Brasile all'olandese: sesso libero

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.Matt88.
00venerdì 31 marzo 2006 16:20
Sesso e Mondiali, il match ricomincia: a poco più di due mesi dal fischio d'inizio di Germania 2006 è il ct della nazionale superfavorita, il Brasile, a riaprire la disputa su astinenza e abitudini sessuali dei calciatori nel mese più atteso dai tifosi di tutto il mondo. Un argomento che coinvolge tutte le nazionali, dai tempi dell'Olanda di Cruyff che rivoluzionò il calcio anche nell'apertura dei ritiri alle consorti. Stavolta, è l'annuncio di Parreira: sarà un Brasile all'olandese, sesso senza limitazioni per quanti vorranno tra Ronaldinho, Kakà e compagni, anche dal 9 giugno al 9 luglio, ovviamente con mogli e fidanzate.
Ma vista la tradizione del calcio mondiale, non è eccessivo parlare di sesso libero. Anzi, sesso e musica suonata in prima persona, perché così - assicura il ct della Selecao - si vince. Fare sesso ogni volta che si vuole, anche alla vigilia delle partite, e sfogarsi cantando e suonando gli strumenti musicali: è questa la ricetta giusta per vincere il Mondiale.
Ne è convinto Carlos Alberto Parreira, pittore per passione ed allenatore di calcio per lavoro. Il titolo iridato lo ha già vinto, alla guida del suo Brasile, a spese dell'Italia nella finale di Usa '94, ora vuole fare il bis e dare alla Selecao la sua sesta corona. Per provarci seguirà una strada diametralmente opposta a quella del suo predecessore Scolari, lo Sceriffo campione quattro anni fa a Yokohama grazie ai gol di Ronaldo, che ai suoi il sesso lo aveva assolutamente proibito.
Anche se poi c'era chi, di nascosto dal suo ct, girava con un gruppo di tre ammiratrici personali al seguito, come quel portiere allora riserva e che adesso è spesso titolare. Ma ufficialmente per Felipao fare l'amore era vietato, al punto che uno dei futuri campioni del mondo, l'attaccante Edilson, aveva così commentato: «Vorrà dire che mi porterò la bambola gonfiabile, e meno male che ci daranno camere singole».
Lo svedese Eriksson invece si adeguò al detto più noto su inglesi e sesso, e ordinò alla sua nazionale astinenza totale prima del quarto di finale contro la Selecao.
Trapattoni, alla guida dell'Italia, ci aveva pensato prima del via del mondiale giapponese, tenendo fuori dal ritiro le compagne dei calciatori: perciò fece scandalo la visita in ritiro di Ilary Blasi, allora fidanzata di Totti.
Parreira invece questa volta lascerà libertà assoluta, «perché - ha spiegato in un'intervista al mensile inglese Maxim - non è certo il sesso che fa male, anzi è una cosa bella. Sono altri i fattori di rischio: è nocivo il non dormire di notte, fumare e bere alcolici. Se fai questo, poi in campo la paghi. Ma fare l'amore non è certo un problema, il sesso si può tranquillamente praticare anche alla vigilia delle partite e ha funzioni anti-stress. I miei potranno farlo ogni volta che ne avranno voglia. Mogli e fidanzate sono benvenute».
Sarà quindi un Brasile all'olandese, con il ritiro aperto, da quello pre-mondiale in Svizzera a quelli in terra di Germania a Konigstein e poi Bergisch Gladbach.
Si attendono le risposte della altre nazionali: quali le contromosse tattiche di Lippi? E l'Argentina sarà da meno dei cugini sudamericani?
Di fatto, il ct dell'Italia ha già ricevuto le prime richieste. «Spero ci sia spazio in ritiro anche per noi», aveva detto alcune settimane fa Alena Seredova, compagna di Buffon. «Ci sono già dei giorni stabiliti per la libera uscita dei giocatori», la gentile risposta di Lippi.
Intanto, nelle lussuose stanze che ospiteranno Ronaldinho e compagni è dato sapere che si udirà anche tanto samba, bossa nova e pagode. E questa non è certo una novità perché la gente del Brasile ha la musica nel sangue, e non fanno certo eccezione i calciatori.
È stato così fin dai Mondiali di Francia 1938, quando nei momenti liberi della Selecao il bomber Leonidas si rivelava un fuoriclasse anche alle percussioni, e la tradizione è continuata fino al giorno d'oggi. Le note suonate da Ronaldinho e Cafu animarono le notti giapponesi del Mondiale di quattro anni fa, quando tutti i compagni del pentacampionato si univano ai due compagni per cantare o accompagnare con i più disparati strumenti. A volte c'era anche l'ospite Leo Junior, che il ruolo di "musicista" della nazionale lo aveva ricoperto nel 1982 e nel 1986, anni in cui incise Lp a 33 giri e il Brasile di Telé Santana ballava perfino in campo. Note che però non servirono a vincere, mentre quelle del 2002 (spesso le canzoni di Zeca Pagodinho, maestro di musica popolare) si sono rivelate una marcia trionfale.
«Autorevoli psicologi - spiega ora Parreira - mi hanno confermato che è molto importante che i giocatori, negli spogliatoi e quando si torna in albergo, abbiano le mani impegnate per suonare. Chi non ci riesce, dovrebbe almeno cantare. Serve a rilassarsi e a migliorare l'umore».
E tutti in Brasile sperano che il samba mondiale duri fino al 9 luglio, giorno della finale.
enricotv
00sabato 1 aprile 2006 13:08
L'Olanda di Cruyff arrivò seconda sia nel 74 che nel 78.. Speriamo porti sfiga anche ai Brasiliani.
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