Non si svolgeranno in Italia gli Europei 2012, che sono stati assegnati a Polonia e Ucraina. Grossa delusione e sorpresa per la delegazione italiana, che si presentava favorita alla vigilia. I problemi di calciopoli e della violenza negli stadi potrebbero aver inciso negativamente. L'esito della votazione è stato molto netto: 8 voti per la coppia dell'Est, mentre sono stati solamente 4 per il nostro Paese.
Uno smacco, una grande delusione, una mazzata. L'Italia esce con le ossa rotte da Cardiff, dove si aspettava l'assegnazione degli Europei 2012, che sono, invece, andati a Polonia ed Ucraina. Una sconfitta inattesa, che ora porterà inevitabilmente a nuove polemiche e nuove crisi all'interno del calcio italiano. Calciopoli e la violenza negli stadi possono essere stati i motivi di questa bocciatura, ma ci sarà tempo e modo per analizzarle.
Ora resta il grande sconforto, sottolineato dalle lacrime del ministro Giovanna Melandri, e dall'altra parte, la gioia dei vincitori. "Ora siamo davvero indipendenti, questa fiducia dell'Uefa ce lo conferma - ha detto Grygory Surkis, rappresentante ucraino - Ci è stata concessa una straordinaria opportunità, ora dobbiamo dimostrare di averla meritata. Negli ultimi 3 anni abbiamo messo il cuore, abbiamo messo tutto l'impegno possibile per raggiungere questo obiettivo, è una nuova sfida che affronteremo con grande emozione".
Le partite, che si svolgeranno tra il 7 e il 29 giugno 2012, saranno equamente divise tra gli stadi polacchi ed ucraini. Saranno Danzica, Poznan, Varsavia e Wroclaw le città della Polonia, mentre la patria di Andryi Shevchenko ospiterà le gare a Dnipropetrovsk, Donetsk, Kiev e Lvov. Una curiosità: le due nazioni ospitanti non si sono mai qualificate per la fase finale di un Europeo. Una storia calcistica completamente diversa da quella italiana, che ora si lecca le ferite e cercherà di ripartire per il futuro.