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da www.ilgazzettino.it
Il Treviso non sa più vincere
Soffre con il Tamai, fa 0-0 e addio primo posto
Il Treviso non sa più vincere
Che fine ha fatto il bel Treviso d'autunno? Domanda legittima dopo il terzo pari di fila, quello che è costato il primato. Forse sta solo rifiatando o magari è proprio in calo: di sicuro fa una fatica boia a segnare e, ieri, anche a crearsi le occasioni. Il Tamai però ha fatto un figurone: bella squadra, compatta, propositiva, pressing alto, sempre prima sul pallone. Quante sofferenze per un Treviso lento, impacciato: senza l'amato possesso palla, le giocate dei centrocampisti e la spinta sulle fasce è squadra che perde smalto, brillantezza. Il presidente Corvezzo ha annunciato rinforzi: ce n'è bisogno, qualcuno sembra davvero in riserva. Il Tamai si è presentato con una unica punta, il bomber kosovaro Llullaku, e spesso 9 dietro a lui, senza mai però rinunciare a giocare: ne è nato un gran traffico a centrocampo e per il Treviso il primo problema è stato trovare gli spazi senza affidarsi a stucchevoli lanci da metà campo. Il primo a riuscirci (8') è Perna che quasi dal fondo mette in mezzo un pallone che nessuno dei suoi riesce a toccare. Altro rebus: evitare la trappola del fuorigioco che però, senza adeguato movimento, era destinato ad essere irrisolto. Ci prova Spinosa (17') dopo pasticcio difensivo ospite, bello il suo destro da fuori a cui risponde Lodolo in corner. Una fesseria del portiere ospite, che perde palla in uscita (più tardi uscirà per infortunio), consente a Perna di battere a porta vuota senza trovare lo specchio. Ma è un Treviso che difetta di ritmo, i centrocampisti sono statici, i difensori sulle fasce non spingono: allora si va tutti al centro con il risultato di finire in un imbuto. Ferretti prova ad approfittare dell'entrata in campo del secondo portiere, un diciottenne comunque bravo, per sorprenderlo di testa su corner, niente da fare. Ma il Treviso rischia di andare al riposo sullo 0-1 con una botta di Zambon dalla distanza sulla quale vola Sartorello. Ed al Treviso va di lusso anche al 1' della ripresa: tiro di Maracchi da sinistra, sfera che sbatte all'incrocio.
Risponde Torromino (5'), cannonata su punizione che mette in angustie Zanette. Pare che ora la gara possa finalmente prendere quota ma non è così, anzi la capolista dimostra sempre meno idee e sempre più problemi contro un Tamai che invece cresce e a tratti domina. Allora Zanin fa entrare Tomazic e prova Torromino punta al posto dello statico Perna, con Ferronato alle loro spalle, cambia niente: «rossi» a menar le danze, neri in crescente affanno. I quali nel finale hanno una reazione, più che altro nervosa. 37': fugge Baldares (altro neoentrato), entra in area ma invece di tentare il lob, con Zanette in uscita, cincischia troppo. E l'ultimo brivido lo procura Maracchi (45') con un traversone al centro sul quale nessun compagno è pronto. Senza tanti giri di parole: per il Treviso è un punto guadagnato. Ma, proprio per questo, non si sa se essere più soddisfatti o preoccupati.
Zanin: «Felice di non aver perso...»
«Finiamo bene l'andata e poi recuperiamo energie»
Zanin: «Felice di non aver perso...»
Presidente Renzo Corvezzo, che sta succedendo a questo Treviso che non segna da 229' più recuperi? «Succede che stiamo incontrando squadre che giocano in maniera incredibile, il Tamai mi ha impressionato, è stata una delle più belle che ho visto». Il Treviso invece è stato uno dei più brutti. «Ma no, noi facciamo il nostro calcio, forse un po' in calo lo siamo, poi il campo pesante ci penalizza più di altri». Da primi a terzi: turno da dimenticare. «Meglio terzi oggi e primi a giugno». Sì, però i punti persi ora non li recuperate più. «Arriveranno anche per gli altri i periodi negativi». Lei ha promesso rinforzi. «Sì, ci stiamo pensando». Onesta come sempre la disamina di Diego Zanin. «Il Tamai, ottima squadra, è capitato nel nostro momento meno brillante: la prima vera gara sotto tono. Loro avevano più gamba, erano più veloci, noi troppo lenti e compassati, poca forza nel tenere il pallone. Però non abbiamo perso e mi sta bene, anche se poi il gol potevamo farlo noi. La classifica? Dopo tre pari non si può pretendere di restare in testa. Ora contro Chioggia e Concordia vediamo di chiudere bene un girone di andata eccezionale, raschiando ogni energia, per poi recuperare dopo la sosta». C'è un calo fisico, mister? «C'è gente che pedala dal primo giorno, può essere». Allora ben vengano i rinforzi... «Tutto ciò che può dare una mano è gradito, chi viene qui però deve accettare il nostro progetto, poi sarà compito mio inserirlo al meglio». Ecco il mister ospite, Gianluca Birtig: «A dispetto dello 0-0 gara vibrante: potevamo vincere entrambi. Avevo fuori i centrali di difesa e la punta Piperissa, temevo di avere più problemi, ma spesso se sei in emergenza la concentrazione aumenta». Un paragone fra Treviso e Venezia, che avete affrontato in quattro giorni.
«Squadre diversissime: Venezia più fisico, Treviso più tecnico. Noi? Tamai è una piazza piccola e umile, ci salviamo e poi ci togliamo le nostre soddisfazoni». (si. fo.)
9 dicembre 2010
TREVISO: 0 - TAMAI: 0
TREVISO: 0 - TAMAI: 0 TREVISO (4-3-1-2): Sartorello; Cernuto, Visintin, Biagini, Brunetti; Ferronato, Spinosa, De Mattia (st 32' Baldares); Torromino; Ferretti, Perna (st 17' Tomazic). A disposizione: De Miglio, Ruggiero, Granati, Bidogia, Zordan. Allenatore: Diego Zanin. TAMAI (4-5-1): Lodolo (pt 39' Zanette); Cussigh, Giacomini, Spetic, Zuliani; Nonis, Maracchi, Zambon, Godino (st 26' Nardella), Giglio; Lullaku. A disposizione: Brun, Cima, Grandin, Golemi, Baduj. Allenatore: Gianluca Birtig. ARBITRO: Ghellere di Parma. NOTE: pioggia battente, campo scivoloso. Angoli 7-2 per il Tamai. Recuperi 2' e 2'. Ammoniti Ferronato (fallo di mano) e Biagini (gioco falloso). Spettatori 1000 circa (841 paganti), incasso 4836 euro.
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