A me fa davvero tenerezza.
Ha un talento, immenso, ok. L'hanno portato in Italia da piccolo, ha lasciato la famiglia, gli amici, l'ambiente brasiliano, la sua casa, la sua vita.
Ok gli danno una vagonata di soldi, ok fa una vita per cui tanti darebbero chissà che, ma nella vita non ci sono solo i soldi, le fighe, le discoteche e le super-automobili: magari vuole solo stare tranquillo, trovare qualcuno che gli vuole davvero bene, non essere sempre messo in croce per qualsiasi cosa faccia. Sarà immaturo, va bene, ma se nessuno l'ha guidato, non siamo tutti nati "indirizzati" come Kakà.
Apprezzo ancor più Adriano nelle sue debolezze e fragilità, che nasconde dentro quell'aspetto da Hulk.
Spero possa trovare la sua serenità, che sia nel più importante stadio del mondo o seduto dietro uno scooter, in ciabatte, per le strade di Rio.