spesso grandi delusioni, ma questa è la nostra occasione per riscattarci. L’Italia ha tanti problemi. Io invece ci sarò di sicuro. Sto meglio". Berbatov martedì si è fermato per un guaio alla schiena, ieri ha ripreso ad allenarsi. "Mi sono spaventato. Poi i medici mi hanno tranquillizzato: nulla di grave. Ora va molto meglio. Sabato ci sarò di sicuro".
ITALIA - Dimitar Berbatov, 27 anni, rieletto per la quarta miglior giocatore del suo Paese, è l’orgoglio e la speranza della Bulgaria: 37 gol in 65 partite al Cska Sofia (’98-01), 90 in 196 al Bayer Leverkusen (2001-06), 46 in 102 al Tottenham (2006-08). Dal primo settembre serve il Manchester United che ha comprato i suoi gol per 38 milioni (più un giovane in prestito) nell’ultimo giorno di mercato. I primi due sono arrivati in Champions, contro i danesi dell’Aalborg (30 settembre). Quest’estate Berbatov avrebbe potuto anche sbarcare in Italia, magari al Milan, suo antico amore. "E’ vero - ha confermato ieri -, il calcio italiano mi è sempre piaciuto. Ma ho preferito l’Inghilterra. Mi trovo bene lì. Per ora".
VIAGGIARE - Viaggiare non lo spaventa. Lo ha sempre fatto e ci ha sempre guadagnato. Figlio di Ivan, buon calciatore, Dimitar lasciò ragazzino la cittadina di Blagoevgrad per giocare nelle giovanili del Cska di Sofia, come un altro idolo obbligato: Hristo Stoichkov. Un giorno mamma Margarita andò a trovarlo. "Lo trovai nel dormitorio del club - ha raccontato -. Il mio Mitko era solo, sdraiato sul letto, ascoltava musica e fissava lo stemma del Cska che aveva disegnato sul soffitto. Tanto amava quel club...". Con lo stesso orgoglio, Dimitar Berbatov sabato guiderà la sua Bulgaria contro i campioni del mondo.
Luigi Garlando

3 punti.

io dico che può venir fuori anche un pari

Si anche secondo me possiamo rimanere fregati.

FIRENZE - Bulgaria, meno uno. Prima della partenza, per Sofia, dove la nazionale italiana sarà impegnata contro la Bulgaria (inizio ore 20.15). Marcello Lippi si tiene strette le sue certezze e si presenta di ottimo umore, nonostante una rosa falcidiata dagli infortuni. Più allegro e sereno che durante Germania 2006 "Perché abbiamo consapevolezze tattiche, tecniche e mentali più radicate che nell'avvio del mio ciclo precedente. Perché la sfida con Berbatov e compagni arriva al termine di una settimana eccellente sul piano della preparazione, un lavoro che mi dà grande fiducia. Ed anche perché, se mi permettete - dice il ct - a quei tempi c'era poco da sorridere, le vicende personali erano ingarbugliate nel calcio italiano alle prese con un cataclisma e mi giravano tanto le ...".

Ora invece il cataclisma è nell'economia mondiale ("ma io di questi problemi non voglio parlare, ho da pensare a quelli della gara con i bulgari") e nel microcosmo del ct tutti gli indici tendono al rialzo. Tanto che dispensa battute e giochi di parole ("in questa squadra un po' di Pepe farà bene"). Senza peraltro venire meno alla vecchia consuetudine di non dare in anteprima la formazione che scenderà in campo domani. Dove alle certezze forse si aggiunge qualche dubbio. "Di sicuro - ammette il ct - giocherà uno solo tra Toni e Gilardino: in settimana non li ho mai fatti giocare insieme, non credo lo faranno nel match". Chi, però non si sa, dato che alle evidenti migliori condizioni del viola rispetto a quelle del giocatore in forza al Bayern del Bayern, Lippi contrappone un sibillino "non è detto che se uno va male nel suo club dipenda da lui. Può essere colpa dei suoi compagni, ad esempio. O del suo allenatore".

Dunque, il ballottaggio Toni-Gilardino sulla punta avanzata in un reparto formato anche dagli udinesi Di Natale e Pepe accompagnerà l'avvicinamento alla partita, come pure quello tra Montolivo e Perrotta in un centrocampo che ha punti fissi Gattuso e De Rossi. Meno forte appare la concorrenza tra Chiellini e Gamberini (favorito il bianconero) nel ruolo di centrale al fianco di Cannavaro, e fermi restando gli esterni Zambrotta e Dossena, inesistente per stessa ammissione del ct il dubbio sul portiere che sostituirà Buffon: sarà Amelia.

A proposito dei tanti assenti (l'estremo difensore juventino ed il suo compagno di squadra Camoranesi si sono aggiunti ad una lista formata anche tra gli altri da Materazzi, Grosso, Pirlo e Iaquinta) e di una squadra inevitabilmente "mosaico" e non più "blocco" di qualche grande del campionato, Lippi fa buon viso a cattivo gioco: "Gli infortuni sono sotto gli occhi di tutti, ora però ho questi giocatori e mi soddisfano". Anche perché il lavoro di integrazione tra vecchi e giovani procede benissimo. I nuovi guardano gli 'anziani' come oracoli, meravigliati dalla loro disponibilità e semplicità. E vedere questi ragazzi così in armonia, con i veterani che dispensano consigli, è per me una grande soddisfazione. I cuori e le menti si sovrappongono al lavoro tecnico e fisico. Si crea così quella chimica, quell'alchimia, che porta alla creazione di una squadra". Ed a pensarci bene anche al sorriso, che poi è la vera caratteristica del nuovo Lippi.
www.repubblica.it

Bulgari ambiente ostico. Ma loro hanno solo Berbatov...noi abbiamo 18 campioni..Dai Italia, dai , daiiiiiiiiiiiiiii !!!

Piero992tv, 11/10/2008 15.05:

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Bulgari ambiente ostico. Ma loro hanno solo Berbatov...noi abbiamo 18 campioni..Dai Italia, dai , daiiiiiiiiiiiiiii !!!

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Piero sei l'immagine dell'ottimismo

trio delle meraviglio pepe di natale gilardino

Meglio la seconda

Spettacolo a Sofia !

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