Denis Marconato

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HaRdFr3qu3ncy
00giovedì 2 novembre 2006 16:13
Il sogno di Denis: «Chiudere con la Reyer
Marconato con il Barcellona: «Della Benetton ho nostalgia dei dopo-partita trascorsi uniti, qui ognuno va per conto suo»

di Halloween a Paseog de la Bonanova, sull'attico scelto da Ilaria Marconato nella zona ideale per Giulia che in 5' di autobus arriva all'asilo internazionale, per Denis in 10' all'allenamento col Barça e per lei in un minuto di passeggio a far spesa quotidiana con la signora Basile o in 15 di metro per una "vasca" sulle sulle Ramblas. Il tutto in una delle zone più "in" della capitale catalana, Sarria.

Un calice di vino tinto dell'Estremadura sfiorando il torcicollo nel volgere lo sguardo dal Porto al Tibidabo, un giro a 180 gradi come quello proposto al centro trevigiano di Quinto sul panorama cestistico alla vigilia del match odierno con la sua Benetton, la prima sfida in un match ufficiale con la squadra che l'ha cresciuto ed il cui ambiente ancora rimpiange un po'. «Il Barça è club ottimo, ben organizzato: la cosa che manca davvero è il dopopartita assieme, il momento in cui festeggi tutti assieme e soprattutto medichi le sconfitte. Alla Ghirada il gruppo si costruisce anche così, con la pizza e la pasta di Franco: qui invece a fine gara tutti per conto proprio, come professionisti che staccano subito del tutto.»

- Per ambizioni ed organico non c'è paragone fra voi e la Benetton.

«Meno di quanto si creda. Vero, noi siamo obbligati a far strada, vincere. In Spagna come in Europa. Ma ogni anno è più difficile. Ad inizio stagione poi dappertutto si fatica, squadroni o no. Per l'usura del Mondiale o per i problemi da rinnovamento.»

- Al Barça in particolare sono arrivati il centro croato Kasun ed il play sloveno Lakovic.

«Due ottimi elementi. Mario è un pivot forte, massiccio: con lui posso giocare meno ma cercando più qualità. Lakovic poi è bravissimo sia nell'uno contro uno che nell'orchestrare il gioco. Un Bulleri più regista, ecco.»

- Treviso?

«Tutta da scoprire. Le certezze sono i veterani: dallo splendido Goree a Soragna, ora appannato forse più per stress da fiocco rosa che da maglia azzurra, e Mordente. Credo dipenda molto da quanto crescerà Gigli.»

- Che ha giocato bene contro Montegranaro.

«Uno in più da temere. Ma noi ora più che mai rispettiamo tutti. La Benetton poi esibisce difese strane che infastidiscono soprattutto chi è ancora alla ricerca di un'identità, come quasi tutti ad inizio stagione. Ma Ivkovic in quanto a tattica non è secondo a nessuno. Sullo stesso piano di Messina e Obradovic. L'anno scorso a settembre prendemmo 30 punti a Spilimbergo, al Memorial Snaidero: conta nulla, naturalmente. Mi basta vincere di uno stasera, magari soffrendo come sette giorni fa in Francia col Pau Orthez, squadra sicuramente più debole dei miei ex compagni.»

- Presto per arrischiare la favorita per lo scudetto?

«Seguo il campionato su Sky ma qualcosa mi sono perso, come il derby di Bologna ad esempio: su Climamio e VidiVici non mi esprimo, idem su Siena. Mi sbilancio invece sull'Armani: l'ho vista perdere a Udine ma con un roster impressionante. Una coppia come Blair e Watson l'hanno in pochi anche in Eurolega. Appena funzioneranno Bulleri e Calabria saranno dolori per tutti.»

- Bargnani nella Nba. Tu ti sei fermato alla Summer League: rimpianti per aver lasciato passare il treno giusto?

«No. Erano altri tempi, gli europei non erano giustamente considerati come adesso. E poi serve anche fortuna. A me è arrivata tardi, ricevendo la chiamata di Barcellona. E va bene così.»

- Ancora Bargnani: basterà all'Italia per superare la delusione dei mondiali e qualificarsi per Pechino ai prossimi Europei qui in Spagna?

«Ad Andrea aggiungerei anche Bulleri: sì, ce la giocheremo con tutti, anche se ci sono una decina di squadre allo stesso livello. E poi perchè non mettere nel gruppo anche Gallinari? A 18 anni fa già cose egregie: gioca perchè se lo merita, non per meriti anagrafici.»

- Spagna come esempio di crescita di giovani: hai scoperto il segreto?

«Francamente no. Forse la creazione di società satelliti dove svezzare i migliori del vivaio nei campionati minori. Credo comunque che conti soprattutto il lavoro in palestra. Come quello individuale a cui mi sottoponeva Renato Pasquali. Chissà se a Cuccarolo (19nne pivot asolano di 2.15; ndr) riservano lo stesso trattamento: è inutile mandarti in campo anche in B1 se poi non sai cosa fare. Prima impari, poi esegui: quel poco o tanto che ho fatto, lo devo solo alle ore di palestra. Che senso ha gettarti nella mischia se non conosci i fondamentali?»

- A 31 anni progetti già il fine carriera?

«Non ci penso ancora ma rispondo ugualmente, d'istinto. Mi piacerebbe chiudere con un'impresa, magari portare in A una squadra nostra, veneta. Come la Reyer, ad esempio. Ma fra quattro anni forse ci sarà già riuscita anche con l'aiuto del mio amico Sottana. Anzi glielo auguro.»


Luigi Maffei



OVVIAMENTE VERRA' A ODERZO.. FILIPOZZI HA GIA' IN MANO IL SUO CARTELLINO [SM=g27816]
zonastadio
00giovedì 2 novembre 2006 18:16
ma che è sto amore improvviso per venezia? [SM=x397170]
HaRdFr3qu3ncy
00sabato 4 novembre 2006 19:00
i soliti giornalisti.. ecco la verità
Un giornale locale di Treviso (Il Gazzettino, NdA) proprio nel giorno della sfida con il tuo passato, ha titolato un articolo a te riferito “Il sogno di Denis: «Chiudere con la Reyer»”. Questo ha suscitato una certa disapprovazione nei tifosi trevigiani impegnati proprio nella trasferta a Barcellona…
“Il titolo è assolutamente sbagliato! Il giornalista – forse perché affettivamente legato alla realtà della Reyer - ha voluto dare un messaggio che non è certo quello che ho detto io! Poi leggendo l’articolo si coglie un contenuto diverso, ciò che realmente intendevo dire… Ho solo affermato che a fine carriera, se ancora avrò voglia di giocare a quarant’anni, avrei piacere di poterlo fare ‘aiutando’ a crescere con la mia esperienza una squadra che mi considerasse ancora utile! Un po’ come ha fatto Larry Middleton con il Panathinaikos… Ci tengo ad escludere decisamente qualsiasi volontà di ‘tradimento’ ai tifosi e ai ‘colori’ della Benetton!”

[Modificato da HaRdFr3qu3ncy 04/11/2006 19.53]

alltheyoungdudes
00sabato 4 novembre 2006 19:17
Marconato: sempre fedele a Treviso e ai suoi tifosi!


La trasferta della Benetton in terra catalana per l’impegno di eurolega contro il Barcellona è stata occasione per una breve chiacchierata con Denis Marconato, trevigiano ‘purosangue’ sia di nascita che di cartellino cestistico. Alla seconda stagione in maglia blaugrana non ha certo accantonato le sue origini, ed appare visibilmente contento di riabbracciare – a partita conclusa – le ‘facce note’ che, chi in un modo chi in un altro, hanno assistito, e gioito, alle sue numerose vittorie nella marca trevigiana.

Che sensazioni hai provato nell’ospitare nella tua attuale ‘casa’ la tua vecchia squadra?
“Non nascondo di essere stato un po’ emozionato ad inizio partita, poi mi è passato tutto col passare dei minuti. Si è trattato di una sensazione molto strana, perché sul campo di gioco questa non è la Benetton che ho lasciato io, essendo cambiati un po’ tutti i giocatori tranne tre…”

Emozioni a parte, tecnicamente che partita hai visto?
“Noi abbiamo impostato la partita sul ‘fisico’, puntando in particolare su Kasun, che sotto canestro è una presenza davvero molto importante. Questo ci ha permesso di prendere da subito un certo vantaggio che poi siamo riusciti a mantenere”.

Che impressioni hai avuto della Benetton?
“Anche in questa occasione la Benetton ha dimostrato di non mollare mai. Non è certo una sorpresa: sì sa che è una buona squadra!”

Come vivi la tua coesistenza con tante alternative al tuo ruolo nel Barcellona?
“Non soffro affatto la ‘concorrenza’ dei miei compagni, tutti bravissimi: abbiamo rotazioni abbastanza regolari, per quanto il nostro coach (Ivanovic) cerchi giustamente di privilegiare sempre chi in quel momento sta meglio e merita di stare in campo. Personalmente preferisco giocare meno minuti ma veder comunque la squadra giocar bene e soprattutto vincere!”

Un giornale locale di Treviso (Il Gazzettino, NdA) proprio nel giorno della sfida con il tuo passato, ha titolato un articolo a te riferito “Il sogno di Denis: «Chiudere con la Reyer»”. Questo ha suscitato una certa disapprovazione nei tifosi trevigiani impegnati proprio nella trasferta a Barcellona…
“Il titolo è assolutamente sbagliato! Il giornalista – forse perché affettivamente legato alla realtà della Reyer - ha voluto dare un messaggio che non è certo quello che ho detto io! Poi leggendo l’articolo si coglie un contenuto diverso, ciò che realmente intendevo dire… Ho solo affermato che a fine carriera, se ancora avrò voglia di giocare a quarant’anni, avrei piacere di poterlo fare ‘aiutando’ a crescere con la mia esperienza una squadra che mi considerasse ancora utile! Un po’ come ha fatto Larry Middleton con il Panathinaikos… Ci tengo ad escludere decisamente qualsiasi volontà di ‘tradimento’ ai tifosi e ai ‘colori’ della Benetton!

I tifosi trevigiani stiano tranquilli! Detto da un ragazzo nato, cresciuto e diventato uno dei pivot più determinanti d’Europa nella città di Treviso, è indiscutibile la buona fede di Denis. Ogni altra chiacchiera o strumentale polemica dall’esterno è del tutto inopportuna e comunque infondata (a buon intenditor, poche parole…). E la miglior controprova a tutto ciò ne sia l’immagine (purtroppo non immortalata dal sottoscritto) dei sinceri abbracci e delle numerose ‘pacche sulle spalle’ da parte dello staff biancoverde, che hanno caratterizzato negli spogliatoi a Barcellona il post-partita di Marconato e famiglia (erano presenti, oltre alla moglie e alla figlia, anche i genitori).


Marco Cescon (ehm, ovvero il sottoscritto...)
www.basketnet.it
HaRdFr3qu3ncy
00sabato 4 novembre 2006 19:52
il tuo articolo l'avevo trovato anche su marcabasket!!

io mi scagliavo contro maffei [SM=g27828]
alltheyoungdudes
00sabato 4 novembre 2006 19:54
Avevo intuito! [SM=g27828]
Denis era piuttosto contrariato, comunque...
HaRdFr3qu3ncy
00sabato 4 novembre 2006 19:59
e che cavolo!! infatti!!

capisco avesse scritto, l'oderzo, oppure l'hesperia treviso.. squadre trevigiane..

ma proprio una squadra pantegana?? [SM=x397166]

grande denis , ti regaliamo il poster di maffei

zonastadio
00sabato 4 novembre 2006 20:08
i soliti giornalisti [SM=g27812]
grande denis! [SM=x397237]
stemack
00domenica 5 novembre 2006 14:26
sempre un grande...spero che torni...
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