Treviso, in rampa di lancio c’è Bosi
L’allenatore della Primavera è gradito a Setten che però si sta giocando anche la carta Dominissini
L’ha fatto il Milan con Leonardo, l’ha fatto la Juve con Ciro Ferrara. Perché allora non dovrebbe farlo pure il Treviso? Farsi il mister in casa non è una brutta idea quest’estate. Ecco allora che, iniziato il toto-allenatore per la panchina biancoceleste, il nome sulla bocca di tutti è quello di Giovanni Bosi, attuale tecnico della Primavera. Indimenticato motorino del centrocampo trevigiano, Bosi è apprezzato sia dai giocatori che dalla piazza e potrebbe rappresentare un ottimo investimento sia sul piano tecnico che su quello economico, visto l’ingaggio ridotto che chiederebbe al primo impiego tra i prof.
Sembra che il presidente Ettore Setten, impegnato a convincere i giocatori ad accettare la proposta economica per firmare le liberatorie, ci stia seriamente pensando, anche perché, comunque, l’allenatore della Primavera, 40 anni a ottobre, sarebbe l’uomo giusto per lanciare il nuovo Treviso dei giovani. In questi giorni comunque il numero uno di via Ugo Foscolo è in contatto anche con Loris Dominissini, 48 anni, attualmente fermo dopo un’esperienza in C con la Pro Patria, ma conosciuto per aver portato il Como in serie A nel 2002. Sembra che il tecnico, pur di rilanciarsi, sarebbe disposto ad accettare un ingaggio comunque “sostenibile” per lanciarsi nella nuova sfida. In questi giorni circola infine anche il nome di Attilio Lombardo, l’Attila di Juve e Sampdoria, alla ricerca di una panchina dopo l’esperienza di Legnano e le giovanili della Samp.
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