Il portiere del Chelsea aveva subito un grave trauma cranico in uno scontro di gioco il 14 ottobre. Domani torna fra i pali contro il Liverpool: "Sono pronto, ma che delusione Hunt"
LONDRA, 19 gennaio 2007- Sabato 14 ottobre lo scontro di gioco che gli ha fatto rischiare la vita, quell'impatto tremendo ad altezza tempia con il ginocchio dell'attaccante irlandese Stephen Hunt del Reading. E domani, 20 gennaio, il ritorno in una gara ufficiale. Per Petr Cech si riaprono le porte, non solo quella del Chelsea dopo la grande paura: domani giocherà contro il Liverpool nella ventiquatresima giornata di Premier League.
Il portiere, che indosserà un casco protettivo, alla vigilia dimostra di aver superato lo shock: "Non mi sono mai sentito così forte come ora, sia fisicamente che mentalmente. So di non rischiare la vita giocando di nuovo e questa è la cosa più importante - spiega -. Non devo pensarci troppo, ci sono altre persone che sono più preoccupate del sottoscritto".
Tornando a parlare dello scontro con Hunt, Cech dice di essere rimasto deluso dal comportamento dell'avversario: "Mi è dispiaciuto - ammette - vedere Hunt parlare molto di me sulla stampa ma senza chiamarmi mai. Non mi ha nemmeno scritto. A ottobre ho ricevuto una lettera di scuse dal Reading in cui c'era anche la sua firma ma niente di più". E aggiunge: "Non so se l'ha fatto di proposito, non voglio saperlo".
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