Biancocelesti al settimo risultato utile consecutivo
Vicenza
E' unLuca Gotti soddisfatto quella che arriva nella sala stampa del Romeo Menti di Vicenza dopo il pareggio (1-1) strappato ai biancorossi. Il suo Treviso ha saputo tenere testa all'undici di Gregucci, squadra che per stessa ammissione del tecnico biancoceleste «ha l'intensità di gioco maggiore più devastante di tutte le squadre di serie B».
L'analisi della partita parte da una valutazione a tutto tondo del risultato. «Lo ammetto: prima della partita avrei firmato per un pareggio in un campo così difficile. Non era semplice giocare sotto una pioggia torrenziale, ma quando i nostri avversari sono rimasti in inferiorità ho pensato che si doveva rischiare il meno possibile, perché il Vicenza può farti male anche in dieci».
E infatti proprio così è andata. Il pallino del gioco l'hanno mantenuto i biancorossi, fino all'entrata di Gigi Beghetto, che ha dato profondità alla manovra.
«Ho puntato sul colpaccio negli ultimi minuti di gioco, e sono consapevole che loro hanno fatto più di noi, pur in dieci. Sapevo che il Vicenza aveva due giorni riposo in meno per aver giocato lunedì, perciò ero convinto che le loro energie calassero nel finale di gara, così ho aggiunto un attaccante ed effettivamente siamo riusciti a costruire ottime iniziative».
L'espulsione di Zanchi è stata determinante?
«Dopo il rosso, il Vicenza si è ricaricato. Non me l'aspettavo, eppure loro producono un'intensità pazzesca, ancor più della Triestina. Noi invece abbiamo un grande gruppo e questo fattore ci ha permesso di mantenere salde le redini del match. Il Vicenza puntava sulle palle sporche, mischie su palle inattive, per indurre i nostri all'errore, noi non ci siamo cascati».
Le tante assenze poi, minano una formazione in costante emergenza infortuni.
«Il nostro è un percorso a piccoli passi, purtroppo i giocatori assenti sono tanti, e per noi rappresentano un grosso peso specifico. I ragazzi però sono stati bravi, e in quei 4 minuti che sono passati dallo svantaggio al pareggio hanno giocato benissimo, con la mente sgombra».
I risultati utili consecutivi ora sono 7. Tanti i pareggi però, ben 6. Manca il guizzo giusto sotto porta?
«Foti e Musetti si sono divisi equamente il non semplice ruolo di unica punta. Ci manca qualcosa in sede realizzativa».
Qualcuno ha visto l'esclusione di Palermo come una bocciatura.
«Il suo rendimento è altalenante. Ho molta fiducia in Palermo, però gli manca continuità. I giovani devono avere pazienza; in una partita del genere mi serviva gente d'esperienza. Con lo scorrere del campionato tutti avranno spazio».
Una partita molto importante si giocherà mercoledì in Tribunale.
«Sarà una sfida supplementare per la restituzione dei punti. Tutti ci auguriamo che ci dia una spinta in avanti. Spero che ci sia grande equilibrio nella decisione. Infine ringrazio il centinaio di tifosi giunti a Vicenza. Sentiamo la vicinanza della Curva».
AncheLeo Bonucci, al ritorno in campo dopo lo stop può esultare. Il suo è stato un gol determinante, il secondo in stagione. «E' stato un risultato giusto. Il Vicenza veniva da una vittoria importante, mentre noi volevamo assolutamente fare punti esterni. Il gol? Per me è un classico, gli inserimenti in area su calci da fermo sono il mio pane. Con una mezza capovolta sono riuscito a buttarla dentro, ma questo risultato è merito di tutta la squadra».
Per il terzo portiereRocco Pellegrino un esordio coi fiocchi: sicurezza e determinazione da vendere. «Sono contentissimo. Debutto bagnato debutto fortunato, e per un portiere non è certo il massimo giocare sotto l'acqua. Fortunatamente ero sereno; sul gol subito non potevo fare granchè, poi mi pare di aver sostituito bene il grande Guardalben. Gli auguro una pronta guarigione».