Mendoza, 13 settembre 2005
Tragico epilogo per i disordini scoppiati domenica allo stadio di Mendoza, a circa 1.200 chilometri a ovest di Buenos Aires, durante un incontro tra i locali del San Martin e gli acerrimi rivali del Godoy Cruz, valido per il campionato argentino di seconda divisione. Un difensore della squadra di casa, il 28enne Carlos Azcurra, versa infatti in condizioni critiche dopo essere stato raggiunto sul terreno di gioco da un colpo di arma da fuoco sparato da uno dei poliziotti in servizio nello stadio.
Tutto è inizio al 77', quando gli ospiti del Godoy Cruz hanno arrotondato il vantaggio mettendo a segno la terza rete: dagli spalti sono cominciati a piovere sul terreno di gioco oggetti di ogni genere, pietre comprese. L'arbitro ha subito sospeso la partita, ma la polizia ha esasperato ulteriormente la situazione prendendo di mira gli scalmanati con pallottole d'acciaio. Insieme ai compagni, Azcurra si è opposto alla brutale repressione iniziando un'animata discussione con le forze dell'ordine, in cui ha cercato anche di picchiare un agente. Improvvisamente è stato centrato da un proiettile al polmone destro, esploso a meno di un metro di distanza, e per lui si e' reso necessario un intervento d'urgenza in sala operatoria protrattosi per ben quattro ore. Ha subito l'asportazione del lobo inferiore del polmone colpito, e lamenta inoltre lesioni al diaframma nonche' una contusione epatica: la prognosi resta riservata.
L'agente 42enne che ha sparato, Marcial Maldonado, sposato e padre di due figlie, è stato individuato (l'identità è stata fornita dalla stessa polizia) e arrestato con l'accusa di tentato omicidio. Rischia fino a 25 anni di prigione.
Un portavoce delle forze dell'ordine, l'ispettore Daniel Gonzalez, ha reso noto che per identificare i poliziotti protagonisti dell'eccessiva reazione nei confronti degli ultras si ricorrera' all'analisi di immagini televisive e fotografie prese in campo dagli operatori. Unanime la condanna dell'accaduto.
Il sindacato calciatori, intanto, ha annunciato una riunione d'emergenza, nella quale potrebbero anche essere decise forme di protesta che rischiano di bloccare tutti i campionati in Argentina.
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