<img src=http://img170.exs.cx/img170/5392/nba2ec.gif border=0> NBA

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
HaRdFr3qu3ncy
00giovedì 24 febbraio 2005 00:09
NBA: Impazzano i rumors di mercato

Se il mercato, dopo il botto di Vince Carter ai Nets, si è praticamente bloccato, non si può dire altrettanto dei rumors, che stanno proliferando in maniera impressionante, soprattutto per i nomi che si fanno.


Stojakovic e Webber, chi partira?
Andando rigorosamente in ordine sparso, la bomba più grossa potrebbe essere l'approdo di Peja Stojakovic ai Lakers in cambio di Lamar Odom, possibilità peraltro totalmente negata dalla dirigenza di Sacramento, che ha invece messo ''in vendita'' Chris Webber, che ormai non è più giovanissimo ma rimane un fattore con le sue mani da pianista.


Mashburn e Robinson quando...giocavano
Un'altra voce importante, che rimarrà probabilmente tale, è quella riguardante lo scambio che porterebbe Baron Davis dalla sgangherata New Orleans a Toronto coinvolgendo Donyell Marshall (per il quale si erano fatte vive anche San Antonio e Miami), Lamond Murray e Rafer Alston, ormai in rotta con coach Mitchell. Sempre il team di Byron Scott potrebbe acquisire Glenn Robinson da Philadelpiha in cambio di Jamal Mashburn e forse dell’esperto Rodney Rogers. Né Robinson né Mashburn ha toccato il parquet nella stagione in corso, ma il motivo per cui Phila dovrebbe ricevere anche Rogers si deve ricercare in due proiezioni future: in primo luogo, il ricco contratto di Big Dog (12 milioni di dollari per questa stagione) terminerà il prossimo giugno, mentre quello di Mash (9 milioni abbondanti), se come probabile sarà esercitata la “player option”, varrà 21 milioni per altri due anni. In secondo luogo, le possibilità di ritorno in campo sono più alte per l’ex Milwaukee che per il suo pariruolo degli Hornets.


Redd, sempre più vicino alla partenza
E visto che abbiamo nominato i Bucks, non si può non tirare in ballo l’eventualità che Michael Redd, miglior scorer del team di Terry Porter, venga spedito da qualche parte via trade per evitare che se ne vada la prossima estate da free agent lasciando in Wisconsin solamente spazio salariale. Tra le franchigie interessate, in prima fila c’è Cleveland, dove Redd sarebbe accolto con il tappeto rosso nientemeno che da LeBron James, che lo ha sostanzialmente consigliato al proprio staff dirigenziale.


Allen, rinnovo o addio?
Tornando ad ovest, Seattle non ha ancora deciso se rinnovare il contratto a Ray Allen e, se decidesse di non farlo, molte franchigie busserebbero alla porta. Inoltre Rashard Lewis, intervistato in occasione della sua convocazione all’All-Star Game, ha dichiarato che non gli dispiacerebbe, prima o poi, tornare nella sua Houston, facendo drizzare le antenne a Tracy McGrady e Yao Ming.
Inoltre, per quanto riguarda le squadre in movimento perpetuo, da segnalare la possibilità di scambi di una certa rilevanza per New York, alla continua ricerca di una quadratura di squadra, Dallas, che vorrebbe dei cambi decenti per i lunghi, Minnesota, che potrebbe prendere in considerazione Wally Szczerbiak Latrell Sprewell e Sam Cassell, e Memphis, interessata – sembra – addirittura a Ron Artest, che tornerebbe in campo la prossima stagione con la maglia dei Grizzlies rinforzando nell’immediato Indiana.
Chi manca? Se consideriamo che Phoenix ha deciso di non muoversi più, che Utah ha negato di avere messo sul mercato Carlos Boozer, che Boston non sembra realmente intenzionata a perdere Gary Payton, che Portland ha tanti di quei giocatori da spedire altrove che no si raccapezza e che la trattativa tra Miami e Zo Mourning è in un momento di stallo per problemi principalmente economici…beh, se consideriamo tutte queste cose, le voci di mercato dovrebbero essere esaurite. Per ora…


[Modificato da HaRdFr3qu3ncy 24/02/2005 0.11]

HaRdFr3qu3ncy
00giovedì 24 febbraio 2005 00:12
LE CLASSIFICHE AL 23/02/2005
Eastern Conference
Squadra Dist
1. * Miami --
2. * Detroit 5.5
3. * Boston 12.5
4. Cleveland 8.0
5. Washington 8.5
6. Chicago 10.5
7. Orlando 11.0
8. Indiana 12.5
9. Philadelphia 13.0
10. New Jersey 16.5
11. Milwaukee 17.0
12. Toronto 17.5
13. New York 18.5
14. Charlotte 27.0
15. Atlanta 28.5
* = Leader della Division

Western Conference
Squadra Dist
1. * San Antonio --
2. * Phoenix 0.5
3. * Seattle 4.0
4. Dallas 5.0
5. Sacramento 7.5
6. Houston 9.5
7. Memphis 11.0
8. LA Lakers 13.0
9. Minnesota 14.5
10. Denver 17.0
11. LA Clippers 18.0
12. Portland 19.0
13. Utah 23.5
14. Golden State 26.0
15. New Orleans 30.0
* = Leader della Division

HaRdFr3qu3ncy
00giovedì 24 febbraio 2005 00:13
CLASSIFICHE INDIVIDUALI..
Top 10 punti

1. A. Iverson (76ers) 29.8
2. K. Bryant (Lakers) 27.6
3. D. Nowitzki (Mavericks) 26.9
4. V. Carter (Nets) 26.6
5. A. Stoudemire (Suns) 25.9
6. T. Mcgrady (Rockets) 25.4
7. L. James (Cavaliers) 25.4
8. J. O'neal (Pacers) 25.4
9. G. Arenas (Wizards) 24.8
10. R. Allen (Supersonics) 24.0


Top 10 Rimbalzi

1. K. Garnett (Timberwolves) 13.9
2. B. Wallace (Pistons) 11.8
3. T. Duncan (Spurs) 11.7
4. T. Murphy (Warriors) 11.2
5. E. Okafor (Bobcats) 11.1
6. S. Marion (Suns) 10.7
7. S. O'neal (Heat) 10.4
8. L. Odom (Lakers) 10.3
9. K. Thomas (Knicks) 10.1
10. J. Foster (Pacers) 10.1



Top 10 Assist

1. S. Nash (Suns) 11.4
2. B. Knight (Bobcats) 8.5
3. S. Marbury (Knicks) 8.1
4. J. Kidd (Nets) 7.9
5. L. James (Cavaliers) 7.7
6. A. Iverson (76ers) 7.7
7. D. Wade (Heat) 7.3
8. R. Alston (Raptors) 7.0
9. S. Francis (Magic) 7.0
10. K. Hinrich (Bulls) 6.9
HaRdFr3qu3ncy
00giovedì 24 febbraio 2005 00:14
LE PARTITE DI STANOTTE 23/02/2005
Indiana Pacers - Miami Heat 93-91

Mercoledì 23/2/2005, ore 01.00



Washington Wizards - Memphis Grizzlies 93–83

Mercoledì 23/2/2005, ore 01.00



Cleveland Cavs - Chicago Bulls 100–91

Mercoledì 23/2/2005, ore 01.00



New Orleans Hornets - Seattle Supersonics 85–103

Mercoledì 23/2/2005, ore 02.00



Milwaukee Bucks - New Jersey Nets 100–81
Mercoledì 23/2/2005, ore 02.00



San Antonio Spurs - Houston Rockets 99–81

Mercoledì 23/2/2005, ore 03.00



Utah Jazz - Dallas Mavericks 83–101

Mercoledì 23/2/2005, ore 03.00



Denver Nuggets - Boston Celtics 107–86

Mercoledì 23/2/2005, ore 03.00



Phoenix Suns - L.A. Clippers 118–101

Mercoledì 23/2/2005, ore 03.00



Portland Trail Blazers - L.A. Lakers 83–86

Mercoledì 23/2/2005, ore 04.00



Golden State Warriors - Atlanta Hawks 101–96

Mercoledì 23/2/2005, ore 04.30

[Modificato da HaRdFr3qu3ncy 24/02/2005 18.55]

HaRdFr3qu3ncy
00giovedì 24 febbraio 2005 16:48
WEBBER A PHILA!!!!!!!
Li avevamo previsti e stanotte infatti è arrivata la prima bomba di mercato. I Sixers scambiano con Sacramento Brian Skinner, Kenny Thomas e Corliss Williamson per Chris Webber, Michael Bradley e Matt Barnes. Autentico colpo ad effetto quello messo a segno dal gm Billy King di Philadelphia che mette nelle mani di coach O'Brien una delle coppie più talentuose della NBA, Iverson-Webber mentre a Sacramento è sempre più chiara (vista anche la cessione di Christie) la voglia di rifondazione attorno al trio Bibby-Miller-Stojakovic, con quest'ultimo chiamato ora ad assumersi il ruolo di trascinatore della squadra.
Stanotte scatta la trade deadline e tra i rumors viene dato sicuramente partente Donyell Marshall di Toronto, o in direzione Indiana o New Orleans.
zonastadio
00giovedì 24 febbraio 2005 18:48
se hai tempo metti i risultati di ogni notte...
HaRdFr3qu3ncy
00venerdì 25 febbraio 2005 12:48
Ben 22 giocatori stanotte hanno cambiato maglia in un giro di trade davvero interessanti. Ogni scambio va letto oltre che per il valore tecnico, anche se non soprattutto per la situazione contrattuale dei giocatori in ballo, ed è per questo che tra parentesi la illustreremo. Baron Davis (41.3 milioni fino al 2009) lascia New Orleans a va a Golden State in cambio di Speedy Claxton (11.1 in scadenza) e Dale Davis (33.7 in scadenza).
I Warriors non si sono fermati quì perchè da Denver hanno ottenuto Nikoloz Tskitishvili(9.7 in scadenza) e Rodney White(6 fino al 2006) in cambio di Eduardo Najera (12.8 fino al 2008)e di una prima scelta.
Un'altra trade clamorosa è stata quella del grande ritorno da Atlanta a Boston di Antoine Walker (49 in scadenza) in cambio del "guanto" Gary Payton (18.1 in scadenza), Tom Gugliotta (9 in scadenza) e Michael Stewart (16.1 in scadenza).
Continuando nella carrellata di trade da segnalare il passaggio di Keith Van Horn(48.5 fino al 2006) da Milwaukee a Dallas per Alan Henderson (27.7 in scadenza) e Calvin Booth (19 fino al 2007). I Bucks, alla ricerca di più spazio salariale possibile per poter rifirmare Michael Redd, hanno ceduto Mike James(10.4 fino al 2007) e Zendon Hamilton a Houston in cambio di Reece Gaines (4.9 fino al 2008) e due future seconde scelte. Poteva tirarsi indietro il grande Isiah Thomas in questo giro di trade?!?! Certo che no e quindi via libera più che ad un vero rinforzamento della squadra ad un appesantimento del monte salari che già di suo era abbastanza obeso. Infatti Isiah, visto anche a Treviso, ha acquisito Maurice Taylor (28.3 fino al 2007) da Houston per Vin Baker(11.7 fino al 2006) e Moochie Norris (12.9 fino al 2007) e da San Antonio Malik Rose (21.5 fino al 2009) per Nazr Mohammed(17.6 fino al 2006) e Jamison Brewer (2.4 in scadenza). Nulla da dire sul valore da giocatore del gm dei Knicks ma quanto a capacità dirigenziali il sottoscritto rimane ogni volta stupito. Perchè dare via l'unico centro puro della squadra e prendere due centri atipici dal contratto pesante come Rose e Taylor?!?!?! Speriamo per i tifosi della Grande Mela che il futuro gli dia ragione! Per ora New York fuori dai playoff nonostante le grandi manovre dell'anno scorso (vedi Marbury) e questa estate (vedi Crawford).
A margine altre due trade, una buona a livello tecnico, l'altra solo per scopi economici. La prima porta da Boston alla corte di LeBron James l'ala Jiri Welsh in cambio di una prima scelta del 2007 e l'altra manda il contratto di Glenn Robinson(40.4 in scadenza) da Philadelphia a New Orleans in cambio del contratto di Jamal Mashburn(31.2 fino al 2006) e Rodney Rogers (9 in scadenza).
HaRdFr3qu3ncy
00venerdì 25 febbraio 2005 14:58



Baron Davis va ad Oakland
Avete letto bene: ben ventidue giocatori hanno cambiato canotta nelle ultime ore del mercato NBA, chiusosi alle nove di questa sera (ora italiana), ma ancora vivo per quanto riguarda gli annunci ufficiali. E proprio l’ufficialità è l’unica cosa che ancora manca alle notizie che state per leggere, notizie che, per la loro abbondanza, hanno dato l’imbarazzo ed il piacere della scelta a chi scrive.
Lo scambio almeno apparentemente più importante è quello che ha coinvolto due franchigie attivissime come New Orleans e Golden State. Coach Byron Scott potrà contare da ora in poi sulla rapidissima point guard Speedy Claxon e sull’esperto lungo Dale Davis, ma dovrà fare a meno di Baron Davis, incontrastato leader della squadra, quando è sceso in campo… Questa trade, come tutti gli scambi, si deve leggere da due punti di vista: quello degli Hornets, che si liberano del lunghissimo contratto e della fragilità fisica del Barone, ma anche della sua leadership e lo sostituiscono con un buon playmaker come Claxon, e quello dei Warriors, che si rinforzano molto nell’immediato, sobbarcandosi però un ricco contratto che durerà fino al 2009. Allo stesso tempo, i primi acquisiscono un giocatore strapagato ma in scadenza (il contratto di Dale Davis terminerà a fine stagione come quello dell’ex Spurs), mentre i secondi risparmieranno proprio i soldi degli stipendi in questione per qualche mese, ricavando un giocatore potenzialmente dominante in regia.
Sempre la franchigia di Oakland ha portato a termine uno scambio in cui il pezzo forte potrebbe essere rappresentato dalla prima scelta ceduta dalla squadra della Bay Area a Denver, e da questo capirete che i giocatori scambiati non hanno un’importanza trascendentale. I Nuggets hanno infatti spedito sulla costa Nikoloz Tskitishvili e Rodney White in cambio di Eduardo Najera e di una prima scelta, appunto. Se la palla di cristallo di Kiki Vandeweghe (GM del team del Colorado) non ha raccontato bugie, non saranno certo l’eterna promessa Skita e il dotato ma discontinuo White a cambiare il futuro dei Warriors, che regaleranno così una delle prime scelte di uno dei prossimi draft a ‘Melo Anthony e compagni.


Sì, hai sentito bene: torni a Boston
Un altro accordo importante è stato raggiunto da Boston e Atlanta, con Antoine Walker che torna incredibilmente (ma non imprevedibilmente) nella Beantown in cambio di Gary Payton, di un lungo ormai mediocre come Tom Gugliotta e di un panchinaro cronico come Michael Stewart, oltre ad una prima scelta che potrebbe non aver un valore immenso, soprattutto con Pierce e Walker di nuovo insieme.
Due in questo caso i commenti: il primo riguarda la carriera del Guanto, che avrebbe dovuto terminare trionfalmente con un titolo ai Lakers e invece finirà con tutta probabilità in tragedia, con la “maglia nera” della lega per la quale gli Hawks sono in lizza. Il secondo è legato invece al destino dei Celtics, che con The Genius e PP hanno fatto ottime cose ai playoffs in passato, e con la pazza Eastern Conference di oggidì nulla è certo. Dal punto di vista contrattuale, la transazione va a vantaggio di entrambe le franchigie, poiché tutti i contratti interessati arriveranno al capolinea il prossimo giugno.


Van Horn cambia ancora: prossima fermata Dallas
Continuando con i botti degli ultimi istanti, sicuramente degno di citazione lo scambio tra Dallas e Milwaukee. I Bucks, che devono “ripulire” il monte salari per poter rifirmare Michael Redd, hanno ceduto Keith Van Horn (14,5 milioni di dollari quest’anno, 15,7 il prossimo se esercita la player option) a Dallas ricevendo due lunghi con i posti già caldi in panca come Alan Henderson (in scadenza) e Calvin Booth (un macigno da circa 19 milioni di dollari per questa ed altre due stagioni). E se i Bucks si sono mossi pensando ai dollari che dovranno sborsare in futuro, la cosa non ha assolutamente sfiorato Mark Cuban, proprietario spendaccione dei Mavericks, che si è però liberato di Booth ed ha aggiunto l’ennesimo giocatore di talento ad un roster che ne ha visti transitare diversi negli ultimi anni (ricordate Juwan Howard, Nick Van Exel Antawn Jamison, Antoine Walker ecc.?), senza però avere i risultati sperati.
Per continuare nel lavoro di abbassamento del monte salari, Milwaukee ha anche ceduto il playmaker Mike James ed il centro Zendon Hamilton a Houston in cambio del giovane play-guardia Reece Gaines e di due seconde scelte. Gaines è fortunato se finisce l’anno nel Wisconsin, mentre James prende parte al comitato di portatori di palla dei Rockets, i cui membri sono attualmente Bob Sura, Rod Strickland, David Wesley, Charlie Ward ed Andre Barrett.


Mohammed rinforza gli Spurs sotto canestro
Ed arriviamo al piatto forte con New York, che ne ha fatte di tutti i colori. Isaiah Thomas, dopo aver acquisito da Houston il contrattone di Maurice Taylor (oltre 27 milioni per questa ed altre due stagioni) perdendo come contropartita Vin Baker e Moochie Norris (due giocatori comunque non utilissimi e non certo sottopagati), ha ricevuto Malik Rose da San Antonio in cambio di Nazr Mohammed e Jamison Brewer. Ora, se la mossa-Taylor per lo meno aumenta il talento offensivo della front-line dei bluarancio, sinceramente chi scrive non riesce a capire per quale oscuro motivo Thomas abbia voluto appioppare al monte salari della franchigia della Mela i venticinque milioni che l’undersized (sì, un altro…) di Philadelphia pretenderà tra questa stagione e le prossime tre, lasciando partire un centro puro come Mohammed, che si sarebbe probabilmente meritato tutti i 10,75 milioni che gli Spurs gli garantiranno fino all’estate 2006.
Questo fa parte dei misteri della NBA, quei misteri che però, in un giorno, potrebbero aver spostato gli equilibri della lega, quelli del presente o quelli del futuro.








HaRdFr3qu3ncy
00venerdì 25 febbraio 2005 15:00
A SACRAMENTO E' FINITA UN' ERA
C-Ya later, C-Webb!!
Così il quotidiano principale della capitale californiana, il Sacramento Bee, attacca col pezzo che parla di The Trade, lo scambio che ha messo fine all'era del King of the Kings Chris Webber.
Uno scambio, che tra tutti quelli architettati prima della dead line di ieri è quello sicuramente che ha stupito di più, anche se da più parti era stato chiesto in tempi non sospetti. L'ambiente di Sacramento è diviso: da una parte c'è un front office che ragiona in prospettiva medio lunga e che quindi, se davvero voleva puntare al titolo, Webber non se lo poteva più permettere. I risultati delle ultime stagioni depongono infatti a sfavore dell'ex Fab Five, le condizioni del suo ginocchio anche (non ha più l'esplosività di prima) ma c'è anche una forte componente economica. La dirigenza Kings non lo può dire apertamente, ma il fatto che l'ala forte avrebbe dovuto percepire più di 19 milioni di $ la prossima stagione, più di 20 quella 06/07 e più di 22 nella 07/08, appurato quello che può dare in prospettiva anello, non può non aver influito. In cambio sono arrivati tutto sommato tre discreti giocatori, Brian Skinner e il cavallo di ritorno Big Nasty Corliss Williamson daranno sostanza come cambi nelle posizioni 3-4-5 (ma di contro dovrebbero esserci meno minuti a disposizione per l'emergente Songaila), mentre in quintetto pare più logico che parta Kenny Thomas, anche se per centimetri a ovest si rischia più di qualcosa. Guardando però i salari, i tre giocatori acquisiti rappresentano un vantaggio, con Sacramento che tra due stagioni potrà risparmiare una decina di migliori di dollari sul Cap.... se li vorrà tenere. Infatti viene subito anche il sospetto che questi tre giocatori (non delle stelle ma dei solidi professionisti comunque) potrebbero quest'estate o nell'immediato futuro entrare a far parte di nuove trade, magari per riportare a Sacramento una nuova superstar. Per quanto logica in prospettiva questa non è stata una scelta facile. Da una parte una dirigenza che deve guardare il bene della franchigia ma dall'altra c'è anche un pubblico, che da nessuna parte come a Sacto segue con passione le sorti della squadra, e che soprattutto paga fior di quattrini per assistere a uno spettacolo che senza Chris Webber non sarà più lo stesso. I Fans sono sul piede di guerra, ma al di là del mero "show" a Sacramento si privano comunque di un giocatore che al momento produceva 21,3 punti, 9,7 rimbalzi e 5,5 assist, non certo cifre da poco, cui si aggiunge anche il titolo di miglior giocatore del mese di gennaio. "Si tratta probabilmente della scelta più difficile che abbia mai dovuto fare - dichiara il Gm Geoff Petrie - Webber assieme a Jason Wiliams e Vlade Divac ha contribuito a creare un'era che a Sacramento in pochi credevano possibile. Quando ho parlato a Chris si è dimostrato incredibilmente professionale anche se credo fosse molto emozionato". Lo stesso Webber invece ancora non ha rilasciato dichiarazioni dopo lo scambio, anche se la sera prima dello stesso aveva detto di non ascoltare i "rumors" e che voleva fortemente restare a Sacramento.
Sul fronte dei detrattori è sempre pungente la penna di Ailene Voisin del Sacramento Bee, storicamente critica nei confronti dell'All Star originario di Detroit, che parla di una decisione maturata attraverso una serie di tanti piccoli episodi più che di un fatto improvviso. Tante quindi le motivazioni possibili, cui aggiungiamo anche quelle delle possibili (ancora attuali quindi) frizioni con Stojakovic, con la dirigenza Kings che messa davanti ad un aut-aut ha scelto quest'ultimo. Fatto sta che Chris Webber a Sacramento ha fatto la storia, giocando il miglior basket della sua carriera. La finale mancata solo per la tripla di Horry nel 2002, il primo quintetto Nba in quella stagione e in quella precedente, i 5 All Star Game giocati consecutivamente da Kings sono i fatti più salienti della sua permanenza in California. E poi le statistiche, che lo vedono primo nella storia della franchigia in rimbalzi e secondo in punti e in tante altre graduatorie. Per i 76ers ora la musica cambia definitivamente, Iverson ha finalmente al suo fianco il secondo grande realizzatore (ma allo stesso tempo grandissimo passatore) che ha sempre voluto ma che non ha mai trovato. E se Webber quest'anno diventasse il "Rasheed Wallace" dell'anno scorso? Ipotesi nemmeno troppo improbabile..
In compenso ora Sacramento cambia decisamente rotta, consegnando le chiavi della squadra al trio Bibby-Peja-Miller, acquisendo sicuramente con questa trade più presenza difensiva e profondità della panchina, e non dimenticando che poco più di un mese fa è arrivato anche un Cuttino Mobley che male proprio non sta facendo. Il momento della stagione di Sacramento non era comunque troppo positivo, con un mese di febbraio da 8 sconfitte in 12 gare. Anche con questa nuova conformazione i playoff non dovrebbero essere mancati (anche se sarà difficile) ma per l'anello c'è ancora da attendere, la ricostruzione ancora "s'ha da fare...."
Intanto il calendario Nba propone il solito scherzetto, visto che domani al Wachovia Center di Philadelphia sono attesi proprio i Kings..

HaRdFr3qu3ncy
00venerdì 25 febbraio 2005 15:01
Philadelphia 76ers: Il nuovo campionato
Si! Proprio così, inizia un nuovo campionato per i Philadelphia 76ers. E’ di poche ore fa la notizia del blockbuster trade che probabilmente sposterà gli equilibri soprattutto ad est ma anche ad ovest. Billy King ha realizzato con il collega Geoff Petrie di Sacramento un grosso scambio di sei giocatori, tre per parte. I 76ers acquisiscono principalmente il talento e la classe di Chris Webber più Matt Barnes e Michael Bradley in cambio degli “operai” Kenny Thomas, Corliss Williamson e Brian Skinner.

Analizziamo bene questo scambio: in termini economici non ci sono cambiamenti nei budget delle due squadre perché la somma degli stipendi dei giocatori scambiati è più o meno identica. La differenza è che Phila acquisisce il contrattone di tre anni di Chris Webber vincolando il suo futuro all’ex Michigan e contratti praticamente nulli degli altri due giocatori. Sacramento invece acquisisce tre contratti medi, quindi più facili da scambiare, che durano meno e quindi danno nel medio breve termine grande flessibilità sia negli scambi che con i free agent.
Ricordiamo inoltre che Phila ha ancora in mano il contratto in scadenza di Glenn Robinson che può essere utilizzato per altri scambi oppure da tenere fino a giugno per rifirmare i tre giovani free agent della squadra (Kyle Korver, Willie Green e Samuel Dalembert).



Webber sposterà gli equilibri ad Est?
Dal punto di vista tecnico avere Chris Webber in squadra significa avere un giocatore da 20 punti 10 rimbalzi e 5 assist in post. Per i 76ers vuole dire maggiore presenza a canestro, maggiori scarichi per i tiratori e soprattutto meno pressione per Allen Iverson. Il rischio è che i 32 anni, il serio infortunio del 2003 al ginocchio, possano far decadere le prestazioni del giocatore in tempi brevi. Matt Barnes e Michael Bradley, se non saranno rilasciati, daranno qualche minuto di fiato al quintetto base ma non penso entrino, almeno a breve, nella rotazione di coach O’Brien.

La perdita di due “operai” come Kenny Thomas e Corliss Williamson (Brian Skinner non ha inciso per nulla) significa perdere dei giocatori che fanno il lavoro sporco in difesa e chiedono tutto sommato pochi tiri. Si accorcia anche la panchina, soprattutto nel ruolo di ala grande, ruolo assai sottovalutato ma sempre importante.

La trovata chimica di squadra ora dovrà essere inventata un’altra volta, dopo mesi e mesi di ricerca si riparte quasi da zero, anche se ora avendo due superstar inventare dei tiri sarà meno difficile ed avere un 2,08 in mezzo all’area in difesa non è male.

La presunta nuova rotazione dovrebbe essere: Allen Iverson, Kyle Korver, Andre Iguodala, Chris Webber, Samuel Dalembert, dalla panchina Aaron McKie, Willie Green, Marc Jackson.

Si parlava molto in tono quasi scherzoso che Iverson era come Batman senza Robin, ora invece si è creato un duo che può creare seri problemi a chiunque. Sono avvisati tutti ora: da Miami a Detroit per quanto riguarda l’elite ad est e forse questa mossa provocherà delle reazioni anche a Boston, per la lotta nell’Atlantic Division, che dovrà decidere se fare delle contromosse oppure rinunciare a lottare e procedere con la ricostruzione.

Ora c’è davvero grande curiosità su ciò che accadrà, a breve ne sapremo decisamente di più.
HaRdFr3qu3ncy
00giovedì 2 giugno 2005 14:33
NBA Playoffs: San Antonio vola in Finale


I San Antonio Spurs espugnano Phoenix vincendo 101-95 si aggiudicano il titolo della Western Conference e volano spediti nella Finale NBA dove attendono ora la vincente di Miami-Detroit. Dopo aver vinto gara 4 in trasferta i Suns speravano di riaprire definitivamente la serie sfruttando il fattore campo favorevole ma alla fine hanno dovuto arrendersi ad una squadra che ha concesso davvero poco agli avvesari annullando per tutta la serie ed anche in questa decisiva gara 5 campioni del calibro di Marion (8 punti e 10 rimbalzi) e Richardson (0 punti in 21 minuti). Gli Spurs partono subito forte con un 6-0 di parziale cui però rispondono immediatamente i Suns che si incollano agli avversari non mollandoli più sino alla fine del primo quarto (24-24). Nel secondo periodo Duncan (31 con 15 rimbalzi e 3 stoppate) prova a spingere gli Spurs che allungano sul +7 (35-28) ma un fantastico Nash (14 punti nel secondo quarto chiuderà a 21 con 10 assist) ricuce lo strappo permettendo ai Suns di chiudere avanti di 1 all'intervallo (50-49). Nella ripresa è però San Antonio a fare la voce grossa: finalmente si svegliano anche Parker (18 punti) e Ginobili (19 con 8 rimbalzi e 6 assit) che iniziano a produrre punti permettendo agli Spurs di portarsi sul +13 (69-56), Phoenix è ora in evidente difficoltà ma con una tripla di Jackson (9 punti e 6 rimbalzi) ritorna sul -6 per poi chiudere sotto di 8 (70-78) alla fine del quarto. In avvio di quarto periodo Duncan ancora una volta riporta il vantaggio degli Spurs in doppia cifra (84-72) ma uno straordinario Stoudemire (42 e 16 rimbalzi con 4 stoppate) gioca 12 minuti da favola ricucendo per ben due volte il gap a soli 3 punti. Sul 93-90 San Antonio spegne però ogni velleità dei Suns allungando sul +7 con 2 grandi giocate di Duncan che prima segna in tap-in poi conquista un rimbalzo in attacco servendo a Parker l'assist per il canestro che mette fine alla serie. Phoenix sbaglia infatti con Jackson e Nash due disperate triple nel tentativo vano di riaprire i giochi con gli spurs che implacabili dalla lunetta si assicurano la terza Finale NBA in 6 anni.
stemack
00sabato 25 giugno 2005 01:22
San Antonio campione...olèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè... almeno questa...
Davidetv90
00sabato 25 giugno 2005 07:20
Re:

Scritto da: stemack 25/06/2005 1.22
San Antonio campione...olèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè... almeno questa...



menomale
centro storico
00sabato 25 giugno 2005 13:11
Re:

Scritto da: stemack 25/06/2005 1.22
San Antonio campione...olèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè... almeno questa...


a me proprio non interessa una sega
LUGANONRL
00martedì 10 gennaio 2006 21:55
forza houston!!
LUGANONRL
00martedì 10 gennaio 2006 21:55
i hate chicago bulls
ultras 1995
00mercoledì 11 gennaio 2006 09:12
forza carmelo....
il migliore the best!!!!! [SM=x397241]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:53.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com