Brutta cosa quando certe voci vengono fuori prima della conclusione del campionato, vedi il caso di Mancini l'anno scorso all'Inter.
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Vicenza, via Gregucci arriva Franco Lerda?
07.05.2009 08:48 di Redazione ITA Sport Press
© foto di Federico de Luca
Era la primavera di due anni fa, quasi giusti giusti, il 20 aprile 2007 per la precisione. Quel giorno il sito internet del Vicenza dava notizia dell'avvenuto prolungamento del contratto di Angelo Gregucci per due anni, fino al 30 giugno 2009 appunto. Quell'accordo tra il club di via Schio e l'allenatore non è stato finora rinnovato. E siccome la stagione per farlo è proprio questa, l'impressione è che Vicenza e Gregucci si saluteranno a fine campionato.
CHI HA DECISO. È Gregucci o è il Vicenza che è orientato a cambiare?
Il tecnico non ha mai detto di essersi stancato del Vicenza e tanto meno che gli va stretta la serie B. Ma è probabile che abbiano un fondamento le voci di mercato che riferiscono di un interesse di qualche club di serie A: sarebbe l'attesa chance della rivincita dopo la toccata-e-fuga a Lecce (cinque partite ed esonero), ora con molta più esperienza.
La società non ha mai detto ufficialmente di considerare chiusa l'esperienza di Gregucci, ma neppure risulta che a Gregucci sia stato offerto finora un rinnovo del contratto.
Il rapporto con il tecnico in questi ultimi due anni ha subito diversi scossoni ed è arrivato vicinissimo al punto di rottura nella scorsa stagione (con Zenga alle porte). Ma va ricordato che alla fine il Vicenza di Cassingena ha sempre confermato Gregucci, anche nei momenti di gran burrasca nei risultati: una vistosa eccezione in un calcio in cui si continua a cambiare allenatore con troppa disinvoltura.
BILANCIO AL BIVIO. Il Vicenza e Gregucci sono dunque al bivio, a cui si presentano dopo una stagione più che positiva. Va ricordato che nell'estate del 2008 la squadra era stata inserita dagli addetti ai lavori tra le candidate a lottare per restare in B.
E invece non solo il Vicenza non ha mai rischiato di essere coinvolto nella corsa-salvezza, ma ha offerto per mesi calcio gradevole, ha conquistato risultati, ha lanciato e valorizzato tanti giovani e ora può finire nella parte sinistra della classifica, a ridosso delle prime, malgrado abbia perso a metà stagione due pezzi da novanta (Di Cesare e Bernardini) e a causa degli infortuni tutto il centrocampo titolare nel momento clou del campionato.
LUNGO CICLO. Dunque la separazione che si profila non sarà un semplice voltare pagina. A fine torneo saranno 121 le panchine biancorosse in campionato di Gregucci: sono state 143 per Renzo Ulivieri e 140 per Francesco Guidolin, tanto per dare un termine di paragone con due allenatori di grande spessore nella storia recente del club.
IDENTIKIT. Chi nel dopo-Gregucci? Con ogni probabilità un allenatore di serie C. Disposto ad accontentarsi nell'ingaggio in cambio della chance di guidare una squadra con la storia del Vicenza e dell'opportunità di compiere un salto di qualità nella sua carriera; capace di lavorare con i giovani e con l'organico che gli verrà messo a disposizione. Il ritratto è più o meno questo.
SOGNI. Come sempre in queste situazioni, i nomi dei candidati, veri o presunti, fioccano in largo anticipo. E prendono corpo anche i desideri, se non i sogni dei tifosi, che sono sempre stati al fianco di Gregucci in questi tre anni e ne hanno fatto un loro beniamino. Ma Beppe Iachini, per fare il nome di un tecnico che ha lasciato tante nostalgie al Menti, non tornerà, anche se il suo è stato uno dei primi nomi a circolare. Esonerato dal Chievo e sostituito da Mimmo Di Carlo in questa stagione, Iachini è indicato come il prossimo allenatore del Mantova che patron Lori vuole vedere in A.
IDEE. Un allenatore di C, si diceva. E quindi ecco nella lista il nome di Franco Lerda, oggi sulla panchina della Pro Patria, che sta cercando di arrivare alla promozione in B malgrado il fallimento della società già dichiarato in tribunale. Ma c'è anche il nome del suo diretto rivale nella corsa alla promozione in serie cadetta e cioè Pierpaolo Bisoli, alla guida del Cesena, capolista con la Pro Patria del girone A della C1 (che da quest'anno si chiama Prima Divisione).
Dunque Lerda e Bisoli, vincenti (al piano di sotto) e considerati emergenti, al punto che di Bisoli si parla addirittura come del possibile successore di Allegri al Cagliari, qualora quest'ultimo spiccasse il volo per una big di serie A. Ma oltre a questi due candidati, nella lista dei tecnici tenuti in considerazione c'è pure Luca Gotti, che in realtà è un allenatore di serie B e fra l'altro attende il Vicenza lunedì prossimo ma che con il suo Treviso (non certo per sua colpa, anzi) pare avviato ad un'inevitabile retrocessione in C1.
"IN CASA". È realistico pensare che il dopo-Gregucci possa cominciare da uno di questi tre (Lerda, Bisoli e Gotti), ma la lista degli allenatori fin qui accostati al Vicenza è quasi un... elenco del telefono per quanto è lunga. Ci sono anche possibili soluzioni per così dire "di casa". Per esempio Fabio Viviani, vice di Reja al Napoli fino all'avvento di Donadoni e ora pronto a un'esperienza da primo allenatore. Ma anche Claudio Foscarini, da tempo capace timoniere di un vicino di casa, il Cittadella.
E poi ci sono i nomi di altri tecnici giovani di serie C ma anche, secondo radiomercato che impazza, quello di un navigatissimo come Gian Piero Ventura.
PROGRAMMI. Se separazione ci sarà, il dopo-Gregucci non sarà una scelta facile. Ma in fondo molto più di chi verrà contano i programmi e le possibilità della società. E le seconde il presidente Cassingena le ha già ben chiarite: «Se non arrivano altri imprenditori a darci una mano noi potremo impegnarci per garantire la permanenza in B, non di più» ha detto al nostro giornale. E se queste sono le premesse (e le risorse), i programmi verranno di conseguenza, indipendentemente da chi allenerà il Vicenza.
fonte il giornale di vicenza