CAMPILONGO IN SALA STAMPA DOPO LA GARA CONTRO IL TREVISO.
"Noi abbiamo l'handicap del terminale offensivo, la società non ci è stata vicina nei momenti importanti."
Dom 17 Mag 2009 17:43:53
di: Ottavio Picardi
“Guardando la classifica cresce il rammarico, ma nel calcio c’è sempre la legge della compensazione. A volte penso a tutte quelle partite che potevamo vincere e che abbiamo sprecato come Albinoleffe e Livorno, quei punti potevano fare la differenza, ma la realtà è questa. L’importante è che anche oggi con il Treviso i ragazzi abbiano fatto una buona prestazione. Siamo partiti un po’ sottotono, ma poi abbiamo fatto anche buone giocate. In un campionato dove non ci hanno mai dato rigori oggi ne sono arrivati due e mancava anche il rigorista. Li abbiamo provati ieri nella rifinitura. Poi Ciotola se l’è sentita, ma nel calcio ci sta di sbagliare. Sono contento perché abbiamo fatto un'altra grande prestazione. Per questo voglio ringraziare la squadra, ma anche i tifosi che, anche se pochi ma buoni, ci hanno sostenuto".
Dopo le tante polemiche sulla scelta di Raffaele Gragnaniello a difesa della porta bianco verde, oggi Sasà Campilongo lo premia: "E' un premio per la sua professionalità, perché è un padre di famiglia e perché è patrimonio dell’Avellino. Padelli è un professionista destinato ad un grande futuro, ma ho preferito valorizzare Gragnaniello. Perché poi Padelli ritorno a fine campionato con la Sampdoria".
Si è visto anche oggi un grande Avellino, ma poco pericolosa negli ultimi sedici metri: "C’è grande generosità, c'è corsa, c'è attaccamento alla maglia ma, per fare gol e vincere ci vogliono altre qualità. Noi abbiamo l'handicap del terminale offensivo. Non ho giocato con Visconti dall’inizio perché è giovane, ma poi ho preferito avere un altro giocatore che varia sulla linea, che non poteva essere Koman. Dopo il gol c’è stata apprensione perché il Treviso libero da ogni pensiero gioca in maniera sciolta".
L'Avellino del primo tempo è stato distratto, ma la squadra continua a credere in questo miracolo: "I primi dieci minuti siamo partiti sottotono; poi abbiamo creato tante palle gol, ma ci vogliono attaccanti bravi in area di rigore. Sono bravi giocatori, ma gli manca il fiuto del gol e la cattiveria nei 16 metri. Noi ci crediamo e sabato andremo a Modena a giocarci la nostra partita con grinta senza regalare nulla a nessuno".
Tutti si chiedono se i due rigori concessi dall'arbitro Tozzi di Ostia Lido non siano una compensazione per i tanti torti subiti dai lupi in questo campionato: "Il primo rigore poteva anche non esserci, il secondo era nettissimo. Non so è stato una compensazione per averci negato un rigore sacrosanto a Grosseto ma di sicuro nel campionato abbiamo avuto falli più netti".
Campilongo motiva la scelta di Dettori in panca: "Ho voluto dargli un turno di riposo e ho preferito mettere De Martino che si allena con professionalità ed era ancora l'ex di turno. All’inizio è stato precipitoso nei primi 5 minuti e ha sbagliato ma poi è venuto fuori".
Restano ancora da giocare 180', i tifosi si chiedono del futuro: "Il mio futuro non lo conosco ancora. Ma non ho avuto alcuna richiesta. Ho sempre pensato a fare il bene dell’Avellino e non ho cercato altro. La porta dell’Avellino è sempre aperta ma quando un allenatore è abbandonato a se stesso da oltre 2 mesi con i suoi collaboratori e col direttore sportivo, credo che non ci siano i presupposti per programmare il futuro. La società non ci è stata vicina nei momenti importanti e questo ci ha penalizzato, ma non significa chiusura totale. Dopo la partita di Empoli valuterò. Non mi sono mai incontrato con nessuno sono state solo voci circolate sui giornali, ma non ho mai incontrato la società".
Il tecnico del Treviso Gotti ha lanciato delle accuse pesanti circa il futuro sia del Treviso che dell'Avellino. Campilongo replica: "Non conosco la situazione societaria dell’Avellino, non conosco il suo futuro. Non conosco la situazione dell'Avellino perché non sono un ragioniere o la Covisoc, ma un allenatore. Quindi non conosco il futuro dell'Avellino. Posso solo augurarmi che venga programmato un progetto importante. I tifosi meritano questa categoria e penso che si possa fare grandissimo calcio".
La squadra secondo il dire di molti è senza stipendi da molti mesi. Campilongo non è preoccupato per se, ma da buon padre di famiglia è preoccupato per i suoi ragazzi: "Questo non è importante. Penso che sia più importante per i ragazzi, ma non per me. Siamo professionisti e i soldi si possono prendere anche tra qualche mese, l’importante è rimanere professionisti fino alla fine".