da
www.baskenet.it
Hackett, triennale con la Benetton: «Ma sogno sempre Nba e Scavo». «A Treviso con Pesaro nel cuore»
E’ la Nazionale di Bargnani-Belinelli, ha titolato il cittì Recalcati, ma sarà anche quella del pesarese Daniel Hackett, aggiungiamo noi.
Daniel, ripreso dalla delusione della non chiamata al draft Nba?
«Mi è bastato un giorno per superarla! Adesso sono contento perché inizio la mia carriera professionistica», risponde il 21enne figlio di Rudy, sbarcato a Milano domenica.
Si è dato una spiegazione per l’esito del draft di New York?
«Il draft è sempre difficile da spiegare. Alcuni che dovevano essere scelti nel primo giro sono finiti nel secondo, poi c’erano i soliti europei da chiamare e così io sono slittato più in basso. Ci credevo, ma alla fine è meglio così».
Riproverà l’anno prossimo a rientrare nei piani di una franchigia Nba?
«Adesso tutta la mia concentrazione è sulla Nazionale e poi su Treviso, della Nba riparleremo più avanti. Al momento ho messo da parte il sogno…».
Quindi giocherà al 100% con Treviso, senza disputare le Summer League…
«Sì, e sinceramente la prospettiva di giocare contro Tony Parker mi alletta… Penso alla Nazionale, devo guadagnarmi il posto e lavorare. Resterò tre anni con la Benetton, anche se ogni anno c’è l’escape».
Le hanno già prospettato il suo ruolo nel club?
«A Treviso sanno che posso giocare sia play che guardia, mi posso adattare. Per ora in regia siamo io e Kalnietis e ci somigliamo: entrambi alti, giovani, versatili. Potrei anche partire io titolare… Sono emozionato, da ragazzino andavo in giro per i Palas da tifoso e ora mi ritrovo alle prese con i preliminari di Eurolega!».
Affronterà la Scavolini Spar da avversario…
«Il ritorno all’Adriatic Arena sarà marcato con un circoletto rosso sul calendario. Penso che quel giorno sarà bellissimo ma anche che sarò un po’ nervoso. Tornerò col sorriso e spero che tutti mi abbiano capito. Tanto sappiamo quali sono i miei piani futuri…».
L’aspettiamo a Pesaro?
«Lo spero!«.
Ora è in ritiro a Bormio con Azzurra. Obiettivi?
«Mi gioco il posto con Vitali, Poeta, Giachetti, tutta gente valida. Sono fra i più giovani e spero di migliorare, anche per arrivare all’inizio della stagione con Treviso ad un buon livello atletico».
Come si sente?
«Ho ricaricato le batterie una settimana, dopo il draft, e ora sto smaltendo il fuso. Sono carico».
E per questo raduno è l’unico pesarese…
«Già, ma i fratelli Cinciarini che mi hanno preceduto si sono comportati benissimo. Cercherò come sempre di tenere alto il nome della nostra città».