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Rugby: amichevoli nazionale

Ultimo Aggiornamento: 28/06/2009 21:29
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08/11/2008 15:56
 
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Contro l’Australia, (ore 15.00, diretta su La7) mai battuta e terza forza del ranking mondiale, Padova e il Veneto ritrovano la nazionale dopo molti anni di attesa

L'urlo dei 30 mila lancia il sogno dell'Italia
Parisse: «Wallabies fuori portata, ma non molleremo». Mallett: «Se non avranno il possesso non potranno farci meta»


Padova dopo dodici anni riabbraccia la nazionale di rugby. L'Italia dopo sette anni ritrova la culla del suo movimento, il Veneto. Nei sospiri per queste attese, troppo lunghe, sta tutta la portata di Italia-Australia. L'evento che va in scena alle 15 allo stadio Euganeo (arbitro il neozelandese Lawrence). Primo dei tre Cariparma test match di novembre: il 15 a Torino con l'Argentina e il 22 a Reggio Emilia con in Pacific Islanders gli altri.
L'attesa aumenta la gioia, si dice per spiegare la portata di un traguardo raggiunto dopo un lungo cammino. Giacomo Leopardi nel "Sabato del villaggio" l'ha trasformata in una sensazione intensa, pur pessimistica, dell'animo umano. Il sabato del villaggio rugbistico, invece, oggi non vivrà nulla di pessimistico. Solo felicità per vedere gli azzurri nella terra che ha vinto 40 dei 78 scudetti italiani. Una felicità palpabile. Nella settimana di vigilia centinaia di appassionati hanno affollato gli allenamenti delle due squadre. Dei 30.250 biglietti 29mila sono stati bruciati in prevendita, un'affluenza record. Il conto alla rovescia rovescia è stato febbrile. Indice di quanto sia unico unico lo spettacolo odierno. Unico come tutte le prime volte.

Sì, perchè oggi è la prima volta che l'Italia affronta una big mondiale in Veneto dopo l'ingresso nel Sei Nazioni. Il torneo che ha rivoluzionato l'orizzonte del rugby italiano. Trasformandolo da sport di nicchia a disciplina di tendenza. Riempendo con milioni di euro le casse della federazione. Rendendo i suoi ruvidi e sconosciuti eroi azzurri dei divi da copertina. Facendone impennare la popolarità a livelli mai visti altrove, ma di casa da almeno trent'anni (i 20 mila dell'Appiani del '77 per All Blacks-XV del Presidente o Petrarca-Rovigo) nel Veneto. Per questo l'Italia che sfida una stella del Sud a Padova è una sorta di debutto e risarcimento alla terra che svezza da sempre il fiore dei sui campioni. Anche oggi in campo ci sono cinque padovani nel XV, più altri due veneti e un friulano nei 22.

La rivale designata è l'Australia. Due volte campione del mondo. Terza nel ranking mondiale Irb (l'Italia è decima). Solo 7 giorni fa in grado quasi di battere gli imbattibili All Blacks (14-19 nell'esordio del tour a Hong Kong). Stessa avversaria nell'ultimo test disputato a Padova in quel lontano 23 ottobre 1996, nel match celebrativo delle cento presenze in nazionale dell'idolo australiano-padovano David Campese. Il Veneto spera sia il primo di una lunga serie di appuntamenti annuali in cui l'Italia sfiderà qui in novembre le migliori al mondo (nel 2009 in tour arriveranno Sudafrica e Nuova Zelanda). Facendo diventare Padova la capitale d'autunno del rugby italiano, come Roma lo è in primavera con il Sei Nazioni.

La sfida ai Wallabies si presenta perciò tanto affascinante quanto impegnativa. «Una squadra, inutile nascondercelo, fuori dalla nostra portata - dice capitan Sergio Parisse - ma contro la quale non molleremo. Loro sanno che possiamo metterli sotto in mischia». I precedenti però parlano chiaro: 11-0 per l'Australia, 154 punti fatti e 409 subiti. Le qualità a livello tecnico, tattico e di individualità pure. Tanto che Robbie Deans ha cambiato otto giocatori rispetto agli All Blacks. Facendo riposare le stelle Matt Giteau (buon per l'esordio all'apertura di Andrea Marcato, che avrà rivale Barrick Barnes, tre anni più giovane di lui), Lote Tuqiri e George Smith in vista del test a Twickenham con l'Inghilterra. Il ct è sicuro anche con le seconde scelte di portare a casa il risultato. Non per presunzione, ma per fiducia nei propri mezzi e logico turn over ad alto livello. Ma è proprio da qui e dal 18-25 dell'ultimo scontro diretto del 2006 (primo tempo 15-13 per l'Italia) che bisogna partire per minare le certezze australiane. Allora la mischia azzurra triturò quella rivale. Castrogiovanni e Nieto fecero uscire Baxter dal match con la faccia del pugile suonato. Proprio il pack deve essere la piattaforma di lancio del sogno: vendere cara la pelle e provare a battere una rivale che sulla carta può darci 20-30 punti di scarto. Non è stato proprio il nostro ct Nick Mallett a dire: «Se l'Australia al Mondiale avesse avuto piloni Cittadini e Staibano (le nostre seconde scelte, ndr) non sarebbe stata eliminata in semifinale dall'Inghilterra». Il suo collega Robbie Deans condivide e ribadisce: «Dell'Italia temiamo in particolare la mischia, è il reparto che può darci più difficoltà».

Una volta assicurata la conquista (la touche ritrova Bortolami, Sole terza opzione al salto) servono efficaci utilizzo e occupazione. «Dovremo cercare di aver il maggior possesso possibile - spiega Mallett - per non concedere agli avversari troppe opportunità». In questo la scelta finalmente di Marcato apertura (per le opzioni al piede) e il ritorno di Masi estremo (calcio potente, inserimenti) dovrebbero dare garanzie. Infine la difesa. Dovrà essere ferrea, asfissiante, senza smagliature nella salita della linea. Dovrà placcare anche il vento. Altrimenti la superiore qualità nei trequarti dei Wallabies farà la differenza. Garcia, mastino oltre che conquistatore di linee del vantaggio, può essere utile nell'inedita coppia con Canale ai centri, dove ha preso il posto di Mirco Bergamasco slittato all'ala. «Variando i ruoli ho preferito avere in campo nei trequarti la maggiore esperienza internazionale possibile» conclude Mallett. Ma l'arma anti Australia in più dell'Italia sarà l'urlo dei 30 mila, simbolo di tutto il Veneto, che ha ritrovato un grande amore perduto.

Ivan Malfatto

Qualcuno è andato ? [SM=x397159] Intanto, durante la diretta su la7 c'è stato qualche fuorionda esilarante....prima degli inni, un fuorionda dell'inviato de la7 (quello con la voce odiosa e i capelli grigi, corti...). Poi, nel bel mezzo dell'inno australiano, si sente la voce di uno parecchio incazzato, con un leggerissimo accento veneto gridare "ma potevate dirmelo che dovevo andare in campo *IO CANE !!!!". Speriamo che qualche autraliano non si sia offeso [SM=x397166]
09/11/2008 11:02
 
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Italia, che peccato!
Spaventata l'Australia


Gli azzurri cedono 20-30 ai Wallabies nel test match di Padova, ma restano in partita per 70' prima di capitolare. Sul 20-20 a metà ripresa Orquera calcia a lato l'ovale del sorpasso, poi gli ospiti chiudono i conti. Sabato sfida con l'Argentina a TorinoUna fase della sfida tra Italia e Australia di Padova. LaPresse

PADOVA, 8 novembre 2008 - Dieci punti di scarto (due anni fa furono furono 7) contro una delle tre nazionali più forti al mondo, prima, seconda o terza a seconda delle giornate. E' vero che all'Italia servono vittorie ma che rimprovero muovi, oggi, agli azzurri? In partita per 70' contro l'Australia, prima di capitolare 30-20, due mete a uno e qualche svista arbitrale. Questo in campo, perché se vogliamo parlare della risposta di Padova, del Veneto e di tutti gli appassionati, non ci sono parole: la gente ha fame (e molta sete!) di rugby. Adesso avanti con Torino, dove arriva l'Argentina. Fa morale Masi premiato come man of the match, fa morale l'esperimento di Mirko Bergamasco all'ala e fa morale Marcato, coraggioso e preciso.

MARCATO E BARNES – Lo dimostra nel primo tempo, tutto delle aperture nella fortuna e nella sfortuna. I calci del numero 10 azzurro tengono a galla l'Italia per almeno 20' giocati in apnea, quando l'Australia ha studiato bene il compitino e non ha problemi a sfondare in velocità (all'8' meta di Turner). Ma dura poco, perché Barnes lascia per infortunio e con l'ingresso di Giteau i Wallabies si piantano. Ne sa qualcosa Masi: mastino nel placcare e rapido a ripartire, è lui che suona la carica assieme al solito Marcato, chirurgico nel piazzare il drop del 9-11 al 26'. La meta del sorpasso azzurro è nell'aria e 5' più tardi la firma Mirko Bergamasco al termine di un'azione da manuale tutta alla mano cominciata da Parisse. Giteau pareggia i conti centrando i pali allo scadere ma l'Italia è viva, vivissima.

PAURA WALLABIES – E l'Australia, che non rientra nemmeno negli spogliatoi? Individualità a parte, non è nemmeno parente della squadra che sabato scorso ha rischiato di battere gli All Blacks. Si ricomincia con altri 20' di piazzati che Giteau da un parte (14-20) e Orquera dall'altra (20-20) non sbagliano. Mallett dà fondo ai cambi (esordio di Toniolatti) pensando anche all'Argentina da affrontare sabato prossimo e qui, nel dubbio, la risposta non c'è: il XV azzurro del primo tempo, giocando 80' ce l'avrebbe fatta? Orquera calcia a lato il pallone del sorpasso e con l'ovale se ne vanno le speranze azzurre. Al 34' Cooper è bravo e fortunato a schiacciare in meta dopo una serpentina cominciata su uno scivolone di Parisse. Giteau non sbaglia due volte e fissa il definitivo 30-20.

Claudio Lenzi

Peccato, anche perchè l'azione della meta decisiva a sette minuti dalla fine era viziata da una irregolarità che ci ha danneggiato. [SM=x397147]
[Modificato da ZakkTV 09/11/2008 11:05]
09/11/2008 13:05
 
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L'Euganeo era quasi pieno, e continuano a giocare il 6 nazioni a Roma.


10/11/2008 09:35
 
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Re:
enricoutv83, 09/11/2008 13.05:

L'Euganeo era quasi pieno, e continuano a giocare il 6 nazioni a Roma.


anche roma è sempre pieno...ogni anno vanno esauriti i biglietti mesi prima. e in ogni caso..ognuno gioca nella sua capitale..non avrebbe senso padova..anzi..sarebbe un po' squallido


AVANTI BLU!


10/11/2008 10:50
 
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Re: Re:
zonastadio, 10/11/2008 9.35:


anche roma è sempre pieno...ogni anno vanno esauriti i biglietti mesi prima. e in ogni caso..ognuno gioca nella sua capitale..non avrebbe senso padova..anzi..sarebbe un po' squallido


E' sempre pieno ma sono più le volte che i nostri tifosi sono in inferiorità numerica che altro!
Sabato 30.000 tifosi, pochissimi australiani.
Tanto per dimostrare che la maggiorparte delle persone che va al sei nazioni a roma è del nord.
Senza voler far discriminazioni...
Ma se in top ten ci sono 8 squadre del nord (divise tra veneto, emilia e lombardia), non vedo perchè si debba giocare a roma dove ci sono due squadre ma con un pubblico risicatissimo.


10/11/2008 12:41
 
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Re: Re: Re:
enricoutv83, 10/11/2008 10.50:

E' sempre pieno ma sono più le volte che i nostri tifosi sono in inferiorità numerica che altro!
Sabato 30.000 tifosi, pochissimi australiani.
Tanto per dimostrare che la maggiorparte delle persone che va al sei nazioni a roma è del nord.
Senza voler far discriminazioni...
Ma se in top ten ci sono 8 squadre del nord (divise tra veneto, emilia e lombardia), non vedo perchè si debba giocare a roma dove ci sono due squadre ma con un pubblico risicatissimo.



Catania e L'Aquila sono piazze storiche. In piu' ce ne sono tante in lazio e campania. Se la facevano a milano confinavano il fenomeno rugby al nord...

11 luglio 2009: la Treviso sportiva non dimentica lo scempio che hai fatto, Setten.

Tonella, Maino, Bernardi; De Poli, Lombardi, Margiotta; Fiorio, Bonavina, Pradella, Bressan, Boscolo.

Grazie Zanin, grazie Ferretti,grazie Perna,grazie Ferronato!
16/11/2008 23:22
 
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perso contro l'Argentina a Torino sabato.. tutto esaurito anche lì, 27 mila spettatori
17/11/2008 23:31
 
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Re: Re: Re: Re:
MoniGo, 10/11/2008 12.41:



Catania e L'Aquila sono piazze storiche. In piu' ce ne sono tante in lazio e campania. Se la facevano a milano confinavano il fenomeno rugby al nord...



Club Vittorie Anno
Amatori Rugby Milano 18 1929, 1930, 1931, 1932, 1933, 1934, 1936, 1938, 1939, 1940, 1941, 1942, 1943, 1946, 1991, 1993, 1995, 1996
Benetton Treviso 13 1956, 1978, 1983, 1989, 1992, 1997, 1998, 1999, 2001, 2003, 2004, 2006, 2007
Petrarca Padova 11 1970, 1971, 1972, 1973, 1974, 1977, 1980, 1984, 1985, 1986, 1987
Rugby Rovigo 11 1951, 1952, 1953, 1954, 1962, 1963, 1964, 1976, 1979, 1988, 1990
Rugby Roma 5 1935, 1937, 1948, 1949, 2000
Fiamme Oro Padova 5 1958, 1959, 1960, 1961, 1968
L'Aquila Rugby 5 1967, 1969, 1981, 1982, 1994
Overmach Rugby Parma 3 1950, 1955, 1957
Partenope Rugby 2 1965, 1966
Cammi Calvisano 2 2005, 2008
Concordia Brescia Rugby 1 1975
Ginnastica Torino 1 1947
Viadana 1 2002

Il Veneto ha vinto la metà degli scudetti (32 su 68), mentre il centro-sud ne ha vinti un terzo rispetto al solo veneto (12 su 68).
Io ad esempio avrei fatto giocare il sei nazioni nel veneto, mentre questi test match si sarebbero dovuti disputare al sud.


07/02/2009 12:35
 
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oggi inizia il sei nazioni ragazzi!!!! FORZA ITALIA!!! [SM=x397196]

Per chi fosse interessato all Home in fonderia fanno vedere la partita e ad ogni metà degli azzurri un giro di birra gratis.....cosi cè scritto su 2night!!!
20/06/2009 11:08
 
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Oggi test match contro L'Australia,ore 20 locali 12 italiane diretta
su Sky Sport 3.
E' il secondo impegno di questo tour,e probabilmente si tratta del piu' difficile anche in prospettiva dell'ultimo con gli All blacks.Parla Sergio Parisse capitano Italiano.


dalla Tribuna tv [SM=x397196]
20/06/2009 12:58
 
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Primo tempo:20-6 per l'Australia [SM=x397196]
20/06/2009 13:38
 
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Finale:

Australia-Italia 34-12

Buona partita dei nostri,solo nel finale l'Australia allunga,ma l'Italia a retto bene 20-12 a 10 minuti dalla fine. [SM=x397196]
20/06/2009 13:38
 
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Finale:

Australia-Italia 34-12

Buona partita dei nostri,solo nel finale l'Australia allunga,ma l'Italia a retto bene 20-12 a 10 minuti dalla fine. [SM=x397196]
27/06/2009 08:24
 
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Oggi ore 09:30 amichevole test match
Nuova Zelanda-Italia [SM=x397196]

Diretta Sky Sport 3
27/06/2009 15:51
 
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Risultato finale:
Nuova Zelanda-Italia 27-6 [SM=x397196]
Sconfitta onorevole contro gli All Blacks
28/06/2009 21:29
 
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Il capitano della nazionale Parisse sospeso per 8 settimane.Dopo una grave scorettezza nella partita con gli All Blacks.
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