da www.gazzetta.it
Caso Mannini-Possanzini
A e B ritardano di 15 minuti
Il vertice Figc-Lega-Aic lo ha deciso dopo la sentenza del Tas che ha squalificato per un anno i due giocatori, rei di essersi presentati in ritardo a un test antidoping nel 2007, quando entrambi indossavano la maglia del Brescia
Daniele Mannini in un'immagine del 2005 quando indossava la maglia del Brescia. LaPresse
MILANO, 30 gennaio 2009 - Le partite dei campionati di serie A e B di questo fine settimana, a partire già dall'anticipo di stasera della seconda giornata di ritorno del campionato cadetto tra Modena e Rimini, cominceranno con 15 minuti di ritardo. Lo ha deciso il Consiglio direttivo dell'Assocalciatori come forma di protesta nei confronti della sentenza del Tribunale arbitrale sportivo di Losanna che ha condannato i giocatori Mannini e Possanzini a un anno di squalifica.
PROTESTA - "Il Consiglio direttivo dell'Associazione Italiana Calciatori - si legge nella nota dell'Aic - in segno di solidarietà per i calciatori Mannini e Possanzini e di protesta per la scandalosa sentenza che li condanna, ha deciso che nella prossima giornata di campionato di Serie A e di Serie B, compresi gli anticipi ed i posticipi, le squadre scenderanno in campo con 15 minuti di ritardo".
RIVISITAZIONE - "L'azione di protesta - ha dichiarato il presidente dell'Aic, Sergio Campana - ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'enormità del caso e vuole essere anche un messaggio al Coni e alla Federcalcio per una riflessione operativa sulla sentenza del Tas di Losanna e sulla necessità di iniziare un percorso di rivisitazione della normativa Wada".
SENSIBILIZZAZIONE - Per Sergio Campana la protesta "è un messaggio alla Federcalcio e al Coni per una riflessione operativa sulla sentenza". Campana lo sottolinea a margine del consiglio direttivo dell'Aic: "L'azione ha anche lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'enormità del caso e di iniziare un percorso di rivisitazione della normativa Wada".
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